IN BILICO L'ACQUISTO DELLE QUOTE DELLA SPA DA PARTE DEI PRIVATI

La Regione boccia la fideiussione di RIMateria

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Redazione

PIOMBINO 25 novem­bre 2018 — Un comu­ni­ca­to stam­pa di RIMa­te­ria, che può essere let­to alla fine di questo arti­co­lo, infor­ma che la Regione Toscana ha giu­di­ca­to non val­i­da la garanzia del­la Fin­world e che per questo la soci­età ha atti­va­to le pro­ce­dure per sos­ti­tuire la fideius­sione  con­tan­do di stip­u­lare una nuo­va garanzia finanziaria nei min­i­mi tem­pi tec­ni­ci nec­es­sari. La fret­ta che traspare è ben gius­ti­fi­ca­ta per­ché le con­seguen­ze di ques­ta boc­ciatu­ra non sono da poco.
Andi­amo con ordine.
La fideius­sione di cui si par­la era ed è nec­es­saria per pagare la garanzia richi­es­ta dal­la Regione Toscana per avere la sicurez­za che venis­sero cop­er­ti “i costi futuri di ges­tione e post ges­tione del­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano, la sua mes­sa in sicurez­za in caso di chiusura”. Così ave­va spie­ga­to l’al­lo­ra pres­i­dente di RIMa­te­ria Vale­rio Cara­mas­si il 16 luglio 2018 apren­do e con­clu­den­do la sedu­ta del con­siglio comu­nale di Piom­bi­no dal momen­to che il Comune era  chiam­a­to a con­cedere a RiMa­te­ria un’anticipazione di cas­sa di 350mila euro per con­trarre quel­la fideius­sione. Infat­ti la Regione Toscana, il 20 aprile 2018, nel­l’am­bito del­la dif­fi­da ver­so RIMa­te­ria a ricon­durre la ges­tione del­la dis­car­i­ca nel rispet­to delle pre­scrizioni con­tenute nel­l’Au­tor­iz­zazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale (AIA)  del 2016, ave­va ril­e­va­to che non era sta­to avvi­a­to l’iter di adegua­men­to del­la garanzia finanziaria con­forme­mente a quan­to pre­vis­to nel­la stes­sa Autor­iz­zazione e per questo ave­va impos­to di pre­sentare l’ag­gior­na­men­to del piano finanziario e il cal­co­lo delle garanzie e con­seguente­mente l’adegua­men­to delle garanzie già pre­sen­tate, a cop­er­tu­ra degli oneri finanziari derivan­ti dal­la nuo­va AIA.
Inutili tut­ti gli avver­ti­men­ti al Comune e a RIMa­te­ria sul­la pre­caria situ­azione di Fin­world (ndr: la sto­ria è rac­con­ta­ta da Stile libero Idee dal­la Val di Cor­nia nel­la pub­bli­cazione “Il Comune, RIMa­te­ria e quel­la fideius­sione impru­dente).
Ottenu­to il presti­to da parte del Comune RIMa­te­ria ave­va fir­ma­to e paga­to  la fideius­sione nonos­tante che i Comu­ni di Campiglia e San Vin­cen­zo non si fos­sero uni­ti al Comune di Piom­bi­no nel prestare la loro parte.
Ma la Regione non l’ha accetta­ta e dunque niente fideius­sione niente Autor­iz­zazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale.
Ma non c’è solo questo.
Il 13 luglio 2018 nel cor­so del­l’assem­blea ordi­nar­ia dei soci di Asiu (pre­sen­ti i Comu­ni di Piom­bi­no, Campiglia, San Vin­cen­zo e Suvere­to nonché il liq­uida­tore Bar­bara Del Sep­pia) il pres­i­dente di RIMa­te­ria Vale­rio Cara­mas­si ave­va infor­ma­to che nel con­trat­to con Unire­cu­peri per l’ac­quis­to del 30% delle azioni di RIMa­te­ria posse­dute da Asiu sarebbe sta­ta inseri­ta come clau­so­la sospen­si­va “l’ac­cettazione o assen­za di diniego da parte del­la Regione Toscana del­la poliz­za fideius­so­ria inte­gra­ti­va pre­scrit­ta dal­l’A­IA n. 189/2011 come mod­i­fi­ca­ta ed inte­gra­ta dal DGRT 761/2016, che sarà stip­u­la­ta da parte del­la Soci­età”. È pro­prio la fideius­sione ritenu­ta oggi inam­mis­si­bile dal­la Regione Toscana.
Nel­la let­tera poi invi­a­ta a Navar­ra Spa il 27 set­tem­bre 2018 riguardante la “pro­ce­du­ra negozi­a­ta per la ces­sione del­la parte­ci­pazione di ASIU Spa in liq­uidazione in Rima­te­ria Spa — invi­to a for­mal­iz­zare offer­ta per l’ac­quis­to del 30% delle azioni posse­dute in Rima­te­ria Spa” si infor­ma­va che “nel con­trat­to di ces­sione defin­i­ti­vo (ndr: sot­to­scrit­to il 27 set­tem­bre 2018 con Unire­cu­peri) era sta­ta inseri­ta una clau­so­la riso­lu­ti­va per la quale se la Regione Toscana non avesse accetta­to la poliz­za fideius­so­ria inte­gra­ti­va pre­scrit­ta dell’ AIA stip­u­la­ta da RIMa­te­ria, Unire­cu­peri avrebbe potu­to recedere dal con­trat­to di acquis­to delle azioni e che tale dirit­to di reces­so avrebbe potu­to essere eserci­ta­to entro il 31 dicem­bre 2019. Clau­so­la che, evi­den­te­mente, si pro­pone­va anche a Navar­ra.
Dire che a questo pun­to non solo l’ac­quis­to del 30% delle azioni di RIMa­te­ria da parte di Navar­ra ma che anche il pos­si­bile reces­so di Unire­cu­peri sono sub iudice è il min­i­mo che si pos­sa dire.

