Ecco cosa dice il decreto sull’area di crisi

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PIOMBINO 23 giug­no 2013 — Ora il decre­to che definisce Piom­bi­no area di crisi com­p­lessa è legge del­lo Sta­to (vedi alle­ga­to clic­can­do qui). Molti sper­a­no, molti ne par­lano, prob­a­bil­mente non molti san­no cosa in effet­ti esso det­ti. Infi­nite sono le ester­nazioni, le inter­pre­tazioni, le val­u­tazioni. Noi ci limi­ti­amo ad esporre qui di segui­to solo quel­lo che, in effet­ti, è scrit­to nel provved­i­men­to, indi­can­do, lad­dove ci pare esista la neces­sità,  una nos­tra val­u­tazione che tro­verete scrit­ta in cor­si­vo. 

1. L’area indus­tri­ale di Piom­bi­no è riconosci­u­ta quale area in situ­azione di crisi indus­tri­ale com­p­lessa ai fini dell’applicazione delle dis­po­sizioni di cui all’articolo 27 del decre­to-legge 22 giug­no 2012, n. 83, con­ver­ti­to, con mod­i­fi­cazioni, nel­la legge 7 agos­to 2012, n. 134 (vedi alle­ga­to clic­can­do qui).

Con­sid­er­azione:
Non si capisce bene la relazione tra ciò che pre­scrive l’ar­ti­co­lo 27 del decre­to legge con­ver­ti­to che ha rior­di­na­to la dis­ci­plina in mate­ria di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione pro­dut­ti­va di aree di crisi indus­tri­ale com­p­lessa e il pre­sente decre­to legge con­ver­ti­to.

La pri­ma dis­po­sizione ha introdot­to un nuo­vo stru­men­to chiam­a­to “Prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale in caso di situ­azioni di crisi indus­tri­ali com­p­lesse”, preve­den­do che pos­sano essere atti­vati i prog­et­ti di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale la cui final­ità è quel­la di agevolare gli inves­ti­men­ti pro­dut­tivi, anche di carat­tere inno­v­a­ti­vo, nonché la ricon­ver­sione indus­tri­ale e riqual­i­fi­cazione eco­nom­i­co pro­dut­ti­va dei ter­ri­tori inter­es­sati. I prog­et­ti deb­bono pro­muo­vere:

◘ inves­ti­men­ti pro­dut­tivi, anche di carat­tere inno­v­a­ti­vo;
◘ la riqual­i­fi­cazione delle aree inter­es­sate;
◘ la for­mazione del cap­i­tale umano;
◘ la ricon­ver­sione delle aree indus­tri­ali dismesse;
◘ il recu­pero ambi­en­tale;
◘ l’efficienza ener­get­i­ca;
◘ la real­iz­zazione di infra­strut­ture fun­zion­ali agli inter­ven­ti.

Sot­to il pro­fi­lo del finanzi­a­men­to sono pre­visti:

◘ il cofi­nanzi­a­men­to regionale;
◘ l’utilizzo di tut­ti i regi­mi d’aiuto per cui ricor­ra­no i pre­sup­posti;
◘ il con­trib­u­to in con­to inter­es­si di cui all’articolo 7 del decre­to-legge 120/1989, che viene   reso        applic­a­bile a tut­to il ter­ri­to­rio nazionale;
◘ il Fon­do per la cresci­ta sosteni­bile.

L’articolo 27 prevede inoltre che pos­sano essere atti­vati accor­di di pro­gram­ma al fine dell’adozione dei prog­et­ti in esame, al fine di dis­ci­pli­nare:

◘ gli inter­ven­ti agevola­tivi;
◘ l’attività inte­gra­ta e coor­di­na­ta di ammin­is­trazioni cen­trali, regioni, enti locali e dei sogget­ti pub­bli­ci e pri­vati;
◘ le modal­ità di ese­cuzione degli inter­ven­ti e la ver­i­fi­ca del­lo sta­to di attuazione e del rispet­to delle con­dizioni fis­sate. Tutte le opere e gli impianti richia­mati all’interno dei  prog­et­ti sono dichiarati di pub­bli­ca util­ità, urgen­ti e indif­feri­bili. A sup­por­to all’attuazione del prog­et­to, è pre­vista la cos­ti­tuzione di appo­site con­feren­ze di servizi. Il MISE si avvale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli inves­ti­men­ti e lo svilup­po d’impresa Spa, quale sogget­to respon­s­abile del­la definizione ed attuazione dei prog­et­ti. 

