Nati tre piccoli di falco pescatore a Orti Bottagone

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PIOMBINO 27 giug­no 2019 — Tre pic­coli di fal­co pesca­tore sono nati nei giorni scor­si nell’Oasi WWF di Orti Bot­tagone, in provin­cia di Livorno. Dopo i 2 pic­coli nati nel­la vic­i­na Oasi di Orbetel­lo (Gr) qualche set­ti­mana fa, sono 5 i falchi pesca­tori nati “sot­to il seg­no del pan­da”. nelle aree pro­tette gestite dall’Associazione.
“E’ un’altra bel­lis­si­ma notizia che ci ral­le­gra e con­fer­ma il lavoro stra­or­di­nario delle Oasi WWF per la con­ser­vazione non solo di aree di grande val­ore nat­u­ral­is­ti­co, ma anche per la tutela delle specie minac­ciate di estinzione come il fal­co pesca­tore, che in Italia è tor­na­to a nid­i­fi­care nel 2011 dopo più di 40 anni” ha det­to Donatel­la Bianchi, Pres­i­dente WWF Italia
LA STORIA. E’ dal 22 luglio scor­so che una cop­pia di falchi pesca­tori è sta­ta avvis­ta­ta nell’Oasi WWF Ris­er­va Nat­u­rale Regionale Pad­ule Orti-Bot­tagone. La cop­pia inizia a dar­si da fare a portare ramaglie sul­la piattafor­ma di un tral­ic­cio pre­pos­to per la nid­i­fi­cazione: lui recu­pera il mate­ri­ale e lei lo sis­tema in modo min­uzioso. Nel giro di tre mesi il nido è già ad un buon liv­el­lo, ma tut­ta la pazien­za mes­sa nel costru­ir­lo è sta­ta resa vana dal forte ven­to che, a fine otto­bre, ha cre­ato dan­ni a tut­ta la cos­ta piom­bi­nese. Lo scon­for­to inizia a pre­sen­tar­si anche tra il per­son­ale dell’Oasi: per diver­si anni alcu­ni falchi pesca­tori si sono aggi­rati in palude con l’intenzione di nid­i­fi­care, ma qual­cosa li ha sem­pre fat­ti cam­biare idea.
Si arri­va a feb­braio 2019: il mas­chio viene avvis­ta­to men­tre por­ta dei rami sul­la piattafor­ma del tral­ic­cio che con­tiene una ces­ta per la nid­i­fi­cazione delle cicogne. Anche ques­ta vol­ta le inten­zioni sono serie e la ces­ta trat­ter­rà meglio le ramaglie. La cop­pia si dà da fare e nel giro di due mesi crea un bel nido, ven­gono osser­vati più volte nel­la fase di accop­pi­a­men­to ed il 17 aprile inizia la cova: il momen­to è del­i­ca­to, dur­erà cir­ca 36 /42 giorni in cui la fem­mi­na cov­erà le uova, men­tre il mas­chio starà nei parag­gi e si presterà a por­tar­le il pesce e a fare il cam­bio cova almeno due volte il giorno, per un’ora cir­ca. Si arri­va al 28 mag­gio, è il calar del sole e la fem­mi­na, inten­ta nel­la cova, ad un cer­to pun­to inizia a fare un richi­amo: il mas­chio, dal posatoio poco dis­tante dal nido, vola subito sin da lei che si alza e si gira ver­so le uova. Restano cir­ca un min­u­to ad osser­vare il cen­tro del nido, poi lei, tut­ta pre­murosa, risis­tema col bec­co e si ripo­siziona per la cova. Sono nati!
Il giorno dopo il mas­chio por­ta il pesce, ma sta­vol­ta lei non scende dal nido per il cam­bio cova: sfilet­ta a pic­coli pezzi il pesce ed inizia ad imbec­ca­re… è la pro­va del­la nasci­ta. I giorni pas­sano ed i pic­coli di Pan­dion hali­ae­tus crescono rap­i­da­mente, ma quan­ti sono?  Le tes­tine che si vedono recla­mare il cibo nei giorni suc­ces­sivi sono tre. E’ una bel­la notizia, tre gio­vani falchi pesca­tori che si van­no ad aggiun­gere ai 2 nati dal nido Indi­ano del­la Diac­cia Botrona, ad 1 nato dal nido Cen­trale del­la Diac­cia e ai 2 falchi nati all’Oasi WWF di Orbetel­lo. Anche i tre gio­vani falchi ver­ran­no inanel­lati e gli sarà appli­ca­to il sis­tema di ril­e­va­men­to GPS pri­ma dell’involo.
IL PROGETTO DI REINTRODUZIONE. Il fal­co pesca­tore, estin­to come nid­i­f­i­cante in Italia dal 1969, è sta­to rein­trodot­to con un prog­et­to nato dal­la col­lab­o­razione tra i parchi region­ali del­la Marem­ma e del­la Cor­si­ca inizia­to nel 2006. In Toscana l’ultima nid­i­fi­cazione doc­u­men­ta­ta è anco­ra più indi­etro nel tem­po: 1929 sull’isola di Mon­te­cristo. Nel 2011 c’è sta­ta la pri­ma nid­i­fi­cazione in Italia dopo 42 anni, la cop­pia era for­ma­ta da un mas­chio lib­er­a­to nel 2006 nel par­co del­la Marem­ma e da una fem­mi­na di prove­nien­za sconosci­u­ta. Negli anni suc­ces­sivi la stes­sa cop­pia ha con­tin­u­a­to a nid­i­fi­care rego­lar­mente e se ne sono aggiunte due nel­la ris­er­va nat­u­rale del­la Diac­cia Botrona a Cast­glion del­la Pesca­ia (2014 e 2015) e una quar­ta nell’Oasi WWF di Orbetel­lo (2018). Dunque quel­la che ha nid­i­fi­ca­to quest’anno nell’Oasi WWF di Orti-Bot­tagone è la quin­ta cop­pia dall’inizio del prog­et­to. La fem­mi­na è nata nel 2016 da una cop­pia del­la Diac­cia Botrona, è dota­ta di un sis­tema GPS, ha un anel­lo alla zam­pa con la sigla iden­ti­fica­ti­va ed è sta­ta chia­ma­ta Ameri­ga,  il mas­chio invece è di prove­nien­za sconosci­u­ta.
SORVEGLIANZA. In occa­sione del­la nid­i­fi­cazione dei falchi pesca­tori, è sta­ta inten­si­fi­ca­ta la sorveg­lian­za del­la ris­er­va di Orti-Bot­tagone. Per le vis­ite gui­date i giorni di aper­tu­ra sono: mart­edì, giovedì e domeni­ca alle 17,00 con preno­tazione obbli­ga­to­ria al 389 9578763 o 328 1937095; email hid­den; JavaScript is required

WWF Italia

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