PRENTATE LE OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE AFERPI ORA TOCCA AL COMUNE

Le controdeduzioni possono non essere negative

· Inserito in Sotto la lente
Leonardo Mezzacapo

PIOMBINO 29 gen­naio 2017 — L’asses­sore Car­la Maestri­ni dichiara, in un comu­ni­ca­to stam­pa del­la stes­sa ammin­is­trazione comu­nale, che il Comune  si pren­derà il tem­po necessario​ per appro­fondire le osser­vazioni ed elab­o­rare  le doverose con­trod­e­duzioni e questo è asso­lu­ta­mente gius­to.
Ci sono però due aspet­ti che vor­rei evi­den­ziare.
Per il pri­mo vor­rei sot­to­lin­eare che, per quan­to con­cerne osser­vazioni sostenute con argo­men­tazioni pret­ta­mente tecniche/logiche, anche le even­tu­ali con­trod­e­duzioni, pos­i­tive o neg­a­tive che siano rispet­to al mer­i­to delle osser­vazioni, deb­bano essere sostenute da moti­vazioni analoghe  e soprat­tut­to inconfutabili. E voglio anche ricor­dare che in lin­ea di prin­ci­pio dif­fi­cil­mente si può liq­uidare un argo­men­to e dare  gius­ta sod­dis­fazione, in caso di resp­ing­i­men­to, sen­za un con­fron­to con il tito­lare del­l’osser­vazione stes­sa.
Per il sec­on­do aspet­to vor­rei osser­vare che, trat­tan­dosi di ques­tioni che com­por­tano  l’u­ti­liz­zo di sol­di pub­bli­ci ed esp­ri­mono dis­a­gi dei cit­ta­di­ni, è dovere del Comune spogliar­si di ogni log­i­ca e/o strate­gia (“….non dob­bi­amo dare ali­bi.…”) esclu­si­va­mente polit­i­ca per seguire una lin­ea  incen­tra­ta sul prag­ma­tismo e il rig­ore negli appro­fondi­men­ti, sen­za posizioni pre­con­cette, sen­za dare niente per scon­ta­to e nell’ esclu­si­vo inter­esse del­la comu­nità che si rap­p­re­sen­ta.
In buona sostan­za, qualunque sia la deci­sione che ver­rà pre­sa rispet­to ad ogni sin­go­la osser­vazione, ques­ta dovrà essere moti­va­ta in modo  tal­mente chiaro e logi­co da riscon­trare la con­di­vi­sione del­la gran parte del­la cit­tad­i­nan­za e non solo di una mag­gio­ran­za con­sil­iare e di una diri­gen­za di partito.Voglio per­tan­to augu­rar­mi che da parte dei nos­tri ammin­is­tra­tori ci sia l’ap­proc­cio cul­tur­ale gius­to, oltre ad una  aper­tu­ra men­tale cor­ag­giosa  scevra da con­dizion­a­men­ti di ogni genere e prove­nien­za. Può dar­si che non tutte le osser­vazioni siano da rigettare ma che al con­trario ve ne siano  alcune per le quali,   dopo i doverosi appro­fondi­men­ti, non ser­vano con­trod­e­duzioni nec­es­sari­a­mente neg­a­tive ma piut­tosto con­di­vi­sione, pur con le mod­i­fiche e le inte­grazioni oppor­tune. Questo è atte­so dai cit­ta­di­ni, con la riap­pro­pri­azione da parte del sin­da­co e del con­siglio comu­nale di un ruo­lo di gui­da autorev­ole che per le ques­tioni speci­fiche oggi sem­bra essere venu­to meno.

Commenta il post