Lo Stato acquisisca la proprietà di Cevital

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 17 mag­gio 2018 — L’ultimo comu­ni­ca­to di FIM, FIOM, UILM sul futuro del­la ex-Luc­chi­ni pone una ques­tione molto seria: se la fir­ma del con­trat­to Cevi­tal – JSW (di cui ci par­lano da un mese e mez­zo) non arri­va, allo­ra il Min­istro provve­da a riat­ti­vare la pro­ce­du­ra di insol­ven­za e si ritorni all’amministrazione con­trol­la­ta.
Pre­mes­so che con­di­vidi­amo total­mente ques­ta posizione, vor­rem­mo dare un con­trib­u­to di appro­fondi­men­to: più impor­tante anco­ra del­la fir­ma, quel­lo che non arri­va è il con­tenu­to di questo con­trat­to. Sap­pi­amo bene (Rebrab ce lo ha inseg­na­to sul­la nos­tra pelle!!) che una fir­ma non serve a niente se non sostanzi­a­ta da pre­cisi impeg­ni pro­dut­tivi e finanziari e su questo al momen­to c’è il vuo­to. I sin­da­cati dei lavo­ra­tori, le asso­ci­azioni di cat­e­go­ria e del­la soci­età civile, i con­sigli comu­nali, i cit­ta­di­ni tut­ti devono pre­tendere che pri­ma di aval­lare qualunque con­trat­to ci sia una con­sul­tazione ampia, parte­ci­pa­ta e VINCOLANTE nel ter­ri­to­rio.
Ancor più si pre­ten­da che ques­ta situ­azione di gio­co delle tre carte da parte de Rebrab e Jin­dal ces­si entro pochissi­mi giorni; in assen­za di con­clu­sione si riat­tivi la prat­i­ca di insol­ven­za per arrivare ad una nuo­va ammin­is­trazione con­trol­la­ta, con un obi­et­ti­vo pre­ciso: pri­ma che si riavvii una qual­si­asi even­tuale pro­ce­du­ra di ven­di­ta a pri­vati, sia lo Sta­to ad acquisire le quote di cap­i­tale di Cevi­tal e avvii un proces­so di risana­men­to, ammod­er­na­men­to e rilan­cio pro­dut­ti­vo degli impianti, affinché ritorni­no a essere com­pet­i­tivi e anzi di inseg­na­men­to per la siderur­gia ital­iana. Con ques­ta strate­gia si tornerebbe a svin­co­lare tut­ti i ter­reni retro-por­tu­ali, per­me­t­ten­do così l’avvio di una vera pro­gram­mazione ter­ri­to­ri­ale e una polit­i­ca di boni­fiche. Solo a queste con­dizioni si può garan­tire che la pro­pri­età (ripeti­amo: even­tuale) di un pri­va­to non rap­p­re­sen­terà una par­ente­si spec­u­la­ti­va come quelle del pas­sato.
Chiedi­amo che FIM, FIOM, UILM non si lim­iti­no a chiedere una con­vo­cazione al MiSE, ma che attivi­no forme di mobil­i­tazione e di lot­ta per­ché sin­da­cati e lavo­ra­tori abbiano un ruo­lo atti­vo nelle scelte future, indipen­den­te­mente dai vin­coli di legge.
Ricor­diamo che è solo con la mobil­i­tazione e con la lot­ta che i lavo­ra­tori pos­so difend­ere i loro dirit­ti, il loro pos­to di lavoro ed avere un ruo­lo propul­si­vo nel­la soci­età.

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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