La sec­on­da dis­po­sizione sem­bra dis­ci­pli­nare solo gli inter­ven­ti rel­a­tivi al por­to attra­ver­so un Com­mis­sario e un Accor­do di Pro­gram­ma Quadro.

Si pone dunque il prob­le­ma: ma tut­ti gli inter­ven­ti nec­es­sari alla ricon­ver­sione di un’area di  crisi com­p­lessa saran­no attuati? E se sì quan­do e come e da chi?


2. La dis­po­sizione indi­vid­ua diret­ta­mente l’area indus­tri­ale com­p­lessa (vedi alle­ga­to clic­can­do qui), dero­gan­do alla dis­ci­plina gen­erale in mer­i­to alle pro­ce­dure di indi­vid­u­azione di tali aree che è con­tenu­ta nel D.M. 31–1‑2013 del Min­istro del­lo svilup­po eco­nom­i­co, attua­ti­vo di quan­to pre­vis­to dal­lo stes­so arti­co­lo 27 (vedi alle­ga­to clic­can­do qui).


 3. Al fine di assi­cu­rare la real­iz­zazione degli inter­ven­ti nec­es­sari al rag­giung­i­men­to delle final­ità por­tu­ali ed ambi­en­tali pre­viste dal nuo­vo Piano Rego­la­tore Por­tuale, con decre­to del Pres­i­dente del Con­siglio dei Min­istri, il Pres­i­dente del­la Regione Toscana è nom­i­na­to, sen­za dirit­to ad alcun com­pen­so e sen­za altri oneri per la finan­za pub­bli­ca, Com­mis­sario stra­or­di­nario. Ciò deve avvenire attuan­do pri­ma di qual­si­asi inter­ven­to il piano di carat­ter­iz­zazione e di bonifi­ca del sed­i­men­ti. 

Con­sid­er­azione:
Il pres­i­dente del con­siglio dei min­istri Enri­co Let­ta ha già nom­i­na­to il gov­er­na­tore Enri­co Rossi Com­mis­sario stra­or­di­nario. Con la con­ver­sione in legge del decre­to il com­mis­sario è nel­la pienez­za delle pro­prie fun­zioni.


 4. Al fine di assi­cu­rare la real­iz­zazione degli inter­ven­ti nec­es­sari al rag­giung­i­men­to delle final­ità por­tu­ali ed ambi­en­tali pre­viste dal nuo­vo Piano Rego­la­tore Por­tuale da parte del Com­mis­sario stra­or­di­nario si prevede la stip­u­la di un appos­i­to Accor­do di Pro­gram­ma Quadro tra il Min­is­tero del­lo svilup­po eco­nom­i­co, il Min­is­tero dell’economia e delle finanze, il Min­is­tero dell’ambiente e del­la tutela del ter­ri­to­rio e del mare, il Min­is­tero delle infra­strut­ture e dei trasporti, l’Autorità por­tuale di Piom­bi­no, la Regione Toscana e il Comune di Piom­bi­no. Con l’Accordo di Pro­gram­ma Quadro, che deve essere stip­u­la­to entro 30 giorni dal­la data di entra­ta in vig­ore del decre­to-legge in esame, si provvede ad indi­vid­uare le risorse des­ti­nate agli speci­fi­ci inter­ven­ti per l’area indus­tri­ale di Piom­bi­no e per le final­ità infra­strut­turali, por­tu­ali ed ambi­en­tali, anche in dero­ga ad even­tu­ali diverse final­iz­zazioni pre­viste dal­la nor­ma­ti­va vigente, da trasferire all’apposita con­tabil­ità spe­ciale intes­ta­ta al Com­mis­sario stra­or­di­nario. 

Con­sid­er­azione:
L’Accordo di Pro­gram­ma Quadro avrebbe dovu­to essere approva­to entro il 26 Mag­gio, ovvero entro trenta giorni dall’entrata in vig­ore del decre­to (26 aprile 2013). Sec­on­do quan­to ha rifer­i­to alla stam­pa locale l’onorevole Sil­via Velo, l’Accordo di Pro­gram­ma Quadro sarebbe ormai alle lima­ture e dovrebbe essere fir­ma­to entro ven­erdì 28 giug­no 2013.


