La Parchi non può non gestire i parcheggi

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CAMPIGLIA MARITTIMA 4 aprile 2020 — Il sin­da­co di Campiglia Marit­ti­ma, Alber­ta Tic­ciati, e la Giun­ta del­lo stes­so Comune han­no invi­a­to una let­tera agli ammin­is­tra­tori del­la Soci­età Parchi Val di Cor­nia che pub­blichi­amo inte­gral­mente:

Egre­gi,
Pres­i­dente, Ammin­is­tra­tore Del­e­ga­to, Con­siglieri,
ques­ta mis­si­va per sot­to­porre alla Vos­tra atten­zione le nos­tre rif­les­sioni, i nos­tri dub­bi e le nos­tre richi­este in qual­ità di soci del­la Soci­età Parchi S.p.a..
La soci­età che avete da pochi mesi l’onere e l’onore di guidare e gestire è una realtà vir­tu­osa, nata dal­la volon­tà polit­i­ca degli ammin­is­tra­tori del­la Val di Cor­nia, gui­dati da col­lab­o­ra­tori e, con­cede­teme­lo, men­ti illu­mi­nate che han­no let­to nel nos­tro ter­ri­to­rio enor­mi poten­zial­ità inespresse ed han­no rac­colto con entu­si­as­mo la sfi­da di far­le emerg­ere e svilup­pare. Un lab­o­ra­to­rio inno­v­a­ti­vo, all’avanguardia che per anni ha fat­to scuo­la non soltan­to in Italia, ma in tut­ta Europa per la capac­ità di gestire un pat­ri­mo­nio tan­to com­p­lesso ed arti­co­la­to, quan­to dif­fu­so e dis­tribuito in Comu­ni diver­si, posti a km di dis­tan­za. Uno stru­men­to in cui noi anco­ra oggi cre­di­amo fer­ma­mente come uni­co vero volano del tur­is­mo di ques­ta porzione di Toscana, nonché uni­ca conc­re­ta pos­si­bil­ità di ges­tione e tutela di un pat­ri­mo­nio tan­to vas­to e com­p­lesso da essere dif­fi­cil­mente gestibile dai sin­goli Comu­ni.
Stante questo quadro di rifer­i­men­to impre­scindibile, che riven­dichi­amo con forza, vogliamo però, sen­za ipocrisie, met­tere in evi­den­za quelle che sono le crit­ic­ità e i lim­i­ti che la Soci­età Parchi S.p.a. ha evi­den­zi­a­to, soprat­tut­to negli ulti­mi anni di vita, al fine di affrontare i nodi anco­ra da sciogliere e trovare le strade da per­cor­rere per super­are i prob­le­mi con­creti che ci sono.
Con questo spir­i­to abbi­amo dato manda­to al nuo­vo Cda del­la Soci­età, selezio­nan­do i com­po­nen­ti del­lo stes­so organ­is­mo diret­ti­vo sul­la base delle pro­fes­sion­al­ità e delle espe­rien­ze mat­u­rate, con­vin­ti che potessero essere quel­la mar­cia in più, nec­es­saria a far fare alla Parchi quel salto di qual­ità che da ogni parte viene richiesto.
Sin dai pri­mi pas­sag­gi, dalle prime scelte cru­ciali fat­te da Voi, però, quel­la con­di­vi­sione, quel­la base uni­taria che ha fat­to del­la Parchi quel mod­el­lo esporta­to in tut­to il mon­do, è sem­bra­ta venire meno.
Ricor­do la nom­i­na del Pres­i­dente avvenu­ta a mag­gio­ran­za, la nom­i­na dell’Amministratore Del­e­ga­to avvenu­ta, dopo dure dis­cus­sioni tra i soci e anche tra voi mem­bri del Cda, anch’essa a mag­gio­ran­za, la Delib­era del cda di con­fer­i­men­to di impor­tan­ti deleghe sul­la ges­tione al Pres­i­dente e all’A.D., anche ques­ta pre­sa a mag­gio­ran­za, sot­traen­dole dalle com­pe­ten­ze del­l’organo col­le­giale, la deci­sione del Pres­i­dente di assom­mare su di sé tut­to il bud­get pre­vis­to per il cda, preve­den­do un extra bud­get per l’Amministratore Del­e­ga­to e, con­travve­nen­do al vol­ere dei soci pub­bli­ci, negan­do qual­si­asi get­tone di pre­sen­za per gli altri mem­bri del CdA, la insuf­fi­ciente doc­u­men­tazione ed infor­mazione, tra Voi mem­bri del Cda, per pot­er essere in gra­do di appro­fon­dite alla vig­ilia dei vostri incon­tri.
