L’ennesimo sacco di San Vincenzo è in gestazione

· Inserito in Teoria e pratica

SAN VINCENZO 20 mag­gio 2018 — Si prepara un nuo­vo sac­co urban­is­ti­co san­vin­cen­zi­no. Una vari­ante dopo l’al­tra ad un anno dalle elezioni si fir­mano ipoteche gravis­sime che grav­er­an­no sul ter­ri­to­rio ed impov­eri­ran­no ulte­ri­or­mente la comu­nità.
In bar­ba alle centi­na­ia di migli­a­ia di euro spe­si in prog­et­tazioni e incar­ichi per scri­vere gli stru­men­ti urban­is­ti­ci si con­tin­ua ad oper­are in vari­ante sen­za dar vita ad una strate­gia com­p­lessi­va ed omo­ge­nea in cui riconoscere il futuro del nos­tro paese. Oggi pos­si­amo dire con chiarez­za che a San Vin­cen­zo la piani­fi­cazione urban­is­ti­ca non serve. Inutile par­torire migli­a­ia di pagine di relazioni e norme col solo scopo di vari­ar­le all’in­fini­to tan­to da non dis­tinguerne nep­pure più la gen­e­si.
Altro cemen­to un po’ ovunque, pri­ma di dover sot­tostare alle nuove norme region­ali che pon­gono qualche lim­ite in più all’es­pan­sione edilizia incon­trol­la­ta, l’am­min­is­trazione comu­nale corre ad avviare vari­anti per migli­a­ia di metri quadri.
Il meto­do è chiaro ed è sta­to più volte ammes­so can­di­da­mente: anziché piani­fi­care il ter­ri­to­rio si accettano le sol­lecitazioni dei pri­vati. Se questo è ammin­is­trare, oltre a smet­ter­la di scri­vere piani rego­la­tori, sarà il caso di far­la fini­ta di eleg­gere il sin­da­co e il con­siglio e di nom­inare la giun­ta giac­ché, per rac­cogliere le richi­este dei vari pri­vati e ripor­tar­le pedis­se­qua­mente e di vola­ta su una car­tografia, è suf­fi­ciente un imp­ie­ga­to.
Ciò che è chiaro però è che sono solo le richi­este di alcu­ni pri­vati a gener­are un com­por­ta­men­to ammin­is­tra­ti­vo ‘sì sol­lecito.
Il meto­do è sem­pre lo stes­so: far scap­pare tut­ti i buoi, anche i più lenti e son­nac­chiosi, pri­ma di essere costret­ti a chi­ud­ere la stal­la. Si ver­i­ficò la stes­sa con­dot­ta ammin­is­tra­ti­va nel 1997 pri­ma del piano strut­turale del­l’an­no suc­ces­si­vo.
Oggi si con­ce­dono edi­fi­cazioni sen­za una nep­pur vaga log­i­ca urban­is­ti­ca nel­l’area del dis­trib­u­tore di metano, si ammette la real­iz­zazione di un super­me­r­ca­to appic­ci­ca­to al can­cel­lo del cimitero, si con­ce­dono 400 metri qua­drati in più al già più che dis­cutibile inter­ven­to al podere San Francesco, si desidera per­me­t­tere di invadere la tenu­ta di Rim­igliano con ville di lus­so e si prevede di piaz­zare l’area camper in uno dei posti più prob­lem­ati­ci e meno rag­giun­gi­bili del ter­ri­to­rio comu­nale e, d’es­tate, forse di tut­ta la Toscana. L’area sarebbe infat­ti rica­va­ta al Fos­so di Botro ai Mar­mi con acces­so da via del­la Principes­sa.
Il piano di hotel di lus­so di Riva degli Etr­uschi scon­vol­gerà tut­ta l’area com­pre­sa tra il Berg­er King e la fer­rovia dove fino ad oggi era­no pre­visti solo servizi.
Questo dipende dal fat­to che, nel­l’en­nes­i­mo slan­cio di trasparen­za, queste fon­da­men­tali scelte per il futuro del ter­ri­to­rio sono state prese da pochissi­mi sogget­ti nelle seg­rete riu­nioni del­la giun­ta. Anco­ra una vol­ta il con­siglio comu­nale, e a mag­gior ragione l’opin­ione pub­bli­ca, si dovrà lim­itare a rat­i­fi­care una pac­cot­tiglia abbor­rac­cia­ta su cui nes­suno ha avu­to modo di esprimere un parere pre­ven­ti­vo.
Ci sarà modo di denun­cia­re la natu­ra gravis­si­ma di cias­cu­na vari­ante pro­pos­ta ma da subito denun­ci­amo il meto­do e l’assen­za asso­lu­ta di piani­fi­cazione urban­is­ti­ca e di strate­gia ter­ri­to­ri­ale che sim­ili scelte pale­sano.
Su tut­to rimane il ritar­do cul­tur­ale dram­mati­co di un’am­min­is­trazione retri­va con­vin­ta che il cemen­to sia pane e che asfal­tan­do si ren­da ric­co il paese. L’en­nes­i­mo sac­co di San Vin­cen­zo è in ges­tazione. Sen­za una pre­sa di coscien­za del­la cit­tad­i­nan­za, dovre­mo atten­dere un decen­nio per rimpian­gere, quan­do è abbon­dan­te­mente trop­po tar­di, quan­to per­so a causa di una classe diri­gente pronta a tut­to per man­ten­er­si la poltrona.

Grup­po con­sil­iare Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

Commenta il post