5. Viene sta­bili­ta una dero­ga al Pat­to di sta­bil­ità inter­no per la Regione Toscana e per il Comune di Piom­bi­no con rifer­i­men­to ai paga­men­ti effet­tuati da tali enti per l’area indus­tri­ale di Piom­bi­no e per le final­ità infra­strut­turali, por­tu­ali ed ambi­en­tali.
L’esclusione dal pat­to di tali paga­men­ti è con­ces­sa nei seguen­ti lim­i­ti:

 40,7 mil­ioni di euro per l’anno 2013, con rifer­i­men­to ai paga­men­ti finanziati con le risorse   statali ero­gate alla Regione Toscana o al Comune di Piom­bi­no;

 10 mil­ioni di euro per l’anno 2014, con rifer­i­men­to ai paga­men­ti finanziati con risorse pro­prie del­la Regione Toscana o del Comune di Piom­bi­no.


6. Viene sta­bil­i­to che il CIPE, entro ses­san­ta giorni, decor­ren­ti dal­la data di entra­ta in vig­ore del­la legge di con­ver­sione del decre­to, al fine di con­sen­tire la real­iz­zazione degli inter­ven­ti infra­strut­turali des­ti­nati all’area por­tuale di Piom­bi­no, delib­era l’approvazione del prog­et­to defin­i­ti­vo del lot­to n. 7 — trat­to tra l’intersezione del­la stra­da statale 398 fino allo svin­co­lo di Gag­no — com­pre­so nel­la bretel­la di col­lega­men­to al por­to di Piom­bi­no, parte inte­grante dell’asse autostradale Ceci­na — Civ­i­tavec­chia, approva­to con delib­era CIPE 3 agos­to 2012, n. 85.
L’impegno finanziario per la real­iz­zazione del sud­det­to lot­to n. 7 è pos­to a cari­co del­la con­ces­sion­ar­ia Soci­età Autostra­da Tir­reni­ca (SAT) in con­for­mità ed in coeren­za con il piano eco­nom­i­co dell’intera opera Asse autostradale Ceci­na – Civ­i­tavec­chia, che dovrà essere anch’esso sot­to­pos­to al CIPE.
Sono con­fer­mate le pre­scrizioni del CIPE pre­viste nelle delibere n. 78 del 2010 e n. 85 del 2012. 

Con­sid­er­azione:
È pre­vista la real­iz­zazione, da parte del­la Sat, del­la bretel­la per Piom­bi­no solo fino alla local­ità Gag­no sub­or­di­nata­mente all’ap­provazione del prog­et­to ed al piano eco­nom­i­co finanziario del­l’in­tera autostra­da Rosig­nano-Civ­i­tavec­chia riv­is­i­ta­to.


7. Il Gov­er­no, durante l’esame al Sen­a­to,  ha affer­ma­to che l’individuazione delle risorse da des­tinare agli inter­ven­ti nell’area por­tuale di Piom­bi­no è rin­vi­a­ta a un appos­i­to Accor­do di Pro­gram­ma tra il Min­is­tero dell’ambiente, il Min­is­tero delle infra­strut­ture, l’Autorità por­tuale, la Regione Toscana e il Comune di Piom­bi­no. Queste ammin­is­trazioni nel­la fase pre­lim­inare han­no già man­i­fes­ta­to la disponi­bil­ità di risorse per gli scopi, in larga parte già des­ti­nate all’area di Piom­bi­no, in par­ti­co­lare al Sito di inter­esse nazionale (SIN) o all’area por­tuale (vedi alle­ga­to clic­can­do qui).
Per quan­to riguar­da le risorse sot­trat­te ai vin­coli del pat­to di sta­bil­ità, le stesse sono indi­vid­u­ate come segue:

25 mil­ioni prove­ni­en­ti dal capi­to­lo 7082 del min­is­tero dell’ambiente, già trasfer­i­ti al  Comune di Piom­bi­no e des­ti­nati alla bonifi­ca del SIN;

10,8 mil­ioni prove­ni­en­ti dal capi­to­lo 7503 del min­is­tero dell’ambiente, già trasfer­i­ti alla  Regione Toscana e des­ti­nati alla bonifi­ca del SIN;

5 mil­ioni prove­ni­en­ti dal capi­to­lo 7631 del Min­is­tero delle infra­strut­ture – Fon­do   perequa­ti­vo per le Autorità por­tu­ali.

 Con­sid­er­azione:
Per i finanzi­a­men­ti è tut­to rimanda­to all’ Accor­do di Pro­gram­ma Quadro ma fino ad ora sono sta­ti indi­cati solo 40 mil­ioni già nel­la disponi­bil­ità di Comune (in parte già impeg­nati),  Autorità por­tuale e Regione ed evo­ca­ta una pos­si­bil­ità che Regione e Comune ne stanzi­no altri 10.


 

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