Ha vinto l’insofferenza e chi l’ha cavalcata”

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Niccolò Pini

Ecco­ci qua, si sono con­cluse le elezioni e non sap­pi­amo anco­ra quale sarà il prossi­mo gov­er­no: tipi­co dell’ Italia.  La legge elet­torale che non è sta­ta cam­bi­a­ta ha prodot­to una situ­azione di stal­lo che rende impos­si­bile prevedere il futuro politi­co del paese.

Gia­co­mo, stu­dente del cor­so di Lau­rea Spe­cial­is­ti­ca in Relazioni Inter­nazion­ali del­la Facoltà di Scien­ze Politiche del­l’U­ni­ver­sità di Pisa

Dai dati elet­torali emerge il suc­ces­so del M5S, come valu­ti questo dato?
Questo dato è decisa­mente sig­ni­fica­ti­vo. Benché molti elet­tori del movi­men­to guida­to da Beppe Gril­lo siano sta­ti indot­ti a votar­lo dal­l’in­sof­feren­za nei con­fron­ti del­la classe polit­i­ca uscente, cre­do che il por­tav­oce gen­ovese abbia gio­ca­to un ruo­lo deter­mi­nante nel­l’asce­sa del­la sua for­mazione. Il popo­lo elet­torale ital­iano con­fer­ma così la sua propen­sione a las­cia­r­si ammaliare da chi riesce bene a comu­ni­care e — nel caso speci­fi­co di Gril­lo — scal­dare gli ani­mi. Per ren­dere bene l’idea, inviterei i let­tori di Stile Libero ad immag­inare un Anto­nio Ingroia come leader del M5S e a chieder­si se il movi­men­to avrebbe ottenu­to la stes­sa per­centuale di voti ottenu­ti con Beppe Gril­lo por­tav­oce. Questo per dire che il comi­co gen­ovese ha costru­ito il suo con­sen­so non tan­to sui con­tenu­ti del pro­gram­ma o su una pre­sun­ta ven­ta­ta di novità — con­cretiz­zatasi nel­l’elezione di cit­ta­di­ni in Par­la­men­to – ma, soprat­tut­to, sul­la sua man­i­fes­ta abil­ità nel cav­al­care l’on­da del­l’an­ti-polit­i­ca (per­al­tro più che legit­ti­ma), che investe la nos­tra soci­età civile. Gli scan­dali del­l’ul­tim’o­ra – che coin­vol­go­no i rap­p­re­sen­tan­ti politi­ci del­l’o­ra­mai Sec­on­da Repub­bli­ca – non fan­no che accrescere il suo baci­no elet­torale incan­ta­to dal dem­a­gogi­co “Tut­ti a casa!” e dal­l’oriz­zonte di ciò che par­rebbe essere un nuo­vo modo demo­c­ra­ti­co di fare polit­i­ca rel­a­ti­va­mente al quale nutro diverse per­p­lessità.

Molti gio­vani che vota­vano per la pri­ma vol­ta han­no vota­to per il M5S a cosa è dovu­to, sec­on­do te, questo fenom­e­no?
Cre­do che questo fenom­e­no sia indice del­la crisi delle ide­olo­gie. In pas­sato i gio­vani ten­de­vano ad esor­dire nel mon­do del­la polit­i­ca man­i­fe­s­tando l’ori­en­ta­men­to “assim­i­la­to” in famiglia e all’in­ter­no delle varie agen­zie for­ma­tive fre­quen­tate, ricol­lo­can­dosi, per­lop­iù, sul­l’asse Destra-Sin­is­tra. Il M5S, ad oggi, esce com­ple­ta­mente dal­la tradizione polit­i­ca ital­iana – nonos­tante le critiche rel­a­tive ad un’ap­par­ente caren­za di democrazia inter­na al movi­men­to e all’aper­tu­ra a movi­men­ti politi­ci estrem­isti – ed il segui­to che ha con­se­gui­to tra i gio­vani riv­ela una rot­tura con i vec­chi sche­mi del­la polit­i­ca ital­iana.

Dal­la cam­pagna elet­torale sono emer­si temi di attuale con­tin­gen­za come tasse, lavoro, rim­bor­so IMU, poco invece di altri argo­men­ti proi­et­tati ver­si un prog­et­to di Paese ad esem­pio la scuo­la. A cosa è dovu­to questo fat­to, cre­di che manchi una “visione” negli attuali con­tenden­ti politi­ci o cre­di che sia frut­to del­la situ­azione attuale?
 La cam­pagna elet­torale per le recen­ti elezioni politiche muove­va dal pretesto di vol­er resti­tuire ai cit­ta­di­ni ciò che è sta­to tolto loro nel cor­so del­la prece­dente leg­is­latu­ra. I 13 mesi di Gov­er­no tec­ni­co — carat­ter­iz­za­ti dall’ “Aus­ter­i­ty” impos­ta dal­la crisi finanziaria e dagli anni di sprechi di denaro pub­bli­co che l’han­no pre­ce­du­ta – sono sta­ti indi­vid­uati — dagli stes­si espo­nen­ti del­la mag­gio­ran­za che un tem­po (neanche trop­po lon­tano) appog­gia­va Mon­ti — come il capro espi­a­to­rio del grande sac­ri­fi­cio richiesto ai cit­ta­di­ni ital­iani. Vien da sé che i “nuovi” attori politi­ci si ponevano come i riso­lu­tori di ogni prob­le­ma eco­nom­i­co, stru­men­tal­iz­zan­do, a tal fine, un mal­con­tento ampia­mente dif­fu­so, sino a sfio­rare il para­dos­so (vedi pro­pos­ta di rim­bor­so IMU). L’elet­tore medio ital­iano è una pre­da facile da adescare dato che il suo inter­esse ver­so polit­i­ca e la sua infor­mazione, las­ciano decisa­mente a desider­are.

