Mutando l’ordine dei comunicati il risultato cambia

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PIOMBINO 14 gen­naio 2019 — Fra luglio e otto­bre 2018 sono sta­ti inviati dal Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia tre esposti al Min­istro dell’Ambiente per seg­nalare l’intenzione del­la SpA RIMa­te­ria di creare una nuo­va grande dis­car­i­ca per rifiu­ti spe­ciali all’interno del SIN di Piom­bi­no da bonifi­care ed in una posizione che rite­ni­amo inac­cetta­bile per le leg­gi vigen­ti.
Il Comi­ta­to ha rice­vu­to il 10 dicem­bre 2018 la rispos­ta del Min­istro: “non sus­siste una incom­pat­i­bil­ità asso­lu­ta alla real­iz­zazione dell’ampliamento del­la dis­car­i­ca in area SIN, fer­mo restando che:
1) l’intervento di mes­sa in sicurez­za per­ma­nente dell’area è pro­pe­deu­ti­co e fun­zionale a qual­si­asi attiv­ità di riu­so dell’area stes­sa;
2) la fat­tibil­ità tec­ni­ca dell’ampliamento del­la dis­car­i­ca in ques­tione da real­iz­zarsi a valle di un inter­ven­to di mes­sa in sicurez­za per­ma­nente, è ogget­to di pro­ced­i­men­to di VIA e AIA di com­pe­ten­za del­la Regione Toscana”.
Cioè: pri­ma la met­tete in sicurez­za, poi si può decidere cosa far­ci. Forse anche una dis­car­i­ca, ed è com­pe­ten­za del­la Regione sta­bilir­lo attra­ver­so un pro­ced­i­men­to di VIA e di AIA, comunque tale deci­sione può essere pre­sa solo“a valle di un inter­ven­to di mes­sa in sicurez­za permanente”,cioè dopo la bonifi­ca dell’area, non pri­ma.
Il Comi­ta­to ha val­u­ta­to pos­i­ti­va­mente ques­ta rispos­ta, che pone come con­dizione essen­ziale per val­utare “la fat­tibil­ità tec­ni­ca” di qual­si­asi richi­es­ta di nuo­vo uti­liz­zo dell’area la prece­dente mes­sa in sicurez­za per­ma­nente del­la stes­sa. Il Comi­ta­to ha quin­di rispos­to al Min­istro, innanz­i­tut­to per ringraziar­lo e in sec­on­do luo­go per invi­tar­lo, in base alla sua stes­sa pun­tu­al­iz­zazione, a fare pre­sente alla Regione Toscana che la VIA (autor­iz­zazione per la costruzione del­la nuo­va dis­car­i­ca) può essere anal­iz­za­ta e rilas­ci­a­ta solo dopo la cer­ti­fi­cazione dell’avvenuta mes­sa in sicurez­za, non ora. Nel­la nos­tra rispos­ta abbi­amo chiar­i­to molti pun­ti che a nos­tro avvi­so le comu­ni­cazioni invi­ate al Min­is­tero dal Comune di Piom­bi­no non ave­vano sot­to­lin­eato:

  • vogliono costru­ire una nuo­va dis­car­i­ca, non si trat­ta di ampli­are la vec­chia ex-ASIU;
  • vogliono far­lo in un’area con­fi­nante col quartiere di Col­ma­ta, vici­no al mare, vici­no all’Oasi WWF, ecc.

