Lista civica che né dimentica né strumentalizza

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PIOMBINO 13 novem­bre 2019 — Dopo le polemiche degli ulti­mi giorni cre­di­amo sia nec­es­sario fare chiarez­za e uscire dalle dinamiche che han­no col­orato la cronaca ulti­ma­mente.
Ci siamo sen­ti­ti dire che siamo dei fascisti, anti­de­mo­c­ra­ti­ci, anti­semi­ti e chi più ne ha più ne met­ta. Noi, una lista civi­ca, che ha la col­pa, sec­on­do alcu­ni, di sostenere un sin­da­co di cen­trode­stra. Noi il sin­da­co Francesco Fer­rari l’abbiamo sostenu­to da liberi cit­ta­di­ni uni­ti da un obi­et­ti­vo comune, non da un’appartenenza polit­i­ca. Cit­ta­di­ni che si sono cos­ti­tu­iti lista civi­ca: cit­ta­di­ni piom­bi­ne­si, da tut­ti ben conosciu­ti  non  nazisti o odi­a­tori a pre­scindere. Non abbi­amo instau­ra­to squadroni del­la morte o fat­to purghe, come qual­cuno blat­er­a­va a mag­gio, e nonos­tante queste insin­u­azioni la cit­tad­i­nan­za ha espres­so il suo vol­ere. E ha scel­to Francesco Fer­rari e con lui ha scel­to il civis­mo, per­ché la lista Fer­rari Sin­da­co è quel­la che ha por­ta­to a casa più con­sen­si. E se nel­la lista sono con­venute tante per­sone, anche da par­ti­ti politi­ci, è per­ché han­no volu­to con­di­videre la visione del prog­et­to di Francesco Fer­rari. Mai, mai abbi­amo mes­so in dub­bio lo spir­i­to demo­c­ra­ti­co che ci ha spin­to a can­di­dar­ci, quel­lo nos­tro e del nos­tro can­dida­to. Mai abbi­amo dubi­ta­to del­la bon­tà del suo vol­ere, che si è trasfor­ma­to in vol­ere comune, pri­ma nos­tro, poi del­la cit­tà. E oggi dob­bi­amo con­tin­uare a sen­tire vaneg­gia­men­ti tramite i social, anal­isi sul sen­so di ogni frase det­ta, certe volte mal ripor­ta­ta o estrap­o­la­ta, sen­za conoscere il prog­et­to dietro il quale c’è il lavoro di per­sone. Si par­la di fer­mare l’odio, ma sicu­ra­mente non lo abbi­amo por­ta­to noi nelle piazze: a mag­gio qual­cuno vol­e­va riman­dar­ci nelle fogne con le cav­iglie rotte. Le nos­tre cav­iglie stan­no benis­si­mo e cor­rono for­ti ver­so il cam­bi­a­men­to che ci siamo pre­fis­sati.
Appog­giamo fer­ma­mente la volon­tà comune di fer­mare ogni for­ma di vio­len­za, ogni for­ma di van­dal­is­mo, ogni sceller­atez­za. Per­ché siamo cit­ta­di­ni piom­bi­ne­si pri­ma di essere altro e alla nos­tra cit­tà, ai nos­tri vici­ni di casa, figli, par­en­ti, ami­ci, concit­ta­di­ni ci teni­amo. Invi­ti­amo tut­ti a col­lab­o­rare, ad essere un occhio vig­ile su cosa suc­cede, a seg­nalare alle forze dell’ordine ogni movi­men­to ambiguo. Per­ché nel nos­tro cam­bi­a­men­to aus­pichi­amo una cit­tà più vivi­bile, da fre­quentare sen­za avere pau­ra.
E infine, vogliamo com­mentare gli appella­tivi dati e le con­clu­sioni trat­te da una frase det­ta dal sin­da­co: det­ta, mag­a­ri, con trop­pa leg­gerez­za e sen­za dovizia di par­ti­co­lari, ma male inter­pre­ta­ta. Det­ta a rias­sumere una volon­tà, la nos­tra, che sta­va già per­cor­ren­do una stra­da. Abbi­amo invi­ta­to la sen­a­trice Lil­iana Seg­re a parte­ci­pare a un incon­tro nel­la nos­tra cit­tà il prossi­mo 27 gen­naio, la Gior­na­ta del­la Memo­ria, coin­vol­gen­do anche la comu­nità ebraica. Con ques­ta inizia­ti­va vol­e­va­mo ren­dere omag­gio alla memo­ria evi­tan­do di stru­men­tal­iz­zare la sua per­sona, le sue travagli­ate espe­rien­ze di vita e l’orrore che ha vis­su­to, come invece sem­bra che altri abbiano larga­mente e ripetu­ta­mente fat­to.
Ci avete solo accusato sen­za sapere.
Ma noi con­tinuiamo a non offend­er­ci, scrol­liamo le spalle, che come le cav­iglie abbi­amo for­ti, e andi­amo avan­ti.

Lista Civi­ca Fer­rari Sin­da­co

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