Durante il gov­er­no Mon­ti i par­ti­ti in par­la­men­to avreb­bero dovu­to fare solo 3 impor­tan­ti provved­i­men­ti: legge anti­cor­ruzione, riduzione dei costi dei par­la­men­tari, cam­biare la legge elet­torale. Neanche una delle tre è sta­ta fat­ta, risul­ta­to: boom del M5S e ingovern­abil­ità. Con quale mod­el­lo elet­torale vor­resti votare alle prossime elezioni?
Data la fram­men­tazione del nos­tro tes­su­to sociale cre­do che il sis­tema elet­torale mag­gior­i­tario-pro­porzionale sia quel­lo più appro­pri­a­to a pat­to che ven­ga mod­i­fi­ca­ta la ripar­tizione di seg­gi al Sen­a­to. Non cre­do sia gius­to che quest’ul­ti­ma avven­ga su base regionale. Lo scam­bio elet­torale politi­co-mafioso deve essere con­trasta­to dato che — a mio modesto parere — rap­p­re­sen­ta un’im­por­tante fonte di voti per una for­mazione polit­i­ca in par­ti­co­lare. Lo dimostra­no i dati emer­si dalle urne nelle Regioni in cui sono rad­i­cate le orga­niz­zazioni crim­i­nali di stam­po mafioso. Aspet­to che deve nec­es­sari­a­mente essere pre­so in con­sid­er­azione dal­la legge anti cor­ruzione che spero ven­ga presto approva­ta.

Non è remo­ta la pos­si­bil­ità che si deb­ba tornare alle urne presto. Voter­esti di nuo­vo per il par­ti­to che hai scel­to il 24 feb­braio o pren­der­esti in con­sid­er­azione l’ipotesi di cam­biare? E come pen­si che, di fronte a ques­ta pos­si­bil­ità, si com­porter­an­no gli ital­iani?
Voterei per lo stes­so par­ti­to che ho vota­to nelle ultime elezioni. I ris­volti suc­ces­sivi alle votazioni han­no avval­orato la scelta che è sta­ta prece­den­te­mente da me effet­tua­ta in maniera poco con­vin­ta. Quel­lo che preved­erei in caso di nuove elezioni coin­cide con ciò che ripor­tano i recen­ti sondag­gi. Direi che ci potrebbe essere un leg­gero incre­men­to del PD ed una sig­ni­fica­ti­va cresci­ta del M5S, dato che, tornare alle urne si tradur­rebbe in un ulte­ri­ore fal­li­men­to del­la polit­i­ca che andrebbe ad accrescere il mal­con­tento sociale e, con­seguente­mente, il baci­no elet­torale del movi­men­to guida­to da Beppe Gril­lo il quale potrebbe così divenire la pri­ma forza in Par­la­men­to.

PD e PDL per­dono cir­ca dieci mil­ioni di elet­tori, pen­si che rius­ci­ran­no i par­ti­ti tradizion­ali a rifor­mar­si e a ris­in­toniz­zarsi con i cit­ta­di­ni?
Cre­do che molto dipen­derà dal ruo­lo che rive­stirà il M5S nel nuo­vo sce­nario politi­co. Qualo­ra tale movi­men­to si riv­eli un flop, PD e PDL potreb­bero nuo­va­mente guadagnare ter­reno. Diver­sa­mente, se rius­cirà ad imporre la sua lin­ea polit­i­ca — per­pet­uan­do la fer­ma avver­sione ver­so un’ipote­si di con­fer­i­men­to del­la fidu­cia alla com­pagine di Bersani e rius­cen­do, in tal modo, ad affer­mar­si come for­mazione polit­i­ca dom­i­nante, con­seguente­mente anche ad un’even­tuale nuo­va tor­na­ta elet­torale – sarà dif­fi­cile per PD e PDL ritornare a spar­tir­si la più grande fet­ta del­l’elet­tora­to ital­iano.


 

Francesca, stu­dentes­sa d’Ingeg­ne­r­ia Ges­tionale all’U­ni­ver­sità di Pisa

Da i dati elet­torali emerge il suc­ces­so del M5S, come valu­ti questo dato?
Cre­do che sia frut­to di un bisog­no di cam­bi­a­men­to del­la classe polit­i­ca che ha gov­er­na­to il paese negli ulti­mi anni: per alcu­ni è sta­to un voto con­vin­to cre­den­do nei temi soll­e­vati dal M5S, per altri solo un un voto di rip­iego o di protes­ta.

