Opposizione Cgil sarà in piazza come sempre

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PIOMBINO 12 giug­no 2019 — L’Op­po­sizione Cgil parte­ci­pa allo sciopero nazionale dei metalmec­ca­ni­ci del 14 giug­no, indet­to da Fim Fiom Uilm, e alle man­i­fes­tazioni pro­gram­mate, come quel­la di Firen­ze.
Sare­mo in piaz­za come sem­pre, con lo scopo pre­ciso di con­tribuire affinché ques­ta gior­na­ta seg­ni un nuo­vo inizio di dis­cus­sione demo­c­ra­t­i­ca e mobil­i­tazione col­let­ti­va con­tin­u­a­ti­va per il dirit­to al lavoro e i dirit­ti nel lavoro. Non sia dunque un fuo­co di paglia rit­uale sen­za segui­to, come pure avvenne in occa­sioni dram­matiche, quali il varo del­la sci­agu­ra­ta legge Fornero.
Innanzi tut­to si trat­ta di unifi­care le lotte e dare loro con­ti­nu­ità in verten­ze pre­cise su pre­cise piattaforme. Questo è invece clam­orosa­mente man­ca­to in situ­azioni gravi e di rilie­vo nazionale, quale per esem­pio la ques­tione del futuro del­la siderur­gia ital­iana e delle migli­a­ia di addet­ti. Siti strate­gi­ci e forte­mente col­pi­ti da emer­gen­za occu­pazionale e ambi­en­tale, quali Piom­bi­no e Taran­to, sono sta­ti las­ciati iso­lati, ognuno den­tro la rispet­ti­va vicen­da, all’in­ter­no del­la quale han­no buon gio­co i cap­i­tal­isti inter­es­sati e i vari gov­erni che si suc­ce­dono, tut­ti per­al­tro privi di una polit­i­ca indus­tri­ale deg­na di questo nome.
Chiedi­amo inoltre con deter­mi­nazione che la prossi­ma verten­za con­trat­tuale sia costru­i­ta sul­la base di una ipote­si pre­dis­pos­ta dagli organ­is­mi diri­gen­ti. Tale ipote­si di piattafor­ma deve essere sot­to­pos­ta alla con­sul­tazione vin­colante nei luoghi di lavoro (assem­blee e ref­er­en­dum) delle lavo­ra­tri­ci e dei lavo­ra­tori, iscrit­ti e non iscrit­ti ai sin­da­cati, des­ti­natari del con­trat­to medes­i­mo, pri­ma di diventare la piattafor­ma defin­i­ti­va da pre­sentare alle con­tropar­ti. Non da queste ultime, infat­ti, trag­gono la pro­pria legit­ti­mazione le orga­niz­zazioni sin­da­cali, le quale ne dan­no invece trop­po spes­so la net­ta impres­sione; ben­sì dal manda­to demo­c­ra­ti­co dei lavo­ra­tori che esse rap­p­re­sen­tano al tavo­lo del­la trat­ta­ti­va. Iden­ti­ca con­sul­tazione vin­colante del­la base, quan­do fos­se rag­giun­ta una ipote­si di nuo­vo accor­do con­trat­tuale.
Si deve inoltre pren­dere atto, nel mer­i­to, che il con­trat­to vigente con­tiene clau­sole inac­cetta­bili da can­cel­lare: per esem­pio, è evi­dente che Metasalute con­corre alla pri­va­tiz­zazione del­la san­ità, men­tre, guar­da caso, si assiste al pro­gres­si­vo sman­tel­la­men­to del servizio pub­bli­co. Idem per quan­to riguar­da l’ab­norme flessibil­ità oraria che con­sente ai padroni la piena disponi­bil­ità del tem­po di vita dei lavo­ra­tori, pro­prio quan­do la ragione e la gius­tizia richiedono una lot­ta gen­erale inter­nazionale per ridurre l’o­rario di lavoro a par­ità di salario.

Oppo­sizione Cgil

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