Trent’anni di attività di “Spazio H”

· Inserito in Spazio aperto
Roberto Marini

PIOMBINO 15 dicem­bre 2014 — Incon­tro Leonil­da Mar­ti­ni, attual­mente pres­i­dente dell’ asso­ci­azione Spazio H, nel­la loro sede e Ste­fa­nia Ste­fani­ni, pres­i­dente ono­raria, alla Ban­car­el­la Editrice, una realtà costru­i­ta con la forza di volon­tà e la tena­cia che ha sem­pre dis­tin­to Ste­fa­nia e suo mar­i­to. È gra­zie a ques­ta sua tena­cia e al con­trib­u­to di altre per­sone con hand­i­cap e no, che nel 1984 nasce Spazio H. Con loro riper­cor­ri­amo l’esperienza del­la asso­ci­azione dopo 30 anni di lavoro uti­liz­zan­do tes­tual­mente le loro parole: «L’associazione Spazio H nasce a Piom­bi­no nel 1984, con lo scopo prin­ci­pale di coin­vol­gere le isti­tuzioni nelle prob­lem­atiche delle per­sone con dis­abil­ità e dei loro famil­iari.  Impre­sa non facile a quei tem­pi, quan­do la sen­si­bil­ità nei con­fron­ti dell’handicap era molto meno dif­fusa e con mag­giore dif­fi­coltà si riconosce­va ai diver­sa­mente abili il dirit­to di inte­grazione nel­la nor­male vita sociale. Le prime battaglie, molto dure, riguardarono il supera­men­to delle bar­riere architet­toniche, una tem­at­i­ca fino ad allo­ra poco trat­ta­ta dato che non c’era anco­ra nel­la soci­età e nelle isti­tuzioni una cul­tura adegua­ta. Questo non vuol dire che il prob­le­ma sia super­a­to, ma cer­to ora c’è una mag­giore sen­si­bil­ità anche nell’opinione pub­bli­ca che seg­nala i dis­servizi o le anom­alie che con­tin­u­ano a man­i­fes­tar­si”.
“Nel 1993, l’associazione viene riconosci­u­ta dal­la Regione Toscana come Ente morale, per­ché era ormai diven­ta­ta un pun­to di rifer­i­men­to per tut­ti col­oro che sul ter­ri­to­rio sen­ti­vano e sentono l’importanza del­la sol­i­da­ri­età. Attual­mente l’associazione col­lab­o­ra con altre asso­ci­azioni e orga­niz­zazioni che si occu­pano del prob­le­ma, con gli Enti Locali e le isti­tuzioni di rifer­i­men­to, con l’obiettivo di essere di sup­por­to e di sti­mo­lo nell’affrontare e nel risol­vere le diverse prob­lem­atiche. Siamo pre­sen­ti nel­la Com­mis­sione Edilizia del Comune di Piom­bi­no ed ela­bo­ri­amo pro­gram­mi di inter­ven­to da inserire nel­la sua pro­gram­mazione tri­en­nale. La nos­tra sede è aper­ta nei giorni di lunedì, mer­coledì e ven­erdì dalle 15 alle 18. Qui si svol­go­no attiv­ità di lab­o­ra­to­rio (teatro, can­to, infor­mat­i­ca, brico­lage, pit­tura ricamo e altre inizia­tive) e lo scopo oltre a fornire un pun­to di rifer­i­men­to e di sosteg­no alle famiglie, è quel­lo di favorire la social­iz­zazione e l’inclusione sociale, il tut­to sot­to l’assistenza di volon­tari che si occu­pano anche del trasporto delle per­sone diver­sa­mente abili, dal loro domi­cilio alla sede del­la asso­ci­azione oppure al loro inser­i­men­to lavo­ra­ti­vo”.
“Il numero dei volon­tari che si impeg­nano nell’attività di Spazio H sono cir­ca trenta: la loro pecu­liar­ità è quel­la del trasporto con un pul­mi­no attrez­za­to per il trasporto in car­rozzi­na. Tra le attiv­ità ludi­co-ricre­ative va aggiun­ta la real­iz­zazione del Prog­et­to-mare gra­zie al quale dal 1° luglio al 31 agos­to i dis­abili ven­gono accom­pa­g­nati al mare e per la pre­ci­sione al Quaglio­dro­mo dove trovano una spi­ag­gia dota­ta di spazi attrez­za­ti con due bagni­ni a loro dis­po­sizione. Come si vede tra i nos­tri obi­et­tivi c’è quel­lo di coin­vol­gere e sen­si­bi­liz­zare l’opinione pub­bli­ca, oltre ad offrire ai nos­tri uten­ti occa­sioni di incon­tro”.
Quest’anno Spazio H ha ricorda­to i suoi 30 anni di vita e impeg­no sociale. L’ha fat­to con uno spet­ta­co­lo teatrale al Met­ro­pol­i­tan con la parte­ci­pazione di gran parte degli uten­ti del­la asso­ci­azione: è sta­to un grande suc­ces­so per parte­ci­pazione, ma soprat­tut­to per il calore, l’abbraccio di tut­ti con la diver­sità. Molte sono state le tes­ti­mo­ni­anze dopo lo spet­ta­co­lo.

Mi piace ricor­dare — dice Ste­fa­nia — alcune frasi del­la tes­ti­mo­ni­an­za di Elsa Cianchi: “«La quo­tid­i­an­ità diven­ta più leg­gera se mi con­cen­tro sulle cose buone che mi sono offerte, dan­do per scon­ta­to le cure di chi ogni giorno mi è vici­no, vivo con par­ti­co­lare piacere la sta­giona esti­va, le mat­tine trascorse al mare, al sole, nell’acqua in com­pag­nia di tante per­sone. E allo­ra mi ren­do con­to che io sono meno sola di tan­ta gente che conosco. Al di la del­la mia con­dizione, di cui non mi sfug­gono cer­to le dif­fi­coltà, anche quelle future, amo la mia vita anche così come è diven­ta­ta, e non voglio chi­u­d­er­mi in me stes­sa e rin­un­cia­re a quel­lo che ques­ta mi può dare e mi dà ogni giorno…….vorrei ricor­dare ai cosid­det­ti “nor­mali”, quan­to grande può essere la gioia che deri­va dal “dare”, molto più grande di quel­lo che viene dal “rice­vere”…».
Vor­rei con­clud­ere questo viag­gio fat­to con Ste­fa­nia e Leonil­da ricor­dan­do una per­sona che non è più con noi, ma che è sta­ta l’anima e il cuore per tan­ti anni in ques­ta asso­ci­azione. Il suo nome è Sis­si, anche lei pres­i­dente per tan­ti anni. Ne ricor­do la dedi­zione e l’amore che met­te­va nel suo essere pres­i­dente e il lavoro di volon­taria, le sue capac­ità, una sim­biosi sen­za la quale non si entra nel­la diver­sità, in un mon­do diver­sa­mente “nor­male”.

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