Comu­ni­ca­to stam­pa RIMa­te­ria
Rima­te­ria ha atti­va­to le pro­ce­dure per sos­ti­tuire la fide­jus­sione che era sta­ta stip­u­la­ta con Fin­world. Si trat­ta del­la garanzia finanziaria indis­pens­abile per man­tenere l’autorizzazione inte­gra­ta ambi­en­tale rel­a­ti­va alla dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano.
La deci­sione è sta­ta pre­sa dopo che la Regione Toscana ave­va giu­di­ca­to non val­i­da la garanzia del­la Fin­world per­ché un’or­di­nan­za del Con­siglio di Sta­to ha dichiara­to “inidonea a oper­are” la soci­età. Sen­ten­za, ques­ta, pub­bli­ca­ta pro­prio il giorno seguente al per­fezion­a­men­to del­la fide­jus­sione di Rima­te­ria: il dieci luglio la fir­ma da parte di Rima­te­ria, l’undici luglio la pub­bli­cazione del­la deci­sione dei giu­di­ci.
Gli uffi­ci region­ali han­no inter­pel­la­to anche la pro­pria avvo­catu­ra per capire se fos­sero comunque valide, sul piano giuridi­co, le garanzie Fin­world emesse in data antecedente alla sua sospen­sione dall’albo degli inter­me­di­ari finanziari dis­pos­ta dal Tar del Lazio. La rispos­ta è sta­ta neg­a­ti­va “in ragione degli inter­es­si pub­bli­ci”. Le con­clu­sioni dell’avvocatura regionale sono state trasmesse a RiMa­te­ria in questi giorni. Rima­te­ria con­seguente­mente ha pre­so le dis­tanze da Fin­world, pro­ced­erà alla richi­es­ta di rim­bor­so del pre­mio paga­to e si è imme­di­ata­mente atti­va­ta per la definizione di una nuo­va fide­jus­sione.
In via pre­cauzionale, RiMa­te­ria si era già riv­ol­ta a un pro­prio legale di fidu­cia per preparare le con­tro­mosse che even­tual­mente si fos­sero rese nec­es­sarie e si era impeg­na­ta nel­la ricer­ca di garanzie sos­ti­tu­tive.
La soci­età di Ischia di Cro­ciano con­ta di stip­u­lare una nuo­va garanzia finanziaria nei min­i­mi tem­pi tec­ni­ci nec­es­sari.

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