L’Asl comanda ma non mantiene gli impegni

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PIOMBINO 25 aprile 2020 — Le cronache di questi giorni par­lano molto del­la nos­tra Asl Nord Ovest che sem­bra, come sem­pre, molto con­cen­tra­ta sull’area livor­nese, che si tro­va “solo” a qua­si 90 chilometri dal­la cit­tà di Piom­bi­no, men­tre sem­bra qua­si dimen­ti­car­si, se non per portare malati Covid-19 nel noso­comio di Campiglia, del­la nos­tra Val di Cor­nia.
E così leg­giamo di 143 nuovi assun­ti in provin­cia di Livorno, per poi sco­prire però che di questi la Val di Cor­nia vedrà solo 14 addet­ti san­i­tari, men­tre con­tem­po­ranea­mente si par­la di un nuo­vo ampli­a­men­to dell’Ospedale di Livorno «immer­so nel par­co».
Men­tre con­tem­po­ranea­mente quan­to è sta­to deciso dall’Asl per il Cen­tro di riabil­i­tazione di Campiglia non è dato sapere.
Non solo l’Azien­da san­i­taria deve spie­gare come sia sta­to pos­si­bile che due per­sone pos­i­tive al Coro­n­avirus siano state ricov­er­ate in una strut­tura che ha pre­sen­ta­to come “cen­tro per i pazi­en­ti in usci­ta dalle ter­apie inten­sive neg­a­tiviz­za­ti al Covid-19”, ma anche per­ché i 24 posti let­to saran­no sdoppiati e per metà uti­liz­za­ti come da prog­et­to, men­tre i restanti dod­i­ci usati per pos­i­tivi al Coro­n­avirus. Una deci­sione pre­sa dall’Asl sen­za con­cer­tazione con la polit­i­ca locale, pref­er­en­do la lin­ea del silen­zio.
I numeri irrisori sul raf­forza­men­to del per­son­ale ded­i­ca­to poi all’ospedale di Piom­bi­no dan­no, anco­ra una vol­ta, il seg­no, da parte Asl, di non vol­er recu­per­are il gap sui servizi che potrebbe erog­a­re Vil­la­ma­ri­na.
Aus­pichi­amo un uti­liz­zo tur­is­ti­co del por­to con navi da crociera e per­tan­to anche i servizi ospedalieri dovreb­bero essere all’altezza del­la sfi­da dell’accoglienza.
Già da inizio mar­zo l’Asl avrebbe potu­to piani­fi­care la rior­ga­niz­zazione dei servizi sia nel­la fase di emer­gen­za, sia nel­la fase di post emer­gen­za, ma di tut­to questo nes­suno ci ha dato notizia, con deci­sioni da parte dell’Asl che sem­bra­no tes­ti­mo­ni­are invece una grave caren­za di strate­gia e prog­et­tual­ità.
Questo modo di agire da parte dell’Azienda san­i­taria è inac­cetta­bile.
La Asl deve com­pren­dere che vi sono 60mila abi­tan­ti in Val di Cor­nia e non pos­sono essere con­siderati cit­ta­di­ni di “Serie B”.

LEGA SALVINI PREMIER PIOMBINO

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