E qui volu­ta­mente ci fer­mi­amo.
Il nuo­vo Man­age­ment, lo dici­amo con chiarez­za, deve far­si cari­co delle crit­ic­ità e dei lim­i­ti di ques­ta soci­età e deve indi­vid­uare gli stru­men­ti e le strate­gie per dis­eg­nare quel­la nuo­va sta­gione che i soci pub­bli­ci han­no immag­i­na­to per i loro ter­ri­tori. Lot­ti per affer­mare il vol­ere dei soci di rilan­cio del­la sovra­co­mu­nal­ità, lo fac­cia anche spin­gen­do ver­so un atto di lungimi­ran­za e cor­ag­gio da parte del Socio di mag­gio­ran­za, il Comune di Piom­bi­no, affinché riasseg­ni la ges­tione dei parcheg­gi del­la Ster­pa­ia alla Soci­età, rein­seren­dola nel nuo­vo con­trat­to di servizio, per assi­cu­rare, così, anche una fon­da­men­tale quo­ta di aut­o­fi­nanzi­a­men­to alla Soci­età, a suo tem­po, erronea­mente, tol­ta.
Pres­i­dente, Ammin­is­tra­tore Del­e­ga­to, è nec­es­sario riportare in pareg­gio il bilan­cio del­la soci­età, provan­do a ren­dere la soci­età mag­gior­mente indipen­dente dal pun­to di vista eco­nom­i­co, deve essere pre­dis­pos­to il Piano tri­en­nale delle attiv­ità, è impor­tante che fis­si­ate gli obi­et­tivi strate­gi­ci ed ordi­nari che vadano nel sol­co delle linee indi­cate dai soci di mag­gio­ran­za, dovete nec­es­sari­a­mente e fer­ma­mente ricer­care la qual­ità dei servizi, a par­tire dalle mag­giori crit­ic­ità evi­den­zi­ate­si negli anni più recen­ti, e in questo modo tute­lare l’enorme pat­ri­mo­nio che vi trovate a gestire, pro­muoven­do e pro­po­nen­do un piano di risana­men­to e rilan­cio del­la stes­sa soci­età.
In man­can­za di questo, sen­za una prospet­ti­va chiara, rite­ni­amo assur­do con­cen­trar­si, come si sta facen­do, sul rin­no­vo del con­trat­to di servizio che sarebbe un doc­u­men­to vuo­to, fine a se stes­so, che non rius­cirebbe ad assi­cu­rare l’operatività, né alcun futuro alla Parchi.
Diamo­ci un tem­po, breve, nec­es­sari­a­mente lim­i­ta­to, un mese ad esem­pio per pot­er val­utare come soci del­la Soci­età le pro­poste che Voi Con­siglio di Ammin­is­trazione ci pre­sen­terete per rilan­cia­re l’attività del­la Parchi e con essa la sua capac­ità di guardare al futuro.
Soltan­to con­div­i­den­do questo spir­i­to e queste pre­messe pos­si­amo rius­cire a super­are le dif­fi­coltà, a recu­per­are il tem­po per­du­to e ad inve­stire su uno stru­men­to che ha seg­na­to la sto­ria, ma che non può restare anco­ra­to ad un ricor­do nos­tal­gi­co di ciò che è sta­to, ma al con­trario deve essere capace di attual­iz­zare la pro­pria azione e strate­gia per pot­er rispon­dere ai bisog­ni con­tin­gen­ti, con­creti, reali delle nos­tre comu­nità.
Cer­ti dell’attenzione del Cda e con­vin­ti di essere anco­ra in tem­po per inver­tire la rot­ta, res­ti­amo in atte­sa di un vostro riscon­tro.”.

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