La politica degli annunci si avvicina al capolinea

PIOMBINO 28 novem­bre 2016 — Da alcu­ni giorni stan­no cir­colan­do indis­crezioni e inter­rog­a­tivi che destano for­ti pre­oc­cu­pazioni. Alcu­ni fat­ti: ven­erdì il sin­da­co ha con­vo­ca­to la con­feren­za capi­grup­po nel­la quale ha espres­so gener­iche pre­oc­cu­pazioni sul­l’evoluzione del prog­et­to Afer­pi, sen­za per­al­tro dare ele­men­ti di suf­fi­ciente chiarez­za ai capi­grup­po con­vo­cati. Ci chiedi­amo per­ché tali dichiarazioni non siano state fat­te in sala con­sil­iare, dove si sta­va svol­gen­do il con­siglio comu­nale. Rebrab, da parte sua, è sem­pre più palese­mente lati­tante: men­tre si impeg­na in con­sis­ten­ti inves­ti­men­ti in Brasile, in Paraguay, in Sri Lan­ka, in Fran­cia e in Alge­ria, con­tin­ua a non inve­stire nel prog­et­to Piom­bi­no e sem­bra non avere più nem­meno il con­sen­so da parte del gov­er­no ital­iano. Men­tre ci dicono che pro­cede l’ac­cor­do per l’af­fit­to degli impianti del­la Leali, cor­rono voci su prob­a­bili trat­ta­tive con Jin­dal per la for­ni­tu­ra dei blu­mi per le rotaie, ma al con­tem­po Jin­dal sem­ba più inter­es­sa­ta all’af­fare Taran­to che non a Piom­bi­no. Insom­ma, una situ­azione incer­ta e pre­oc­cu­pante. Il solo dato cer­to è che, dal­la fir­ma del­l’ac­cor­do di pro­gram­ma ad oggi, niente si è mosso a Piom­bi­no, i tem­pi si stan­no dila­tan­do oltre misura e crescono le pre­ocu­pazioni di migli­a­ia di famiglie che vedono avvic­i­nar­si la fine degli ammor­tiz­za­tori sociali e che non riescono più a prevedere un futuro.
Abbi­amo inoltre appre­so dal­la stam­pa che dal­la con­feren­za dei Servizi sul SIN di Piom­bi­no, che si è svol­ta a Roma all’inizio del mese, è emer­sa una situ­azione altret­tan­to inqui­etante: i 50 mil­ioni, ripetu­ta­mente sbandierati sul­la stam­pa , anco­ra non sono nel­la disponi­bil­ità del­la Regione Tocana e, solo dopo che lo saran­no, potrà iniziare il lun­go iter (indagi­ni, ban­di per stu­di di fat­tibil­ità, autor­iz­zazioni, ban­di per le ditte oper­a­tive, etc. ) nec­es­sario pri­ma del­l’inizio dei lavori. Cioè, passer­an­no anco­ra anni e non sap­pi­amo quan­ti. Sen­za con­tare che il prog­et­to per le boni­fiche si intrec­cia con quel­lo Afer­pi e se qual­cosa, come sem­bra, dovesse cam­biare, tut­to dovrebbe essere riv­is­to.
Nel­l’agos­to del 2014, l’asses­sore Chiarei così dichiar­a­va:” Nel 2014 pen­si­amo di man­dare a gara 3 mil­ioni di euro, 24 mil­ioni nel 2015 e 22 nel 2016. Le boni­fiche dovreb­bero durare 2 anni.”
L’on Velo , sem­pre a quel­la data, così ha dichiara­to:” Del Rio mi ha con­fer­ma­to tem­pi rapidis­si­mi. Il gov­er­no ha grande atten­zione per questo ter­ri­to­rio” . Da quel­la data in poi, abbi­amo avu­to una serie infini­ta di annun­ci e di procla­mi su questi 50 mil­ioni e sulle boni­fiche che sem­pre “a breve” avreb­bero vis­to la luce.
Annun­ci, sem­pre e solo annun­ci. Niente di con­cre­to è sta­to fat­to in questi due anni, se non vari­anti ad esclu­si­vo van­tag­gio del­l’al­geri­no. Noi cre­di­amo che questo ter­ri­to­rio abbia urgente bisog­no di ver­ità. La gente è stan­ca e la polit­i­ca degli annun­ci e del­la pro­pa­gan­da sta mostran­do la cor­da. Gli ammin­is­tra­tori locali devono dire con chiarez­za alla cit­tad­i­nan­za quale è lo sta­to reale dei fat­ti. Noi chiedi­amo una con­feren­za stam­pa, indet­ta in tem­pi stret­ti e non dopo il ref­er­en­dum, in cui il sin­da­co espon­ga con chiarez­za di det­tagli il reale sta­to dei fat­ti.

Car­la Bezzi­ni, Un’Al­tra Piom­bi­no
Fab­rizio Callaioli, PRC

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