Il futuro dell’area moderata dopo le elezioni perse

· Inserito in Spazio aperto
Luigi Coppola

PIOMBINO 7 mar­zo 2018 — Per noi non è dif­fi­cile com­mentare le scon­fitte politiche, d’al­tra parte, quan­do la mil­i­tan­za e l’im­peg­no sono tes­ti­mo­ni­an­za iden­ti­taria e val­o­ri­ale e non inter­es­si di altro genere, met­ti­amo sem­pre in con­to di pot­er perdere, soprat­tut­to nel mon­do di oggi, dove tut­to è più veloce e non vi è il tem­po per appro­fondire le ques­tioni. Purtrop­po, tal­vol­ta, ciò avviene anche in modo pesan­tis­si­mo, come è accadu­to il 4 mar­zo. I motivi di tale deba­cle pos­sono essere moltepli­ci. Il prog­et­to di “Noi con l’I­talia-UDC” con l’am­bizione di rag­giun­gere la soglia di sbar­ra­men­to al 3% è fal­li­to, inutile girar­ci intorno. Non vi sono ali­bi, tan­to meno gius­ti­fi­cazioni, la respon­s­abil­ità è sem­pre di chi perde. Il popo­lo vota ed il suo giudizio in una democrazia evo­lu­ta è sovra­no e non dis­cutibile. Fac­ciamo i nos­tri com­pli­men­ti ai veri vinci­tori, al M5S ed in par­ti­co­lare alla Lega per il suc­ces­so con­se­gui­to: entram­bi han­no dimostra­to grande capac­ità di inter­cettare il con­sen­so. L’u­ni­co dato pos­i­ti­vo per noi è che il cen­trode­stra uni­to abbia ottenu­to un risul­ta­to sod­dis­facente, anche se i numeri non  per­me­t­ter­an­no di pot­er guidare in piena autono­mia il gov­er­no del paese. Per quel che riguar­da l’am­bito ter­ri­to­ri­ale di tut­ta la provin­cia di Livorno, sen­za dub­bio, per la pri­ma vol­ta il PD, erede del PCI-PDS-DS, non ha più l’ege­mo­nia con­sol­i­da­ta in oltre 70 anni, con prob­a­bili con­seguen­ze per le ammin­is­tra­tive del 2019. Non è cer­to il momen­to di lec­ca­r­si le ferite, ma di riflet­tere sul futuro di tut­ta un’area mod­er­a­ta, che da queste elezioni è usci­ta inesora­bil­mente ridi­men­sion­a­ta.

*Lui­gi Cop­po­la è seg­re­tario provin­ciale dell’ UDC

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