Il Pd a Livorno, davanti alla Prefettura

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PIOMBINO 5 novem­bre 2015 — Livorno, davan­ti alla Prefet­tura. Pomerig­gio di giovedì 5 novem­bre 2015. Parte­cip­i­amo alla man­i­fes­tazione orga­niz­za­ta dalle cat­e­gorie con­fed­er­ali dei chimi­ci e dei metalmec­ca­ni­ci per chiedere un cos­to dell’energia più com­pet­i­ti­vo e il pro­l­unga­men­to degli ammor­tiz­za­tori sociali.
«Siamo sce­si in piaz­za oggi al fian­co di Fim, Fiom e Uilm — spie­ga il seg­re­tario del­la Fed­er­azione Vale­rio Fabi­ani — a tes­ti­mo­ni­are il sosteg­no e l’attenzione dal parte del PD del ter­ri­to­rio ver­so le richi­este che il sin­da­ca­to ha avan­za­to al gov­er­no. Siamo con­vin­ti anche noi che l’esigenza di allun­gare i tem­pi degli ammor­tiz­za­tori sociali — insieme alla neces­sità di abbat­tere il cos­to dell’energia per con­sen­tire ad Afer­pi, ma anche a Mag­o­na, Dalmine e a tut­to il com­p­lesso delle aziende ener­gi­vore pre­sen­ti all’interno dell’area di crisi com­p­lessa di Piom­bi­no — sia un nodo cru­ciale che il Gov­er­no deve sciogliere. Alle parole impor­tan­tis­sime del sot­toseg­re­tario alla Pres­i­den­za del Con­siglio Clau­dio De Vin­cen­ti pro­nun­ci­ate in questo direzione ora devono seguire i fat­ti. Abbi­amo tut­ti pre­so posizione, lo han­no fat­to il sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani, il pres­i­dente del­la Regione Enri­co Rossi, il nos­tro con­sigliere regionale e pres­i­dente del­la com­mis­sione Svilup­po Gian­ni Ansel­mi e la stes­sa sot­toseg­re­taria all’ambiente Velo. Mi per­me­t­to di aggiun­gere un ter­zo nodo che solo il gov­er­no con il min­is­tero delle Infra­strut­ture può sciogliere: la real­iz­zazione del­la SS 398 fino al por­to». Il gov­er­no cen­trale, la Regione e le isti­tuzioni locali con Comune di Piom­bi­no e Autorità por­tuale in pri­ma fila, aggiunge Fabi­ani, han­no già fat­to molto facen­do arrivare su Piom­bi­no oltre 300 mil­ioni di euro, real­iz­zan­do il nuo­vo por­to e met­ten­do in cam­po incen­tivi per le imp­rese. «Tut­to questo ha sbloc­ca­to la verten­za Luc­chi­ni con la nasci­ta di Afer­pi, ha scon­giu­ra­to una cat­a­strofe immi­nente e ha cre­ato le pre­messe per l’arrivo di altri e nuovi investi­tori. Ora però dob­bi­amo fare l’ultimo miglio, quel­lo più duro, ma anche quel­lo riso­lu­ti­vo. Non pos­si­amo mol­lare ora. Gli ulti­mi metri di ques­ta fati­cosa mara­tona si faran­no por­tan­do a com­pi­men­to l’infrastrutturazione defin­i­ti­va del por­to — e in questo sen­so il lavoro pro­cede a rit­mi sostenu­ti — ma soprat­tut­to col­le­gan­do­lo adeguata­mente alla rete viaria e fer­roviaria: per questo è fon­da­men­tale trovare le risorse per il pro­l­unga­men­to del­la 398. Si fac­cia dell’Autorità por­tuale la stazione appal­tante, così da velo­ciz­zare i tem­pi, e si tro­vi­no le risorse che man­cano. Ma è evi­dente che in quest’ultimo trat­to di stra­da Afer­pi ha un ruo­lo deci­si­vo. Adesso ser­vono seg­nali chiari e risposte con­crete da parte dell’azienda. Non abbi­amo moti­vo di dubitare che gli impeg­ni che Rebrab ha assun­to davan­ti alle isti­tuzioni e ai sin­da­cati ver­ran­no rispet­tati, ma ora è per rispet­to delle isti­tuzioni, e soprat­tut­to dei lavo­ra­tori e delle imp­rese locali, delle loro dif­fi­coltà e delle loro sper­anze».

Uffi­cio Stam­pa Fed­er­azione Pd Val di Cor­nia Elba

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