In ques­ta sec­on­da let­tera abbi­amo anche chiesto al Min­istro di costrin­gere il Comune di Piom­bi­no a cam­biare la des­ti­nazione urban­is­ti­ca dell’area LI53, dove vogliono costru­ire la nuo­va dis­car­i­ca, per­ché era ed oggi con­tin­ua ad essere, sec­on­do le leg­gi vigen­ti ed il buon sen­so, una zona non adat­ta a dis­car­i­ca. A queste ed altre richi­este aspet­ti­amo fiduciosi la rispos­ta del Min­istro. Rispos­ta che non è anco­ra sta­ta data.
La nos­tra sec­on­da let­tera è sta­ta invi­a­ta al Min­istro via pec il 6 gen­naio 2019 e per conoscen­za a tut­ta una serie di enti pub­bli­ci in vario modo coin­volti nel pro­ced­i­men­to, tra cui il Comune e la Regione Toscana.
Era inten­zione del Comi­ta­to darne comu­ni­cazione alla stam­pa locale nel giro di pochi giorni; siamo rimasti per­tan­to molto sor­pre­si quan­do, la mat­ti­na dell’ 8 gen­naio 2018, abbi­amo vis­to ques­ta stes­sa let­tera pub­bli­ca­ta in pri­ma pag­i­na sul Tir­reno (e solo sul Tir­reno). A quel pun­to ci è sem­bra­to cor­ret­to e oppor­tuno inviare il comu­ni­ca­to sul­la let­tera anche agli altri gior­nali. Non abbi­amo capi­to lì per lì cosa fos­se suc­ces­so, ma il 12 gen­naio 2018 ci siamo resi con­to che era sta­to commes­so un grave errore di comu­ni­cazione: lo stes­so Tir­reno ha infat­ti pub­bli­ca­to la rispos­ta del Min­istro del 10 dicem­bre 2018 come se fos­se la rispos­ta alla nos­tra let­tera pub­bli­ca­ta l’8 gen­naio 2018, oltre­tut­to sot­toti­tolan­do l’articolo con “Il min­is­tero dell’Ambiente boc­cia i tre esposti del Comi­ta­to salute pub­bli­ca che con­tes­ta­vano la real­iz­zazione dell’impianto in un Sito di inter­esse nazionale”.
Boc­cia? Chi? Dove? Decon­tes­tu­al­iz­zan­do l’affermazione del Min­istro, han­no cer­ca­to di far­gli dire quel­lo che non ha asso­lu­ta­mente det­to.
Pub­bli­care queste let­tere in ordine inver­so ha“suggerito”al let­tore più super­fi­ciale una pre­sa di posizione decisa del Min­istro a favore dell’ampliamento del­la dis­car­i­ca. Vogliamo credere che questo sia avvenu­to per errore e spe­ri­amo che il Tir­reno pub­blichi ques­ta nos­tra let­tera inte­gral­mente per rime­di­are.
Purtrop­po la vicen­da RIMa­te­ria è piena di episo­di incom­pren­si­bili.
La SpA RIMa­te­ria ed il Comune di Piom­bi­no han­no pre­sen­ta­to sin dall’inizio la vicen­da in modo del tut­to fuor­viante, cer­can­do di camuf­fare la realtà in ogni modo. Ad esem­pio: nel 2016, per ottenere la VIA che autor­iz­za­va l’ampliamento del­la dis­car­i­ca fino a trasfor­mar­la in un pic­co­lo monte alto 35 metri, han­no dichiara­to in un doc­u­men­to scrit­to alla Regione Toscana che era­no in fun­zione 34 pozzi di aspi­razione del bio­gas e due motori che lo bru­ci­a­vano per trasfor­mar­lo in ener­gia elet­tri­ca. In realtà non era atti­vo neanche un ter­zo dei pozzi dichiarati. E i motori non sono in fun­zione neanche oggi. Han­no anche dichiara­to, sen­za mai dimostrar­lo, che la nuo­va dis­car­i­ca serve alla Val di Cor­nia, men­tre l’unico scopo perse­gui­to è quel­lo di rip­i­anare il deb­ito mil­ionario del­la prece­dente ges­tione ASIU; per fare questo i pri­vati devono oggi met­ter­ci i sol­di, in cam­bio potran­no costru­ire una nuo­va enorme dis­car­i­ca con cui fare in segui­to enor­mi prof­itti.
Dopo questi indis­pens­abili chiari­men­ti non pos­si­amo esimer­ci dal dare un pri­mo giudizio sull’ultimo ver­gog­noso Con­siglio Comu­nale dove è sta­to pos­si­bile appu­rare due cose.
La pri­ma: al di là delle parole e delle promesse, non si è volu­to dare segui­to al pre­ciso impeg­no pre­so pri­ma dai sin­daci soci del­la SpA RIMa­te­ria, poi dal­lo stes­so Con­siglio Comu­nale di Piom­bi­no per­ché fos­sero ese­gui­ti dei caro­tag­gi atti a sco­prire se qualche rifi­u­to peri­coloso è fini­to in dis­car­i­ca (abbi­amo spie­ga­to in altre occa­sioni i motivi che lo fan­no sup­porre).
La sec­on­da: men­tre affer­ma­vano di con­ced­er­ci 60 giorni di tem­po per fare ricor­so al giu­dice con­tro la boc­ciatu­ra del ref­er­en­dum, in realtà il 22 otto­bre 2018 ave­vano già ven­du­to le azioni alla SpA Navar­ra. Lo han­no fat­to 12 giorni dopo la pri­ma riu­nione delle Com­mis­sioni ref­er­en­darie, men­tre queste era­no anco­ra al lavoro per sta­bilire se accettare i que­si­ti ref­er­en­dari pre­sen­tati a nome di 3000 cit­ta­di­ni.
Di fat­to ave­vano già deciso tut­to, ave­vano già sta­bil­i­to che in un modo o nell’altro la com­mis­sione avrebbe dichiara­to inam­mis­si­bile il ref­er­en­dum e che il Con­siglio Comu­nale avrebbe con­fer­ma­to quel­la deci­sione.
Ci han­no pre­so in giro, affer­man­do il fal­so, forse pen­san­do che non avrem­mo fat­to ricor­so.
Noi siamo invece con­vin­ti di avere mille volte ragione e andremo avan­ti con tut­ti i mezzi legali a nos­tra dis­po­sizione. Siamo curiosi di vedere cosa si inven­ter­an­no se il 24 gen­naio il giu­dice accetterà il ricor­so.

Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

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