Nel labirinto della sanità locale

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PIOMBINO 29 dicem­bre 2013 — 13 Novem­bre 2013: mam­ma è qua­si bloc­ca­ta dal dolore al baci­no, va dal medico di famiglia, non gli seg­na che è urgente e così come al soli­to il 1° acces­so è all’Elba (14–12) per RX Colon­na lom­bosacrale, baci­no e arti­co­lazioni sacro ili­ache, anca sin­is­tra, anca destra. A Piom­bi­no ce l’ha l’11/1/2014. 26- 11 … sic­come il dolore è anco­ra abbas­tan­za acu­to è costret­ta a riv­ol­ger­si AD UNA STRUTTURA PRIVATA San­i­tas (225782) e Med­ical Group (1975620); decide di recar­si pres­so quel­la che più cel­er­mente gli fa l’accertamento e paga 100 euro che per una per­sona che prende di pen­sione la min­i­ma non è poco. Il giorno dopo comunque sa che il quadro clin­i­co è un poco peg­gio­ra­to rispet­to allo scor­so anno.
Per for­tu­na che è pre­vis­to il rim­bor­so scar­i­can­do la fat­tura con la dichiarazione dei red­di­ti. MA DI QUANTO? Per il 2012 pote­vano ria­vere indi­etro il 19 % ma sic­come ormai siamo fuori dal­la crisi e la salute non è poi così impor­tante dal 2014 sarà solo il 18 % tante volte ci si abit­u­asse trop­po bene.
Fac­cio pre­sente che tra le 2 strut­ture pri­vate CI SONO 40 EURO DI DIFFERENZA, MI PIACEREBBE SAPERE QUANTO E’ IL GUADAGNO !!?
Suc­ces­si­va­mente tele­fono per dis­dire l’appuntamento alla USL 6. Il N° del­la dis­det­ta è 98563, per dis­dire viene data l’opportunità di usare un n° verde (800.223.223) quin­di sen­za spendere con la chia­ma­ta.
Per mia curiosità pro­vo a sen­tire la USL del­la Provin­cia di Gros­se­to con cui siamo con­fi­nan­ti quan­do ci avrebbe for­ni­to il suo servizio. Pro­vo a tele­fonare a Mas­sa Marit­ti­ma ma in ver­ità è Gros­se­to che fa da fil­tro per tut­to ciò che viene da fuori Provin­cia (a propos­i­to e se abrogano le province che ter­ri­to­ri­al­ità s’inventano?).
Il risul­ta­to è che l’esame diag­nos­ti­co nel­la sede di Fol­loni­ca sarebbe sta­to offer­to 20 giorni pri­ma rispet­to alla data dell’Elba ed un mese e 20 giorni pri­ma rispet­to alla data di Piom­bi­no. SPERO LA PROSSIMA VOLTA DI RICORDARMI DI TELEFONARE ALLA USL 9 sen­za perdere tem­po con la USL 6. Mi dispi­ace ma è così.
BUON 2014 ! CE N’E’ BISOGNO.

Enri­co Nan­ni­ni

6 risposte a “Nel labirinto della sanità locale”

