Le scelte poco dignitose di Sei Toscana

· Inserito in Teoria e pratica
Francesco Ferrari

PIOMBINO 9 agos­to 2018 — Fratel­li d’Italia Val di Cor­nia man­i­fes­ta grande pre­oc­cu­pazione per le scelta di Sei Toscana di sospendere i con­trat­ti di lavoro interi­nale, affi­dan­do i servizi alle coop­er­a­tive.
Ci sono decine di lavo­ra­tori in Val di Cor­nia che per anni han­no dili­gen­te­mente presta­to la pro­pria attiv­ità per Sei Toscana, lavo­ran­do con con­trat­ti di breve dura­ta ma sis­tem­ati­ca­mente pro­ro­gati di vol­ta in vol­ta, sec­on­do le volon­tà dell’azienda.
Oggi la stes­sa azien­da intende sospendere centi­na­ia di quei con­trat­ti nell’intero ambito Ato Sud.
La scelta, a suo dire, è da ricol­le­gar­si al decre­to dig­nità.
Se pro­prio vogliamo par­lare di dig­nità, le rif­les­sioni da fare sono altre.
Cre­di­amo infat­ti che non sia dig­ni­toso da parte di un sogget­to che, meri­ta ricor­dar­lo, è il gestore uni­co del servizio inte­gra­to dei rifiu­ti urbani, aver man­tenu­to per anni in una situ­azione di insta­bil­ità molti lavo­ra­tori, con l’uso dis­tor­to del rin­no­vo del con­trat­to (con­trat­ti di appe­na un mese di dura­ta che por­ta­vano, con i rin­novi, a far lavo­rare un dipen­dente anche dieci mesi all’anno).
Quel­la situ­azione non ha mai con­sen­ti­to agli interi­nali una sta­bil­ità eco­nom­i­ca, essendo loro preclu­so persi­no l’accesso al cred­i­to.
Rite­ni­amo altresì poco dig­ni­toso da parte di Sei Toscana gius­ti­fi­care la sospen­sione dei men­zionati con­trat­ti con un decre­to che ave­va come obi­et­ti­vo pro­prio la sta­bil­ità del lavoro. A ben vedere, l’applicazione dei prin­cipi con­tenu­ti nel recente atto avreb­bero impos­to al gestore uni­co di assumere tut­ti gli interi­nali con con­trat­ti defin­i­tivi anziché cer­care scap­pa­toie.
Per­al­tro, quei lavo­ra­tori che ver­ran­no assun­ti dalle coop­er­a­tive a cui Sei Toscana affiderà l’incarico avran­no anco­ra meno garanzie ed un trat­ta­men­to salar­i­ale peg­giore.
Sot­to un pro­fi­lo di inter­esse gen­erale,  però, lo sce­nario appare anco­ra più inqui­etante: nonos­tante un minor cos­to per Sei Toscana, le ammin­is­trazioni comu­nali con­tin­uer­an­no a pagare gli impor­ti pat­tuiti.
Il risul­ta­to sarà che i servizi di pulizia e rac­col­ta dei rifiu­ti urbani, di cui nei nos­tri ter­ri­tori già avrem­mo a che ridire, peg­gior­eran­no sen­si­bil­mente ma coster­an­no la stes­sa cifra ai con­tribuen­ti.

Commenta il post