Favole e ridicolaggini spacciate come svolte epocali

PIOMBINO 25 dicem­bre 2016 — Dopo aver den­i­gra­to per anni la posizione di chi si rifi­u­ta­va di legare mani e pie­di un ter­ri­to­rio intero alle incerte promesse del­l’im­pren­di­tore algeri­no, un cer­to Ansel­mi Gian­ni sco­pre che se non ci sono tem­pi cer­ti sug­li impeg­ni pre­si (e mai rispet­tati), bisogna cam­biare.
Inter­es­sante scop­er­ta per­ché è sta­to pro­prio l’ex sin­da­co a propinare alla cit­tà e al ter­ri­to­rio fav­ole e ridi­co­lag­gi­ni spac­ciate come svolte epocali in cam­po isti­tuzionale ed eco­nom­i­co. Sarchi­aponi che ricor­diamo bene, come il pas­sag­gio di Piom­bi­no alla Provin­cia di Gros­se­to, l’ar­ri­vo del­la Con­cor­dia nel por­to di Piom­bi­no per essere rot­ta­ma­ta con con­seguente creazione di 300 posti di lavoro, il brand tur­is­ti­co Alta Marem­ma, il piano con­cre­to di Khaled Al Habah­beh l’im­pren­di­tore gior­dano che avrebbe sal­va­to tut­to e tut­ti, il mini mill, la bonifi­ca di Cit­tà Futu­ra ecc ecc …
In quale bara­tro di dis­per­azione sarebbe piom­bato questo ter­ri­to­rio sen­za la gui­da sag­gia e lungimi­rante di Ansel­mi Gian­ni che ora si smar­ca dal suo ulti­mo eroe, Rebrab e prepara il prossi­mo pez­zo comi­co men­tre per un’in­tera cit­tà la prospet­ti­va del deser­to pro­dut­ti­vo ed eco­nom­i­co si fa sem­pre più conc­re­ta e immi­nente.
Chissà come mai Ansel­mi Gian­ni non ha fat­to valere la sua autorev­ole influen­za quan­do l’am­min­is­trazione comu­nale piom­bi­nese, nep­pure due mesi fa, ha sub­or­di­na­to l’in­tera piani­fi­cazione urban­is­ti­ca agli aleatori prog­et­ti di Afer­pi. Una strate­gia malde­stra e per­dente, oltre che eti­ca­mente inqual­i­fi­ca­bile, che ha inde­boli­to e ritarda­to, una vol­ta anco­ra, ogni con­cre­to prog­et­to di futuro alter­na­ti­vo alle promesse del­l’im­pred­i­tore algeri­no e ha pre­sen­ta­to il ter­ri­to­rio come una lan­da da con­quistare sen­za idee e prospet­tive pro­prie.
La mag­gio­ran­za, alcu­ni sin­da­cati e il PD – di cui pare Ansel­mi Gian­ni fac­cia parte — han­no rac­con­ta­to fino a ieri che non solo non esiste­vano alter­na­tive al piano Rebrab ma che non si dove­va nep­pure prog­ettare il futuro del­la cit­tà con­sideran­do altre prospet­tive e risorse per non tur­bare Cevi­tal.
Il prob­le­ma oggi non è la cred­i­bil­ità delle affer­mazioni di Ansel­mi Gian­ni, oggi ciò che pre­oc­cu­pa è il ritar­do che le scelte delle ultime ammin­is­trazioni piom­bi­ne­si e il com­por­ta­men­to inqual­i­fi­ca­bile del grup­po di potere locale che occu­pa le isti­tuzioni han­no fat­to accu­mu­la­re ad ogni pos­si­bil­ità di serie alter­na­tive occu­pazion­ali e di ricon­ver­sione pro­dut­ti­va a Piom­bi­no.
Il prob­le­ma è che, in un peri­o­do di ogget­ti­va dif­fi­coltà, si deve non solo riprog­ettare il futuro di un ter­ri­to­rio ma anche rime­di­are ai dis­as­tri che l’in­sip­ien­za e l’avven­tatez­za del­la classe polit­i­ca ha las­ci­a­to in dote a noi tut­ti.
Il prob­le­ma è che quest’ipote­ca gra­va sul des­ti­no di migli­a­ia di cit­ta­di­ni, sul loro lavoro, sul­la loro pos­si­bil­ità di pagare l’af­fit­to o il mutuo.
Di fronte a questo quadro, avrem­mo fat­to a meno di leg­gere la sto­riel­la del­la fol­go­razione sul­la via di Dam­as­co di un cer­to Ansel­mi Gian­ni, il soli­to diver­si­vo per cer­care di dare la col­pa al pri­va­to, all’e­cono­mia, al des­ti­no cini­co e baro che farà accu­mu­la­re altro ritar­do a Piom­bi­no e alla Val di Cor­nia nel­l’af­frontare i prob­le­mi gigan­teschi che si pro­fi­lano all’oriz­zonte.
Non è sta­to un buon rega­lo di Natale e si annun­cia come un pes­si­mo augu­rio per l’an­no che ver­rà.

Liste Civiche Unite:
Comune dei Cit­ta­di­ni
Un’al­tra Piom­bi­no
Assem­blea San­vin­cen­z­i­na
Assem­blea popo­lare Suvere­to

(Foto di Pino Bertel­li)

5 risposte a “Favole e ridicolaggini spacciate come svolte epocali”

  1. Renzo Pescini says:

    Dice: “sbaglian­do s’im­para”.…

  2. Sirio Barozzi says:

    E intan­to lui fa car­ri­era… se ques­ta vi pare gius­tizia!

  3. Fabio Cionini says:

    Ma gius­to per capire, le “serie alter­na­tive occu­pazion­ali e di ricon­ver­sione pro­dut­ti­va” quali sareb­bero state?

  4. Bruno Villani says:

    Vero ciò che osser­va Cioni­ni, dopo le critiche (legit­time) fuori le alter­na­tive per­ché ver­i­fi­care le dif­fi­coltà è una facoltà a dis­po­sizione di tut­ti ma poi, se vogliamo essere cred­i­bili, BISOGNA tirar fuori le soluzioni con nomi cog­no­mi, tem­pi, mezzi ed obbi­et­tivi.

  5. Paolo Luppoli says:

    Gius­to per capire, l’in­ter­ven­to del­lo Sta­to per i lavo­ra­tori di Piom­bi­no, come per il MONTE DEI PASCHI DI SIENA, sarebbe sta­to “serie alter­na­tive occu­pazion­ali e di ricon­ver­sione pro­dut­ti­va” ?

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