  1. Alessandro Brunini says:

    Il rac­con­to aned­doti­co invi­a­to da Enri­co Nan­ni­ni giunge alla fine di una rif­les­sione lun­ga almeno tre-quat­tro anni, peri­o­do durante il quale il giudizio nei con­fron­ti del­la ASL 6 di Livorno è ampia­mente neg­a­ti­vo .
    Sen­za tim­o­re di apparire demago­ci­co riten­go l’ASL 6 di Livorno inadegua­ta alla ges­tione del­la salute del­la per­sona e all’ac­coglien­za dei lavo­ra­tori al suo inter­no. I numeri par­lano da soli.
    — La peg­gior azien­da san­i­taria da trop­po tem­po, sec­on­do le ril­e­vazioni del MeS del San­t’An­na di Pisa
    — Il peg­gior cli­ma inter­no ril­e­va­to tra i lavo­ra­tori delle aziende san­i­tarie toscane
    — Liste di atte­sa che han­no un che di kafkiano (11 mesi per esa­mi di pri­mo liv­el­lo come le ecografie o i doppler)
    — Inadeguatez­za delle strut­ture: uno su tut­ti il noso­comio di Porto­fer­raio sul quale ci sarebbe da par­lare ampia­mente (amianto…?) o anco­ra il rin­no­vo del­la strut­tura livor­nese di via Alfieri
    — Man­can­za di un coor­di­na­men­to serio del­la med­i­c­i­na di base e dei servizi ter­ri­to­ri­ali (basti pen­sare che nel­la ASL gros­se­tana gli appun­ta­men­ti li gestisce diret­ta­mente il medico di famiglia così come le risposte delle anal­isi, gra­zie ad una sapi­ente inte­grazione con i servizi di rete intranet, sem­pli­f­i­can­do la vita al cit­tadi­no)
    — Tagli di ogni tipo: dai trasporti san­i­tari ai tick­et region­ali, dal­la chiusura di servizi spe­cial­is­ti­ci, alla man­can­za di assis­ten­za ad ele­va­ta spe­cial­iz­zazione nelle per­iferie.
    Tut­to questo sul­l’altare dei tagli alla spe­sa san­i­taria pre­cariz­zan­do di fat­to non solo le fig­ure pro­fes­sion­ali, ren­den­do dif­fi­cile la pro­gram­mazione di una vita nor­male agli oper­a­tori tut­ti, ma anche la vita per cat­e­gorie di cit­ta­di­ni per i quali diven­ta ogni giorno sem­pre più dif­fi­cile rag­giun­gere i servizi.
    E’ giun­to il momen­to di dire bas­ta ottimiz­zan­do vera­mente le risorse, imple­men­tan­do il ter­ri­to­rio, miglio­ran­do i servizi alla por­ta del cit­tadi­no, sta­bi­liz­zan­do i lavo­ra­tori garan­ten­do loro un lavoro dig­ni­toso, taglian­do cer­ti priv­i­le­gi che oggi appaiono sem­pre più come un pug­no nel­lo stom­a­co.
    O fac­ciamo così o non solo assis­ter­e­mo ad una dias­po­ra degli uten­ti ver­so le ASL lim­itrofe (Pisa per la parte nord del­la provin­cia e Gros­se­to per la parte sud), ma anche dei lavo­ra­tori, stanchi ormai di vivere in un sis­tema che li las­cia soli a gestire l’ingestibile.
    Cor­diali salu­ti e buone feste a tut­ti.

  2. Marco Martorella says:

    Con­clu­den­do con la log­i­ca di Bruni­ni.… Più sol­di dal­la vac­ca pub­bli­ca! Poi state tut­ti tran­quil­li che sin­da­cati, par­ti­ti, libere asso­ci­azioni, gente sen­za arte nè parte, scansafatiche, irre­spon­s­abili, ami­ci di ami­ci, ami­ci di par­en­ti di ami­ci, ecc. ecc. gesti­ran­no al meglio i vostri sol­di.

