La pianificazione intercomunale parte zoppa

· Inserito in Spazio aperto
Walter Gasperini

PIOMBINO 6 novem­bre 2015 — I Comu­ni di Piom­bi­no, Campiglia Marit­ti­ma, San Vin­cen­zo e Sas­set­ta han­no cos­ti­tu­ito final­mente il nuo­vo uffi­cio di piano, che, come indi­ca la nuo­va legge regionale, incen­ti­va i pro­ces­si di coor­di­na­men­to delle politiche di piani­fi­cazione rite­nen­do essen­ziale come stru­men­to di attuazione il piano strut­turale inter­co­mu­nale. Di fat­to, per la Val di Cor­nia, si trat­ta di pros­eguire una stra­da inizia­ta a metà degli anni set­tan­ta che ha vis­to i nos­tri Comu­ni unire i pro­pri sforzi per garan­tire un gov­er­no urban­is­ti­co coor­di­na­to. Ecco da tut­to questo il Comune di Suvere­to, ad oggi, è fuori e non ha ritenu­to oppor­tuno aderire chi­u­den­do il “nos­tro gioiel­lo” in uno splen­di­do iso­la­men­to che non avrà sboc­chi pos­i­tivi.
Nat­u­ral­mente l’ufficio di piano non è l’organismo che appro­va la nuo­va piani­fi­cazione, come qual­cuno sem­bra che abbia capi­to, ma è il pun­to essen­ziale per coor­dinare e intro­durre le linee di polit­i­ca urban­is­ti­ca di gov­er­no del ter­ri­to­rio, che siano uni­for­mi per tut­to il ter­ri­to­rio e con­sente di affer­mare visioni non sec­on­darie sulle linee da trac­cia­re, che la sto­ria di gov­er­no del­la nos­tra val­la­ta ha sem­pre dimostra­to con chiarez­za. Suvere­to è sem­pre sta­to un pez­zo non sec­on­dario nelle scelte politiche e ques­ta vol­ta rima­nen­do fuori, si iso­la e rende com­ple­ta­mente nulle tutte le even­tu­ali velleità o novità che invece avrem­mo potu­to portare. Tra l’altro lo stes­so impeg­no uni­tario, con il tem­po, avrà sicu­ra­mente bisog­no di essere aggius­ta­to, per ren­der­lo ben ader­ente alle respon­s­abil­ità che la polit­i­ca — quel­la seria con la “P” maius­co­la — dovrà sem­pre avere nel costru­ire ind­i­rizzi e scelte di gov­er­no urban­is­ti­co di una bel­lis­si­ma val­la­ta che chiede visione uni­taria.
Sul piano del gov­er­no del­la cosa pub­bli­ca, las­cia­re Suvere­to fuori, è scelta miope e pri­va di qual­si­asi prospet­ti­va pos­i­ti­va, che con­dan­no fer­ma­mente pro­prio per­ché è una non scelta, a fronte del­la leg­is­lazione regionale che non con­sen­tirà da soli di approvare un bel niente. Ma se anche fos­se sta­to pos­si­bile la riter­rei comunque una scelta miope, per­ché nes­sun Comune da solo potrà mai costru­ir­si una prospet­ti­va reale di svilup­po sosteni­bile, se rimane fuori da un coor­di­na­men­to d’area che pre­sen­ta omo­geneità e for­ti lega­mi da ogni pun­to di vista.
Cer­to pro­vo un grande ram­mari­co anche ver­so i Comu­ni che han­no sot­to­scrit­to la cos­ti­tuzione dell’Ufficio sen­za dirci per­ché Suvere­to non è pre­sente; voci dicono che nonos­tante invi­ti il Comune di Suvere­to non ha mai parte­ci­pa­to alla stesura del­la con­ven­zione men­tre il sin­da­co Par­o­di ha affer­ma­to pub­bli­ca­mente che mai sono state fat­te riu­nioni per con­cor­dare i con­tenu­ti del­la con­ven­zione.
Con­fes­so che sarebbe oltremo­do gra­di­ta la ver­ità sulle cose, non tan­to e non solo per me, ma pro­prio per tut­ti i miei concit­ta­di­ni, ai quali sono cer­to che l’isolamento non porterà niente di buono per il nos­tro futuro.

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