A Elvio Marchetti, sindacalista e amministratore

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PIOMBINO  3 giug­no 2018 — È venu­to meno Elvio Mar­che­t­ti, sin­da­cal­ista e ammin­is­tra­tore comu­nale a Piom­bi­no. Nato a Firen­ze il 1° gen­naio 1939, operaio del­la Dalmine, quan­do la Dalmine di Piom­bi­no dava lavoro a più di mille dipen­den­ti, lì diven­tò un autorev­ole espo­nente sin­da­cale. Elet­to in con­siglio comu­nale a Piom­bi­no assunse l’in­car­i­co di asses­sore alle attiv­ità pro­dut­tive con i sin­daci Rolan­do Tam­buri­ni, Enzo Poli­dori e Pao­lo Benes­peri.
Scrupoloso quan­t’al­tri mai, viene ricorda­to tut­to­ra da ammin­is­tra­tori e fun­zionari comu­nali, a mo’ d’e­sem­pio, nel suo uffi­cio a stu­di­are leg­gi e rego­la­men­ti di set­tori come com­mer­cio ed arti­giana­to con evi­den­zi­a­tore gial­lo in mano per seg­nalare a se stes­so, a imp­ie­gati e a rap­p­re­sen­tan­ti di asso­ci­azioni di cat­e­go­ria le novità, mag­a­ri dif­fi­cili e prob­lem­atiche, che lì sta­vano scritte. Amante del­la cac­cia fu diri­gente dell’ Arci cac­cia e per anni pres­i­dente, apprez­za­to da tut­ti, di un Ambito ter­ri­to­ri­ale di cac­cia.

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