  3. Alessandro Brunini says:

    Non ho det­to che van­no ero­gati più sol­di, ma che van­no ottimiz­zate le risorse esisten­ti. E che queste per una vol­ta non colpis­cano i più deboli (gli uten­ti e i lavo­ra­tori pre­cari che anche in san­ità sono tan­ti).
    No. Sono per ridurre i pre­mi di pro­duzione, se non abolir­li, in un momen­to di crisi dram­mat­i­ca, ai diri­gen­ti; sono per l’ab­o­lizione dei tick­et region­ali che non ten­gono con­to nè del red­di­to nè del­l’età, investen­do in adeguatez­za pre­scrit­ti­va; sono per inve­stire là dove poi si avrebbe un ritorno sia in ter­mi­ni di qual­ità del­la salute, sia in ter­mi­ni di suc­ces­si­vo risparmio: il ter­ri­to­rio. E ques­ta cosa sen­za bisog­no di spendere, ma por­tan­do le pro­fes­sion­al­ità sul ter­ri­to­rio.
    A oggi se un anziano che per­cepisce la pen­sione min­i­ma ha bisog­no di un servizio, ha spes­so, come uni­ca opzione, il pron­to soc­cor­so. E se da questo viene dimes­so e mag­a­ri ha fat­to accer­ta­men­ti radi­o­logi­ci deve pure spendere il tick­et di dig­i­tal­iz­zazione (10 €) che per chi ha la min­i­ma è un dram­ma. Ho vis­to anziani andar via dal pron­to soc­cor­so per­chè non pote­vano nè per­me­t­ter­si il lus­so del­la cura, nè ave­vano la pos­si­bil­ità di rag­giun­gere le spe­cial­ità ormai cen­tral­iz­zate nel capolu­o­go di provin­cia.
    Chi vuol spendere è qual­cun altro. Sono col­oro che stan­no cer­can­do di finanziare un prog­et­to faraon­i­co di 250 mil­ioni di euro (di cui una quo­ta con­sis­tente in project financ­ing) che si chia­ma Nuo­vo Ospedale di Livorno. E con il project financ­ing si con­seg­nano nelle mani di un uni­co sogget­to tut­ti i servizi con­nes­si alla ges­tione del noso­comio per decen­ni. DI fat­to un monop­o­lio regala­to.
    Io no. Questi sol­di non li voglio spendere.

  4. Marco Martorella says:

    Ok, ottimizzi­amo le risorse (sem­pre pub­bliche) esisten­ti. Ma anco­ra qual­cuno davvero ci crede? E cosa sarebbe cam­bi­a­to negli ulti­mi 60 anni, per agevolare ques­ta democris­tiana­mente defini­ta ottimiz­zazione? Mah, forse vivi­amo in pae­si diver­si, o forse sono pre­sen­ti i soli­ti inter­es­si cui accen­na­vo pri­ma.… ma va bene, con­tinuiamo così, fac­ciamo­ci del male. Nel frat­tem­po augu­rat­e­vi di non stare seri­amente male a Livorno e zone lim­itrofe, soprat­tut­to se anziani e sen­za sup­por­to famil­iare.… atten­den­do se non i sol­di le ottimiz­zazioni e le pro­fes­sion­al­itá sul ter­ri­to­rio e .….…..

    • Alessandro Brunini says:

      Scusa ma te che pro­poni?
      La pri­va­tiz­zazione del­l’ASL?
      E non è che le altre (che fun­zio­nano) siano pri­vate.…
      Mah…

  5. Alessandro Brunini says:

    Quan­to da me det­to alcu­ni giorni fa, in tem­pi non sospet­ti come si usa dire, è sta­to tris­te­mente con­fer­ma­to dal­lo stu­dio del­la Sapien­za di Roma, in pub­bli­cazione su Italia Oggi.
    La provin­cia di Pisa è al pri­mo pos­to per assis­ten­za san­i­taria, quel­la di Livorno al 93°.…
    Ora… essendo­ci cir­ca ven­ti chilometri fra Pisa e Livorno dove preferirebbe andare un livor­nese se avesse bisog­no di assis­ten­za?
    E vis­to che entrambe le isti­tuzioni sono pub­bliche?
    Mi spi­ace, ma riten­go oppor­tuno non solo pre­mi­are (vis­to che i prece­den­ti diri­gen­ti si sono pre­miati), ma anche trovare forme di sanzione ai diri­gen­ti quan­do questi man­cano gli obi­et­tivi.
    Non si pro­muovono a dirigere aziende più rino­mate.…
    E non si spendono a van­vera 250 mil­ioni di euro per un ospedale come se fos­se la panacea dei mali del­la san­ità livor­nese.
    Ora bas­ta. L’Azien­da e il diret­tore (emanazione del­la giun­ta) devono fer­mar­si, recitare un mea cul­pa, e riflet­tere insieme ai cit­ta­di­ni quali sono le pos­si­bili soluzioni per rialzarci da ques­ta dif­fi­cile clas­si­fi­ca e uscire dal­la zona retro­ces­sione.
    Noi siamo qui a dir­lo da anni.
    Ora anche bas­ta.

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