Il turismo come vera e propria industria

· Inserito in Spazio aperto
Stefano Ferrini

PIOMBINO 17 mag­gio 2019 — 800mila pre­sen­ze tur­is­tiche e 150mila arrivi è un fat­to pos­i­ti­vo, frut­to di inves­ti­men­ti seri e di una lavoro costante da parte delle strut­ture ricettive pre­sen­ti e di politiche giuste fat­te negli anni delle ammin­is­trazioni comu­nali. Ma le oppor­tu­nità da cogliere sono anco­ra molte ed il fat­to che da almeno tre anni il dato sia costante dimostra quel­lo che, anche da asses­sore al tur­is­mo, ho più volte det­to, e cioè siamo arrivati al mas­si­mo nel­la situ­azione data. Occorre fare un grande salto di qual­ità per far pesare mag­gior­mente il tur­is­mo sul Pil del­la cit­tà e creare una econo­mia plu­rale e per questo occor­rono azioni almeno su tre fron­ti.
Il pri­mo, dotare il ter­ri­to­rio di tut­ti quei servizi indis­pens­abili per super­are il lim­ite sta­gionale del tur­is­mo bal­n­eare, attrez­zan­do­lo invece per sfruttare appieno le poten­zial­ità nat­u­ral­is­tiche, storiche e cul­tur­ali di cui è dota­to. Ad esem­pio, map­patu­ra e rel­a­tive cartel­lonis­ti­ca e pro­mozione del­la sen­tieris­ti­ca nel Promon­to­rio ed in Cos­ta Est/Riotorto per trekking e moun­tain bike, sis­temazione di scivoli, scoglier­ine di pro­tezione e real­iz­zazione di spoglia­toi al piaz­za­le di alag­gio per un tur­is­mo sporti­vo lega­to a regate ed allena­men­ti. Ed anco­ra, un uso del Castel­lo non più a museo, ma come spazio polifun­zionale per mostre tem­po­ra­nee di arte, per lab­o­ra­tori ed ani­mazione per bam­bi­ni, per mat­ri­moni con cater­ing all’ester­no. Gli ex Macel­li come Res­i­den­za di Artista per l’or­ga­niz­zazione di stage a tema con tes­ti­mo­ni­al cui parte­cipino gio­vani da tut­ta Italia, con ricettiv­ità, spazi attrez­za­ti per lab­o­ra­tori di arte, recitazione, can­to e servizi sul­la spi­ag­gia sot­tostante.
Il sec­on­do fronte è quel­lo di adegua­men­to degli stru­men­ti urban­is­ti­ci per con­sen­tire ampli­a­men­ti per posti let­to e servizi alle strut­ture ricettive esisten­ti e l’in­di­vid­u­azione di nuove, ori­en­tate a tipolo­gie che favoriscano il ricam­bio di tur­isti. Ad esem­pio in cit­tà, pun­tan­do sul­l’al­ber­go dif­fu­so. Ed anco­ra più servizi al tur­is­mo in Cos­ta Est e sulle spi­agge urbane, da ren­dere acces­si­bili e da ripascere.
Il ter­zo riguar­da i lavori pub­bli­ci, come un nuo­vo arredo urbano per Cor­so Italia e Piaz­za Ver­di, creazione di una passeg­gia­ta a mare su viale del Popo­lo con nuo­vo arredo e chioschi com­mer­ciali, rifaci­men­to del piaz­za­le di alag­gio per fun­zioni bal­n­eari, sportive, nau­tiche e di passeg­gia­ta con arredo ori­en­ta­to all’arte con­tem­po­ranea. Questi sono solo alcu­ni esem­pi per fare del tur­is­mo una vera e pro­pria indus­tria che crea red­di­to ed occu­pazione sfrut­tan­do tut­to l’an­no ed incre­men­tan­do sia le pre­sen­ze che gli arrivi.

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