Non prendiamo lezioni di moralità dal Pd

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PIOMBINO 8 novem­bre 2015 — Tro­vi­amo doveroso denun­cia­re l’atteggiamento di estrema arro­gan­za dimostra­to nelle ultime ore dai ver­ti­ci del Pd locale: il seg­re­tario dell’ Unione Comu­nale Ettore Ros­al­ba ed il seg­re­tario del­la Fed­er­azione Val di Cor­nia Elba Vale­rio Fabi­ani. Il pri­mo ha dichiara­to alla stam­pa: “E’ indis­pens­abile difend­ere il sin­da­co e l’am­min­is­trazione da istanze qualche vol­ta POCO LIMPIDE prove­ni­en­ti, anche in con­siglio comu­nale, dalle forze di oppo­sizione”. A Ros­al­ba ci sen­ti­amo di rib­at­tere che l’unica cosa poco limp­i­da in ques­ta vicen­da è la sua affer­mazione. Quan­do si accu­sano altre forze politiche di avere nel­la loro azione polit­i­ca chissà quale dietrolo­gia come moti­vazione trainante, sarebbe bene cir­costanziare tale accusa con fat­ti con­creti e rifer­i­men­ti chiari. Trop­po como­do lan­cia­re accuse sibilline in modo da non dare la pos­si­bil­ità di con­fron­to su temi politi­ci speci­fi­ci; da chi occu­pa ruoli api­cali all’interno di un par­ti­to ci aspet­terem­mo il cor­ag­gio di argo­mentare con chiarez­za le accuse, sen­za tim­o­re di con­fron­to e repli­ca. Suc­ces­si­va­mente i due han­no prodot­to una nota con­giun­ta e pub­bli­ca­ta sul­la pag­i­na Face­book del Pd Val di Cor­nia nel­la quale accu­sano il con­sigliere Francesco Fer­rari e definis­cono “inqual­i­fi­ca­bile” l’atto con il quale Fer­rari ha pre­sen­ta­to un espos­to in Procu­ra per pre­sun­to con­flit­to di inter­esse del Sin­da­co Giu­liani. Anche qui l’unica cosa di inqual­i­fi­ca­bile è l’arroganza con la quale il Pd si ritiene ingiu­di­ca­bile in nome del­la mag­gio­ran­za ottenu­ta. Ricor­diamo ai sig­nori del Pd che ad un espos­to alla mag­i­s­tratu­ra non cor­risponde l’apertura di un pro­ced­i­men­to. Sarà la mag­i­s­tratu­ra a sta­bilire se ci sarà luo­go a pro­cedere, o forse ave­va ragione Berlus­coni quan­do affer­ma­va che in Italia si fa polit­i­ca nelle Pro­cure? Noi cre­di­amo di no ed ai tem­pi lo cre­de­va anche il Pd, evi­den­te­mente qual­cosa è cam­bi­a­to. Alla luce di quan­to pre­mes­so ci sen­ti­amo di esprimere sol­i­da­ri­età al con­sigliere Francesco Fer­rari per l’immotivato attac­co rice­vu­to. Chi si riv­olge alla mag­i­s­tratu­ra lo fa per chiedere il rispet­to delle regole e non ha il potere di giu­di­care, ma evi­den­te­mente per il PD ammin­is­trare vuol dire essere immu­ni da con­trol­lo come dimostra la facil­ità con la quale han­no boc­cia­to l’istituzione del­la com­mis­sione Con­trol­lo e Garanzia o con la quale han­no mod­i­fi­ca­to retroat­ti­va­mente il rego­la­men­to sui Con­sigli di quartiere costrin­gen­do­ci a ricor­rere al TAR ( tut­ti san­no com’è anda­ta a finire la vicen­da). Invi­ti­amo invece i ver­ti­ci del Pd a seguire l’esempio di Fer­rari, se riten­gono che ci sia qual­cosa di poco limpi­do nelle istanze delle mino­ranze fac­ciano un espos­to alla mag­i­s­tratu­ra anche loro. Infine res­ta la ques­tione polit­i­ca, ovvero se sia oppor­tuno che la moglie del sin­da­co pos­sa essere ben­e­fi­cia­ria di un provved­i­men­to del­la giun­ta. Di questo si può e si deve dibat­tere sen­za tim­o­re di incap­pare in un altro reato: la lesa maestà.

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO

Una risposta a “Non prendiamo lezioni di moralità dal Pd”

  1. Gianluigi Palombi says:

    L’at­tac­co del duo Fabi­ani-Ros­al­ba al con­sigliere Francesco Fer­rari è l’en­nes­i­ma dimostrazione di quel­la odiosa arro­gan­za del potere che mal­cela il totale fal­li­men­to del­la polit­i­ca del Pd. La gaffe del Sin­da­co Giu­liani è una diver­sa fac­cia del­la stes­sa medaglia di quel­la pro­ter­via del potere per cui si pen­sa che ad alcu­ni tut­to sia per­me­s­so. La mia sol­i­da­ri­età e ammi­razione a Fer­rari, per un cor­ag­gioso quan­to abile atto di azione polit­i­ca che fa sper­are che qual­cosa stia final­mente cam­bian­do, anche a Piom­bi­no. E questo prob­a­bil­mente inner­vo­sisce il pic­co­lo appa­ra­to di potere pid­di­no. Ai rap­p­re­sen­tati del M5S il mio sin­cero apprez­za­men­to per la loro coer­ente e fer­ma pre­sa di posizione a favore del­l’e­spo­nente di un diver­so schiera­men­to.

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