E che Piombino diventi la pattumiera d’Italia

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 14 luglio 2018 — RiMa­te­ria, nasce dalle ceneri Asiu con un deb­ito di oltre trenta mil­ioni di euro, sot­to l’egida del­la ges­tione PD. Ci fu pre­sen­ta­ta come l’azienda che si sarebbe occu­pa­ta di prog­et­tazione e ges­tione d’impianti per il trat­ta­men­to di rifiu­ti spe­ciali e peri­colosi, la prog­et­tazione e real­iz­zazione d’interventi di bonifi­ca nei siti indus­tri­ali. L’azienda per­fet­ta, per sis­temare i mil­ioni di metri qua­drati inquinati di Sin che anco­ra oggi atten­dono, accoglien­do i tur­isti che pas­sano da via Unità d’Italia. Nel­la voce asset impiantis­ti­ci del doc­u­men­to che ci pre­sen­tarono vi è scrit­to e sot­to­lin­eato”non è in pro­gram­ma alcun nuo­vo sito di dis­car­i­ca”. Era già invece pre­vis­to da Asiu, lo sape­va­mo, ripreso da RiMa­te­ria, un ampli­a­men­to ver­so le ex dis­cariche Luc­chi­ni di cir­ca 300mila metri cubi come ripor­ta­to anche dal­la stam­pa. Per caso, si sco­pre che in Regione è deposi­ta­ta una richi­es­ta per una nuo­va dis­car­i­ca di 2,5 mil­ioni di metri cubi per il con­fer­i­men­to di rifiu­ti spe­ciali, sono altri ven­ti anni di con­fer­i­men­ti e cifre stratos­feriche. Con­tes­tual­mente si prevede, guar­da il caso, l’ingresso dei pri­vati nel­la soci­età RiMa­te­ria. Se fos­si­mo rimasti al prog­et­to iniziale, lavo­ran­do con il gov­er­no, per inserire il ciclo dei rifiu­ti, quin­di RiMa­te­ria, nell’accordo di pro­gram­ma per le boni­fiche del Sin, avrem­mo fat­to il bene del­la cit­tà e di RiMa­te­ria ma ques­ta pro­pos­ta fu boc­cia­ta in con­siglio comu­nale dal­la mag­gio­ran­za: per­ché? Anche la mes­sa in sicurez­za del­la Lì53, l’unica dis­car­i­ca incon­trol­la­ta che la mag­gio­ran­za ha deciso che si dove­va bonifi­care con i sol­di dei piom­bi­ne­si, come fos­se col­pa loro, si potrebbe far rien­trare nell’accordo di pro­gram­ma. Ma il dis­eg­no era un altro da sem­pre, il quadro oggi è evi­dente, si evince dagli attori che muovono questo teatri­no del­la fal­sa infor­mazione sui social, dove sosten­gono che le oppo­sizioni vogliono chi­ud­ere RiMa­te­ria che intende bonifi­care le dis­cariche ex Luc­chi­ni, dif­fonden­do la pau­ra e il ricat­to occu­pazionale. Un sis­tema psi­co­logi­co del­la ges­tione del potere che li ha carat­ter­iz­za­ti per anni. C’è un livore e un accani­men­to anom­ali sul sostenere questo prog­et­to di nuo­va dis­car­i­ca, sopratut­to ver­so i cit­ta­di­ni che com­bat­tono per una cit­tà diver­sa, un dis­eg­no di ques­ta mag­gio­ran­za dove il PD gui­da la musi­ca, che insieme alla nuo­va enorme dis­car­i­ca e gli altri impianti di trat­ta­men­to rifiu­ti che già ci sono e quel­li in divenire, vogliono trasfor­mare Piom­bi­no nel­la pat­tumiera d’Italia.
Qual­cuno ci guadag­n­erà, sicu­ra­mente non i piom­bi­ne­si.

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2 risposte a “E che Piombino diventi la pattumiera d’Italia”

  1. Come pen­sate di bonifi­care le centi­na­ia di ton­nel­late di rifiu­ti abu­si­va­mente get­tate nel Sin nel cor­so di decen­ni se non trasfor­man­do un pez­zo di quel­la dis­car­i­ca abu­si­va in una dis­car­i­ca con­trol­la­ta? Quei rifiu­ti che ci sono dove li met­tete? A casa vos­tra?

  2. Leonardo Mezzacapo says:

    Mi parebbe quel­la del sign­or Lazzeri una anal­isi ecces­si­va­mente sem­pli­fi­ca­ta rispet­to alle pos­si­bili soluzioni. Inoltre esclude a pri­ori la bonifi­ca defin­i­ti­va del sito ai fini di un suo recu­pero per attiv­ità diver­sifi­cate. Ovvero ciò che si aus­pi­ca ormai da tem­po.

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