Il pubblico non funziona vado dal privato

· Inserito in Spazio aperto
Giuliano Parodi

SUVERETO 24 otto­bre 2015 — “Il pub­bli­co non fun­ziona, vado dal pri­va­to” è pro­prio su questo assun­to che il Gov­er­na­tore Rossi e l’asses­sore regionale Ste­fa­nia Sac­car­di stan­no forzan­do la legge regionale. Il Pd invece di difend­ere il dirit­to ad una san­ità pub­bli­ca sanci­to dal­l’art 32 del­la Cos­ti­tuzione ital­iana incen­ti­vano l’u­so di strut­ture pri­vate, cre­an­do di fat­to cit­ta­di­ni di seria A e di serie B, ovvero quel­li che potran­no per­me­t­ter­si eco­nomi­ca­mente vis­ite e cure e chi dovrà invece per man­can­za di sol­di pagar­ne le gravi con­seguen­ze.
In questi giorni sono disponi­bili a Suvere­to i mod­uli da fir­mare per sostenere il ref­er­en­dum con­tro la legge regionale sul­la san­ità toscana ed oppor­si in maniera demo­c­ra­t­i­ca alla log­i­ca pro­pos­ta dal Pd regionale.
È nec­es­sario che i cit­ta­di­ni infor­mati si mobil­iti­no con­tro una legge che porterà solo ad un de-poten­zi­a­men­to dei servizi san­i­tari, in lin­ea con i tagli del­la legge di sta­bili­ta’ che sta dis­cu­ten­do il Gov­er­no Ren­zi che diminuirà dras­ti­ca­mente i trasfer­i­men­ti a questo impor­tante com­par­to sociale.
La rifor­ma del­la san­ità toscana (L. 28/2015), approva­ta nel mar­zo scor­so, è una legge truf­fal­d­ina, l’unificazione delle Asl (da 12 a 3) dove­va gener­are rispar­mi — riducen­do la buro­crazia e la diri­gen­za — al pun­to che gli uten­ti non avreb­bero risen­ti­to dei tagli al finanzi­a­men­to. Invece si vede l’e­sat­to con­trario.
Sen­za ten­er con­to degli scan­dali giudiziari in cui e’ coin­volto l’ex diret­tore dell’ Asl 6 adesso vice-com­mis­sario del­la stes­sa azien­da: Euge­nio Por­fi­do, o il con­veg­no dei diri­gen­ti Asl cen­tro, fat­to a Luc­ca, e costa­to 33mila euro per due giorni di incon­tri.
La con­cen­trazione delle Asl non pro­dur­rà alcun risparmio, ma sola­mente la con­cen­trazione del potere nelle mani di pochi, allon­tanan­do i liv­el­li deci­sion­ali sul­la salute dai sin­daci (che subis­cono in silen­zio – per­ché gli man­cano le parole, il cor­ag­gio o per fedeltà al par­ti­to) e dai cit­ta­di­ni, ed ha prodot­to, lo toc­cano con mano ogni giorni gli uten­ti, una net­ta riduzione dei servizi in ogni parte del­la Toscana.
A causa delle sem­pre più lunghe lista di atte­sa e dei sem­pre più esosi tick­et una mas­sa cres­cente di cit­ta­di­ni non riesce più ad accedere ai servizi pub­bli­ci e una parte di essi è costret­ta a riv­ol­ger­si ai servizi pri­vati (a paga­men­to). Ma una parte, sem­pre più numerosa, vista la crisi eco­nom­i­ca e lavo­ra­ti­va che ci ha investi­to, rin­un­cia a curar­si.
Vogliono con­vin­cer­ci a com­prare un’assicurazione san­i­taria inte­gra­ti­va per ottenere i servizi di cui abbi­amo dirit­to, aven­doli già pagati con le tasse. La pro­mozione del pri­va­to a spese del set­tore pub­bli­co è negli obi­et­tivi dichiarati di Mat­teo Ren­zi e del Gov­er­na­tore Enri­co Rossi. Che nel novem­bre 2012 dichiar­a­va alla stam­pa sen­za mezzi ter­mi­ni: “Van­no cre­ate assi­cu­razioni mutu­al­is­tiche per diag­nos­ti­ca e spe­cial­is­ti­ca, ormai la rete del pri­va­to sociale offre prestazioni a prezzi con­cor­ren­ziali con il servizio san­i­tario nazionale per chi non è esen­ta­to dal tick­et”.
In con­clu­sione il de-finanzi­a­men­to del servizio san­i­tario nazionale e regionale, la con­cen­trazione del potere, anche finanziario, nelle mani di pochi, ser­vono a real­iz­zare questo dis­eg­no.
Con­tro questo prog­et­to ai dan­ni dei cit­ta­di­ni ci si può opporre demo­c­ra­ti­ca­mente con un ref­er­en­dum ed è per questo che da sin­da­co mi oppon­go a questo scem­pio ed invi­to tut­ti i cit­ta­di­ni ad andare a fir­mare per ren­der­lo pos­si­bile.

(Foto di Cor­riere Etr­usco)

Commenta il post