Lo sciopero in Piombino Logistics divide i lavoratori

PIOMBINO 9 feb­braio 2017 — Ci dis­so­ci­amo dal comu­ni­ca­to sin­da­cale riguardante la man­i­fes­tazione di lune­di 13 feb­braio dei lavo­ra­tori di Piom­bi­no Logis­tics.
Non siamo in sin­to­nia con il sin­da­ca­to, ovvero la Fiom, per­ché pen­si­amo che fare una man­i­fes­tazione solo per Piom­bi­no logis­tics sia vera­mente inop­por­tuno. Dato che il gov­er­no “delu­so” non ci ha nep­pure comu­ni­ca­to l’e­si­to del­l’in­con­tro con Rebrab e let­ti comunque i risul­tati, sarebbe sta­to oppor­tuno orga­niz­zare la man­i­fes­tazione con tut­ti i lavo­ra­tori Afer­pi per­chè la verten­za è la soli­ta e, se la nave affon­da, affon­da per tut­ti e nes­suno si può sal­vare.
Che sen­so ha fare una man­i­fes­tazione solo per una azien­da che lavo­ra all’interno di Afer­pi? Questi sono meto­di che anco­ra divi­dono i lavo­ra­tori e divi­dono il movi­men­to. Non ci sti­amo. Anche noi siamo pre­oc­cu­pati non solo per le 160 famiglie di Piom­bi­no Logis­tics ma anche per i lavo­ra­tori in Afer­pi di cui fac­ciamo parte. Siamo pre­oc­cu­pati per i lavo­ra­tori del­la men­sa, siamo pre­oc­cu­pati per i lavo­ra­tori delle ditte, siamo pre­oc­cu­pati per il futuro del nos­tro ter­ri­to­rio, ma soprat­tut­to siamo pre­oc­cu­pati per il futuro dei nos­tri figli.
Siamo arrivati al pun­to che men­tre un min­istro rimane delu­so, noi abbi­amo pau­ra a com­prare una lava­trice per­ché non sap­pi­amo niente del nos­tro futuro. Rib­a­di­amo il con­cet­to: il padrone algeri­no fa la sua parte e la fa molto bene, ma il gov­er­no rimane “delu­so” e quin­di non riesce a fare la sua , anche se per le banche ci è rius­ci­to. Per non par­lare dei 100 mil­ioni di euro per la man­i­fes­tazione del golf che, per for­tu­na il Pres­i­dente del Sen­a­to è rius­ci­to a stop­pare.
Ci dis­so­ci­amo e non parteciper­e­mo alla man­i­fes­tazione per­ché ad oggi bisogna far capire al gov­er­no, visti le promesse e gli accor­di fir­mati, che qui c’è un ter­ri­to­rio intero che si gio­ca il futuro. Quin­di spe­ri­amo che i lavo­ra­tori capis­cano e capis­cano che oggi bisogna orga­niz­zare le inizia­tive insieme e non divisi per il bene di tut­ti.

Mas­si­mo Lami e Andrea Mar­i­anel­li Rsu Fiom Afer­pi

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