Fallimento Lucchini: prima ripartizione ai creditori

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PIOMBINO 1 aprile 2017 — È sta­to ordi­na­to dal Giu­dice del­e­ga­to, Gian­mar­co Mari­nai, il depos­i­to nel­la Can­cel­le­ria del Tri­bunale di Livorno Sezione fal­li­menta­re del pri­mo prog­et­to di ripar­tizione parziale del­l’at­ti­vo disponi­bile di Luc­chi­ni SpA in Ammin­is­trazione Stra­or­di­nar­ia pre­sen­ta­to dal Com­mis­sario Piero Nar­di, dispo­nen­do anche che a tut­ti i cred­i­tori ne sia data comu­ni­cazione medi­ante l’invio di copia del prog­et­to a mez­zo pos­ta elet­tron­i­ca cer­ti­fi­ca­ta. I cred­i­tori, entro il ter­mine per­en­to­rio di quindi­ci giorni dal­la ricezione del­la sud­det­ta comu­ni­cazione, pos­sono pro­porre reclamo con­tro il prog­et­to di ripar­to ai sen­si dell’art. 36 del­la legge fal­li­menta­re.
Dal prog­et­to risul­ta

  • che l’at­ti­vo liq­ui­do gia­cente sui con­ti ban­cari del­la soci­età di 177.684.632 euro,
  • che i deb­iti in pred­e­duzione sono pari a 23.115.343 euro cos­ti­tu­iti da deb­iti con­trat­ti per la con­tin­u­azione del­l’e­ser­cizio del­l’im­pre­sa e per l’am­min­is­trazione del­la pro­ce­du­ra,
  • che si è provve­du­to ad appostare un fon­do di 56 mil­ioni di euro pru­den­zial­mente sti­ma­to per tenere con­to delle somme ritenute nec­es­sarie per costi a finire del­la pro­ce­du­ra, dei pos­si­bili oneri derivan­ti dal con­tenzioso trib­u­tario, dei rischi di soc­comben­za in cause di natu­ra ambi­en­tale e giusla­voris­ti­ca, oltre che ai costi di ges­tione dei sud­det­ti con­tenziosi,
  • che l’at­ti­vo net­to resid­uo di 98.569.289 euro con­sente di sod­dis­fare inte­gral­mente tut­ti i cred­i­ti priv­i­le­giati,
  • che la pro­pos­ta di ripar­tizione del Com­mis­sario prevede il paga­men­to del 100% dei cred­i­ti ammes­si a priv­i­le­gio per un impor­to di 29.076.222 euro.

Quest’ul­ti­ma som­ma è cos­ti­tui­ta da

a) cred­i­ti per ret­ribuzioni dovute sot­to qual­si­asi for­ma (TFR ante 2007, ferie e altre forme di ret­ribuzione, inter­es­si legali e riva­l­u­tazione mon­e­taria) ai presta­tori di lavoro sub­or­di­na­to (totale da ver­sare ai dipen­den­ti 20.929.435,59 euro; totale sur­roga­to da INPS 6.574.376,83 euro),

b) cred­i­ti per le ret­ribuzioni dei pro­fes­sion­isti e degli altri presta­tori d’opera intel­let­tuale (som­ma da dis­tribuire 899.235,88 euro),

c) cred­i­ti dell’impresa arti­giana e delle soci­età od enti coop­er­a­tivi di pro­duzione e lavoro (som­ma da dis­tribuire 583.774,15 euro)

d) cred­i­ti delle imp­rese for­ni­tri­ci di lavoro tem­po­ra­neo (som­ma da dis­tribuire 83.734,74 euro).

Il Min­is­tero del­lo Svilup­po Eco­nom­i­co ave­va autor­iz­za­to l’esecuzione del Pro­gram­ma di Ces­sione dei Com­p­lessi Azien­dali di Luc­chi­ni e Luc­chi­ni Servizi s.r.l. (Luc­chi­ni Servizi) per un peri­o­do di un anno poi rin­no­va­to di anno in anno fino al 6 novem­bre 2016. Da ulti­mo, il Tri­bunale di Livorno, su istan­za del Com­mis­sario Stra­or­di­nario ha autor­iz­za­to un’ulteriore pro­ro­ga dell’attuazione del pro­gram­ma per tre mesi e così fino al 6 feb­braio 2017. Il Pro­gram­ma è sta­to attua­to in quan­to :

  • sono sta­ti cedu­ti tut­ti i com­p­lessi azien­dali di Luc­chi­ni e Luc­chi­ni Servizi nonché i beni immo­bil­iari posse­du­ti da Ser­vola SpA (Ser­vola),
  • tut­to il per­son­ale Luc­chi­ni (2.999 unità all’inizio del­la Pro­ce­du­ra) è sta­to trasfer­i­to agli acquiren­ti sal­vo 40 unità cos­ti­tu­ite da per­son­ale che ha rin­un­ci­a­to volon­tari­a­mente al trasfer­i­men­to agli acquiren­ti dei rami d’azienda o prossi­mo alla qui­escien­za. Per questo per­son­ale è sta­ta avvi­a­ta il 7 otto­bre 2016 la pro­ce­du­ra di licen­zi­a­men­to.

Il Tri­bunale di Livorno il 24 mar­zo 2017 ha emes­so il decre­to di ces­sazione dell’esercizio dell’impresa. A segui­to di tale decre­to l’am­min­is­trazione stra­or­di­nar­ia è con­sid­er­a­ta, ad ogni effet­to, pro­ce­du­ra con­cor­suale liq­uida­to­ria e si occu­perà, pri­or­i­tari­a­mente, del recu­pero dei cred­i­ti, del­lo svilup­po delle azioni revo­ca­to­rie e di richi­este di dan­ni avvi­ate, del­la ces­sione dell’ immo­bile e dei macchi­nari di Con­dove e di alcune parte­ci­pazioni minori. Allo sta­to attuale, i tem­pi di chiusura del­la fase liq­uida­to­ria non sono preved­i­bili in quan­to, tra l’altro, sono aper­ti con­tenziosi di natu­ra penale, ammin­is­tra­ti­va, giusla­voris­ti­ca e trib­u­taria la cui con­clu­sione e il rel­a­ti­vo esi­to non sono anco­ra deter­minabili.

Ad oggi, a fronte di domande per oltre 1.406 mil­ioni di euro, lo sta­to pas­si­vo ammon­ta a un totale di cir­ca 877 mil­ioni di euro:

La ragione prin­ci­pale del­lo scosta­men­to deri­va dal­la non ammis­sione del ril­e­vante impor­to ogget­to del­la richi­es­ta di insin­u­azione pro­pos­ta dal Min­is­tero dell’Ambiente per le note ques­tioni ambi­en­tali ogget­to tutt’ora di con­tenzioso civile e ammin­is­tra­ti­vo.
In relazione a fat­ti sopravvenu­ti sono in cor­so di val­u­tazione le rel­a­tive mod­i­fiche da apportare allo sta­to del pas­si­vo in con­seguen­za del­la liq­uidazione di soci­età con­trol­late cred­itri­ci chi­rogra­farie di Luc­chi­ni SpA in AS, dell’esito favorev­ole di alcu­ni con­tenziosi fis­cali, delle ret­ti­fiche in riduzione del pas­si­vo di alcune posizioni cred­i­to­rie di for­n­i­tori e delle mod­i­fiche derivan­ti da transazioni o da sen­ten­ze pas­sate in giu­di­ca­to.

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