Esempio di ottimizzazione della sanità costiera

· Inserito in Spazio aperto
Luca Guidi

PIOMBINO 15 giug­no 2016 — Ad un mio famil­iare ave­vano fis­sato la data per una riso­nan­za mag­net­i­ca il 13 giug­no 2016, dopo 10 mesi dal­la richi­es­ta. Il 10 giug­no ci viene tele­fona­to che il giorno del­l’e­same era sposta­to al 15, ore 17,30, all’ospedale di Ceci­na.
Rical­ib­ri­amo tut­ti gli impeg­ni e i per­me­s­si dal lavoro e quan­t’al­tro. Alle ore 12,35 odierne (ho guarda­to l’orolo­gio) a questo mio famil­iare tele­fona Ceci­na che doman­da in maniera pres­sante di antic­i­pare alle ore 13,00. ” Guar­di, sono a fare la spe­sa — ho qua­si fini­to -, però abito a Piom­bi­no, anche par­tendo ora non so se ce la fac­cio ” ” Beh, lei provi, al lim­ite aspet­ta “, viene rispos­to.
Sen­za fare nem­meno la pipì, pren­do il macchi­none, mi divin­co­lo bestem­mian­do nel traf­fi­co in usci­ta da Piom­bi­no, mi met­to a 150 all’o­ra e freno fuman­do nel parcheg­gio del­l’ospedale di Ceci­na alle 13,32 ( ho guarda­to l’orolo­gio). Ci affac­ciamo, ansan­ti, al repar­to sot­ter­ra­neo del­la riso­nan­za. Per for­tu­na la macchi­na non è impeg­na­ta, il famil­iare entra. ” Nat­u­ral­mente, lei è a digiuno da almeno 6 ore?” Doman­da il medico. ” Nat­u­ral­mente no, rispon­di­amo in coro (io con una pun­ta di incaz­zatu­ra nel­la voce), vis­to che dove­vo venire alle 17,30. “Ho man­gia­to una pic­co­la brioche alle 11,30 ” risponde il famil­iare. ” Beh, fa niente ” , dice il medico, spalan­can­do mil­ioni di dub­bi sul­la valid­ità delle pre­scrizioni pre-esame con cui ti intor­tano ogni vol­ta.
Il famil­iare entra, io esco, fac­cio su e giù per cor­ri­doi non vig­i­lati in cui immag­i­no stupri e omi­ci­di impuni­ti o il medico stes­so che, colto da infar­to, viene trova­to in via di avan­za­ta decom­po­sizione dopo mesi. Mi siedo su una delle due sole sedie lì fuori, fan­tas­ti­can­do di san­ità pri­va­ta, paga­ta dal­la mia ric­chissi­ma assi­cu­razione, che prevede una infer­miera bona in minigonna e pros­ecchi­no che ci accoglie e ci fa acco­modare nel Vip lounge del­l’ospedale per quei pochissi­mi minu­ti di atte­sa, gius­to il tem­po di met­tere un nuo­vo lenzuo­lo di lino sul let­ti­no del­la macchi­na. Musi­ca ambi­ent in sot­to­fon­do. E per­son­ale gen­tile al lim­ite del servil­is­mo.
Alla fine il famil­iare esce, tro­vi­amo a caso la via di fuga, ripar­ti­amo, sta­vol­ta rispet­tan­do i lim­i­ti.
Met­ti che trova­vo l’in­gor­go del traghet­to o traf­fi­co sul­la vari­ante, met­ti che arrivan­do trovava­mo la macchi­na occu­pa­ta da altro paziente, met­ti che erava­mo vec­chi e con una Duna Fiat, met­ti che erava­mo più incaz­zosi. Met­ti soltan­to che per ragioni più varie (lavoro, ad esem­pio), pro­prio non si pote­va andare quan­do da loro richiesto.
Quan­do ti toc­ca per­sonal­mente, allo­ra ti ren­di con­to di cosa vuol dire l’ot­timiz­zazione, la sin­er­gia, il miglio­ra­men­to dei servizi san­i­tari e ospedalieri in uno sfor­zo con­giun­to dei pre­si­di di Piom­bi­no e Ceci­na, tut­to per facil­itare la vita ai cit­ta­di­ni.
E’ mer­av­iglioso, gra­zie di cuore.

Una risposta a “Esempio di ottimizzazione della sanità costiera”

  1. Giampiero Magnani says:

    Questo episo­dio, purtrop­po affat­to raro, fa med­itare su quan­to i nos­tri cari ammin­is­tra­tori abbiano con­sid­er­azione di noi cit­ta­di­ni al di fuori del breve peri­o­do che pre­cede le elezioni… Gra­zie Rossi per come stai riducen­do la san­ità toscana, una vol­ta tra le migliori d’I­talia… A propos­i­to, ma i piom­bi­ne­si non ti han­no ricon­fer­ma­to recen­te­mente a mag­gio­ran­za?… Allo­ra noi piom­bi­ne­si non pos­si­amo cer­to lamentar­ci, can­cel­late tut­to… alla prossi­ma…

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