Il PD impari la differenza tra giunta e consiglio

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 15 giug­no 2014 — Il PD si affret­ta a repli­care alle nos­tre osser­vazioni in mer­i­to alle dimis­sioni dei con­siglieri demo­c­ra­ti­ci Tic­ciati e Fer­roni ma lo fa usan­do un’argomentazione del tut­to impro­pria.
L’episodio che citano riguar­da le dimis­sioni del con­sigliere Ado Gril­li, elet­to nel 2009 nelle fila del Comune dei Cit­ta­di­ni, al quale suben­trò un anno dopo il gio­vane Gia­co­mo Spinel­li.
Le moti­vazioni che ren­dono estrema­mente dis­tan­ti i due episo­di sono moltepli­ci e riguardano sia la sostan­za che il meto­do. Innanz­i­tut­to Gril­li si dimise per favorire l’avvi­cen­da­men­to di un gio­vane all’interno del Con­siglio e non per assumere il ruo­lo di asses­sore all’interno del­la Giun­ta.
Inoltre si dimise dan­do pre­cisa moti­vazione al con­siglio e ai cit­ta­di­ni in un’assemblea pub­bli­ca (cosa che non è avvenu­ta in questo caso), di una scelta con­di­visa già all’inizio del­la cam­pagna elet­torale con i cit­ta­di­ni, cioè quel­la di for­mare un grup­po di gio­vani che potesse essere in futuro classe diri­gente con sani prin­cipi demo­c­ra­ti­ci.
I con­siglieri PD Alber­ta Tic­ciati e Vio­la Fer­roni si dimet­tono invece al pri­mo con­siglio comu­nale sen­za darne alcu­na moti­vazione ai pro­pri elet­tori e al Con­siglio, per assumere un ruo­lo net­ta­mente diver­so da quel­lo per cui sono state elette.
Nel caso che riguar­da il Comune dei CIt­ta­di­ni, Spinel­li suben­trò a Gril­li nel ruo­lo di Con­sigliere per cui era sta­to elet­to, chi conosce le norme cos­ti­tuzion­ali e del­lo statu­to comu­nale sa bene che l’organo del Con­siglio Comu­nale e del­la Giun­ta han­no com­pi­ti e poteri ben dis­tin­ti: il pri­mo è un organo di ind­i­riz­zo politi­co nonché di con­trol­lo dell’operato del­la Giun­ta, che invece ha poteri pret­ta­mente esec­u­tivi. Chi ha dato le pref­eren­ze a Tic­ciati e Fer­roni le ha elette affinché svolgessero quel pre­ciso com­pi­to e non un altro affidatogli dal Sin­da­co il giorno suc­ces­si­vo alle elezioni, bisogna avere rispet­to dei ruoli e degli elet­tori.
Come è evi­dente la mag­gio­ran­za in car­i­ca ha una pes­si­ma percezione del ruo­lo delle isti­tuzioni e in gen­erale uno scar­so rispet­to dei cit­ta­di­ni. Il fat­to che abbiano por­ta­to ad esem­pio il caso Gril­li ne è la più evi­dente dimostrazione. I due episo­di sono total­mente dif­fer­en­ti nel­la for­ma e nel­la sostan­za e il fat­to che Campiglia Demo­c­ra­t­i­ca non se ne sia accor­ta è sin­to­mo di scarsa conoscen­za delle isti­tuzioni o, peg­gio anco­ra di mala fede.
Per quan­to riguar­da i temi con­creti avre­mo modo di con­frontar­ci, fac­ciamo notare che pri­ma anco­ra che di impeg­nar­si su tali temi occor­rerebbe che i com­po­nen­ti dell’amministrazione avessero coscien­za del ruo­lo che rico­prono e delle regole demo­c­ra­tiche.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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