Molti gio­vani che vota­vano per la pri­ma vol­ta han­no vota­to per il M5S a cosa è dovu­to, sec­on­do te, questo fenom­e­no?
 Men­tre in pas­sato tra i gio­vani che s’in­ter­es­sa­vano alla polit­i­ca esiste­va una forte con­trap­po­sizione tra col­oro che si dichiar­a­vano di “sin­is­tra” o chi di “destra” , quin­di esiste­va una mar­ca­ta iden­ti­fi­cazione con i par­ti­ti di rifer­i­men­to, adesso questo sce­nario è com­ple­ta­mente cam­bi­a­to; le varie fonti di “edu­cazione” polit­i­ca sono lenta­mente scom­parse (famiglia, asso­ci­azioni stu­den­tesche ecc) e questo ha por­ta­to le nuove gen­er­azioni, che sono le più col­pite dal pun­to di vista del­la crisi occu­pazionale, a scegliere l’u­ni­co movi­men­to che rius­cisse ad esprimere il loro dis­a­gio e la loro rab­bia ver­so i par­ti­ti nei quali non si riconoscono.

Dal­la cam­pagna elet­torale sono emer­si temi di attuale con­tin­gen­za come tasse, lavoro, rim­bor­so IMU, poco invece di altri argo­men­ti proi­et­tati ver­si un prog­et­to di Paese ad esem­pio la scuo­la. A cosa è dovu­to questo fat­to, cre­di che manchi una “visione” negli attuali con­tenden­ti politi­ci o cre­di che sia frut­to del­la situ­azione attuale?
Cre­do che i can­di­dati che han­no avu­to mag­gior suc­ces­so in ques­ta cam­pagna elet­torale siano quel­li che abbiano saputo da una parte spec­u­lare sui bisog­ni con­tin­gen­ti delle gente dal­l’al­tra toc­care quei nervi scop­er­ti del­la rab­bia. Cre­do che nei con­tenden­ti ci fos­se una visione a lun­go ter­mine del paese, ma pen­so abbiano scel­to temi più attuali, infat­ti quei par­ti­ti come quel­lo di Mon­ti che han­no scel­to un pro­fi­lo meno stril­lante e proi­et­ta­to ver­so il futuro sono sta­ti penal­iz­za­ti.

Durante il gov­er­no Mon­ti i par­ti­ti in par­la­men­to avreb­bero dovu­to fare solo 3 impor­tan­ti provved­i­men­ti: legge anti­cor­ruzione, riduzione dei costi dei par­la­men­tari, cam­biare la legge elet­torale. Neanche una delle tre è sta­ta fat­ta, risul­ta­to: boom del M5S e ingovern­abil­ità. Con quale mod­el­lo elet­torale vor­resti votare alle prossime elezioni?
Non sono esper­ta di leg­gi elet­torali, ma vedo che in altri pae­si europei dei lead­ers di par­ti­to si can­di­dano come pre­mier e chi vince le elezioni gov­er­na il paese, questo vor­rei. Non vor­rei invece che si tor­nasse a mag­gio­ranze for­mate post elezioni.

Non è remo­ta la pos­si­bil­ità che si deb­ba tornare alle urne presto. Voter­esti di nuo­vo per il par­ti­to che hai scel­to il 24 feb­braio o pren­der­esti in con­sid­er­azione l’ipotesi di cam­biare? E come pen­si che, di fronte a ques­ta pos­si­bil­ità, si com­porter­an­no gli ital­iani
Cre­do che non riv­oterei lo stes­so par­ti­to, il mio voto è sta­to con­vin­to ma, alla luce dei risul­tati, inin­flu­ente. Molti Ital­iani cam­bier­an­no il loro voto: tut­ti quel­li che non han­no avu­to il cor­ag­gio di votare M5S adesso sul­l’on­da del suc­ces­so potreb­bero cam­biare.

PD e PDL per­dono cir­ca dieci mil­ioni di elet­tori, pen­si che rius­ci­ran­no i par­ti­ti tradizion­ali a rifor­mar­si e a ris­in­toniz­zarsi con i cit­ta­di­ni?
No, i par­ti­ti non rius­ci­ran­no a rifor­mar­si, almeno a breve ter­mine. Il Pd lo ha dimostra­to nelle ultime pri­marie, dove l’u­ni­co can­dida­to che rap­p­re­sen­ta­va davvero il cam­bi­a­men­to è sta­to osta­co­la­to dalle regole imposte e dai sui iscrit­ti. Il PDL, par­ti­to per­son­al­is­ti­co, dovrà trovare velo­ce­mente un nuo­vo leader caris­mati­co o avviare un proces­so inter­no di democ­ra­tiz­zazione che richiederà del tem­po.

(foto di Pino Bertel­li)

 

 

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