I misteri dell’ex centrale Enel di Tor del sale

· Inserito in Spazio aperto
Riccardo Gelichi

PIOMBINO 12 mag­gio 2019 — Leg­giamo, fonte Tir­reno del 9 mag­gio arti­co­lo di “Cris­tiano Meoni, che dietro l’acquisto del­la ex Cen­trale Enel sem­bra esser­ci un impren­di­tore toscano che opera nel mon­do delle scommesse sportive e con­tes­tual­mente prog­et­ta oper­azioni immo­bil­iari di lus­so.
For­mal­mente come sogget­to pro­mo­tore delle attiv­ità che si svol­go­no alla ex Cen­trale Enel appare una cer­ta soci­età Stigliano, che sta curan­do le attiv­ità di dis­mis­sione delle ex cen­trale; oper­azioni avvi­ate con un’attività di deicoben­tazione degli impianti sogget­ta a CILA “ comu­ni­cazione inizio lavori”. Partono quin­di gli sman­tel­la­men­ti, ma per fare cosa ? Un bel rebus. Per i piom­bi­ne­si le aree ex Enel sareb­bero molto impor­tan­ti: strate­giche, vici­no al mare, con un por­to già fat­to davan­ti. La doman­da sorge spon­tanea: conos­ci­amo, o solo immag­ini­amo, le velleità del­la nuo­va pro­pri­età, soprat­tut­to oggi nel­la prossi­ma stesura di un nuo­vo Piano Strut­turale che potrebbe trasfor­mare quelle aree da indus­tri­ali in chissà quale altra des­ti­nazione d’uso ? E se il Comune dovesse far­lo, con quale visione? Che tipo di inter­locuzione prospet­ti­ca c’è sta­ta, se c’è sta­ta, fra il Comune con la qua­si nuo­va pro­pri­età? Le nuove istal­lazioni, ad esem­pio, saran­no con­cil­i­a­bili con i mias­mi del­la dis­car­i­ca? Noi non abbi­amo pregiudizi, ma è allu­ci­nante il muro omer­toso di silen­zio che copre quest’operazione. La pro­pri­età, for­mal­mente ques­ta “Stigliano”, si sta rap­por­tan­do da tem­po con gli uffi­ci comu­nali come un nor­male cit­tadi­no, proi­et­tan­do non si sa quale idea su un ter­reno anco­ra con des­ti­nazione indus­tri­ale e il Comune, non si inter­es­sa di sapere chi sta com­pran­do e per­ché ? Oppure lo sa, e non lo dice ? Che è sicu­ra­mente peg­gio. Ma soprat­tut­to, per­ché il PD, ammin­is­tra­tore, non ha aper­to alcu­na dis­cus­sione sul mer­i­to con i cit­ta­di­ni ? Spe­ri­amo in un pas­sag­gio di con­seg­ne di ques­ta polit­i­ca poco traspar­ente, anche per cam­biare questi meto­di, ma soprat­tut­to per inter­cettare i veri bisog­ni di ques­ta comu­nità.

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