Meno manutenzioni per più sgravi alle imprese

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CAMPIGLIA MARITTIMA 10 mag­gio 2020 — Abbi­amo sem­pre sot­to­lin­eato le rigid­ità del bilan­cio di Campiglia che derivano da anni e anni di cresci­ta di spe­sa cor­rente finanzi­a­ta con l’imposizione fis­cale mas­si­ma con­ces­sa al Comune e con l’azzeramento dei mar­gi­ni di manovra per finanziare inves­ti­men­ti. Non a caso si nota che, al di là delle inten­zioni, il Comune annun­cia mis­ure anco­ra insuf­fi­ci­en­ti alla bisogna e che riguardano più il “quan­do” riscuotere trib­u­ti e non il “se” oppure la rin­un­cia a trib­u­ti che han­no un get­ti­to modesto che non altera gli equi­lib­ri di bilan­cio.
In con­dizioni diverse avrem­mo potu­to dire: affron­ti­amo la crisi dram­mat­i­ca riman­dan­do le spese per inves­ti­men­ti. Purtrop­po non è suf­fi­ciente. Ciò che anda­va comunque fat­to, oggi è ine­ludi­bile per­ché si reperiscano i fon­di indis­pens­abili al rilan­cio dell’economia attra­ver­so l’abbattimento (e non solo i rin­vii) dell’imposizione fis­cale diret­ta e un sis­tema di incen­ti­vazione diret­ta ed indi­ret­ta.
È dunque urgente la revi­sione del­la spe­sa cor­rente attra­ver­so un miglio­ra­men­to dell’efficienza del­la macchi­na ammin­is­tra­ti­va e l’abbattimento dei sovrac­carichi buro­crati­ci. È anche urgente non dar segui­to alle pro­ce­dure per assun­zioni di per­son­ale nell’anno in cor­so. Questo pro­dur­rà effet­ti soprat­tut­to nel medio peri­o­do per­tan­to gli inter­ven­ti sem­br­ereb­bero poco urgen­ti invece è con essi che si potrà pro­cedere sen­za rischi per l’ente al reper­i­men­to delle risorse da immet­tere nell’economia reale.
A causa del­la malages­tione del bilan­cio degli anni prece­den­ti l’Amministrazione ave­va pen­sato per il 2020 di indeb­itar­si per finanziare opere pub­bliche di manuten­zione e ripristi­no. Un errore grave per­ché men­tre si chiedono sem­pre più sac­ri­fi­ci a cit­ta­di­ni e imp­rese, si ali­men­ta una spe­sa impro­dut­ti­va cres­cente e si indeb­i­ta l’ente per spese preved­i­bili e ordi­nar­ie.
Allo­ra fer­mi­amo tut­to. Si rimandi­no la mag­gior parte delle opere di manuten­zione al 2021 e si rivedano le opere pub­bliche già prog­et­tate su cui si pos­sono com­piere impor­tan­ti rispar­mi di spe­sa. Con gli stes­si 800.000 euro di mutui pre­visti per le manuten­zioni nel 2020 (liv­el­lo di indeb­ita­men­to già con­sid­er­a­to accetta­bile dall’Amministrazione) e con i rispar­mi sulle prog­et­tazioni già approvate ma spes­so inop­por­tune (si pen­si all’alto cos­to delle fini­ture pre­viste per la sala del­la musi­ca) si finanzi:

  • un pesante taglio delle tasse sulle imp­rese,
  • un sis­tema di incen­tivi anche diret­to alle aziende in dif­fi­coltà,
  • il finanzi­a­men­to degli ammor­tiz­za­tori sociali per la crisi in atto.

Vogliamo inoltre ricor­dare che il Comune di Campiglia van­ta un cred­i­to supe­ri­ore al mil­ione e mez­zo di euro nei con­fron­ti dell’ASA. Immag­ini­amo che l’azienda non sia in gra­do di dar­li al Comune ora e in uni­ca soluzione ma che quei sol­di non giungano, almeno in parte, anco­ra nelle disponi­bil­ità dell’ente è assur­do per­ché pos­sono sig­nifi­care o un minore indeb­ita­men­to o una più mas­s­ic­cia opera di sosteg­no all’economia.
A tut­to ciò deve affi­an­car­si la cosa più impor­tante: la sin­er­gia con gli altri Comu­ni del­la Val di Cor­nia sia per far pres­sione sulle aziende ero­ga­tri­ci di servizi (si pen­si a quan­to la Tari pesi sulle attiv­ità eco­nomiche o ai cred­i­ti dell’ASA), sia per l’elaborazione di prog­et­ti di rilan­cio effi­caci a par­tire dal­la val­oriz­zazione delle nos­tre attrat­tive e risorse e dal poten­zi­a­men­to dei set­tori pro­dut­tivi ad esse col­le­gate.
Si fac­cia presto, per­ché adesso è impor­tante non solo la mole delle somme che il Comune sarà in gra­do di met­tere a dis­po­sizione del tes­su­to eco­nom­i­co ma anche quan­do lo potrà fare.

Grup­po 2019 Campiglia Marit­ti­ma

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