ORA DEVONO ESSERE ATTUATE LE PRESCRIZIONI DETTATE DALLA REGIONE

Pagate da RIMateria fideiussioni per la ex Lucchini

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PIOMBINO 5 luglio 2019 — Accer­ta­to che RIMa­te­ria ha stip­u­la­to con la soci­età Tokio Marine Europe, con sede legale nel­la  Cit­tà Lussem­bur­go, Sta­to Lussem­bur­go, e sede sec­on­daria a Milano in Italia, due fideius­sioni di cui la pri­ma fino ad un impor­to pari a 1.028.970 euro con valid­ità dal 15 giug­no 2019 al 15 set­tem­bre 2022 a garanzia del­la ges­tione oper­a­ti­va del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni e la sec­on­da fino ad un impor­to pari a 1.659.330 euro con valid­ità dal 15 giug­no 2019 al 15 giug­no 2024 a garanzia del­la ges­tione post-oper­a­ti­va del­la stes­sa dis­car­i­ca, la Regione Toscana ha

  • voltur­a­to in favore di RIMa­te­ria la tito­lar­ità del­l’Au­tor­iz­zazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale (AIA n. 276 del 30 otto­bre 2007 rilas­ci­a­ta dal­la Provin­cia di Livorno,
  • con­fer­ma­to a cari­co del­la stes­sa RIMa­te­ria tut­ti gli obb­lighi, le pre­scrizioni e le dis­po­sizioni di cui al provved­i­men­to di autor­iz­zazione del 2007 nonché quan­to dis­pos­to con il pro­prio decre­to diri­gen­ziale n. 4783 del 3 aprile 2019.

Pre­scrizioni e dis­po­sizioni così rias­sum­i­bili:

  • ripren­dere la cor­ret­ta ges­tione del per­co­la­to, così come defini­ta nell’atto autor­iz­za­ti­vo;
  • smaltire il per­co­la­to attual­mente pre­sente nei pozzetti e nelle vasche;
  • ripristinare e adeguata­mente manutenere i sis­te­mi di ali­men­tazione elet­tri­ca e di col­lega­men­to idrauli­co;
  • ripristinare i sis­te­mi di acces­so per il con­trol­lo visi­vo, o in auto­mati­co, dei liv­el­li del per­co­la­to all’interno delle vasche di stoccag­gio;
  • riat­ti­vare tutte le attiv­ità di con­trol­lo e mon­i­tor­ag­gio del­la dis­car­i­ca, com­pre­si gli obb­lighi comu­ni­cazione pre­visti, così come ripor­tate nell’Allegato Tec­ni­co n. 2 “Piano di Mon­i­tor­ag­gio e Con­trol­lo” all’AIA n. 276 del 30.10.2007 e smi, invian­do ad ARPAT e alla Regione Toscana il crono-pro­gram­ma dei con­trol­li pre­visti per l’attuale annu­al­ità;
  • cam­pi­onare e anal­iz­zare,  al pri­mo even­to mete­ori­co utile, le acque mete­oriche dila­van­ti l’area cir­costante la dis­car­i­ca in argo­men­to, comu­ni­can­do ad ARPAT e alla Regione data e ora del cam­pi­ona­men­to per un’eventuale anal­isi in con­trad­dit­to­rio nonché gli esi­ti delle deter­mi­nazioni analitiche.

Lo ha fat­to con il decre­to diri­gen­ziale n. 10791 dell’ 1 luglio 2019.

Si trat­ta dell’ AIA del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni, quel­la attuale, colti­va­ta e mai mes­sa in sicurez­za, non di quel­la pre­vista dal prog­et­to RIMa­te­ria anco­ra sot­to­pos­to alla Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale (VIA) del­la Regione Toscana, anche se la local­iz­zazione è la stes­sa:

La sto­ria del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni
Nel giug­no 1998 la Provin­cia di Livorno approvò il prog­et­to defin­i­ti­vo di una dis­car­i­ca a servizio del­lo sta­bil­i­men­to Luc­chi­ni di Piom­bi­no, autor­iz­zan­done la real­iz­zazione in tre lot­ti da pre­dis­porre in fasi suc­ces­sive ed aven­ti vol­ume­trie rispet­ti­va­mente di 159.000, 194.000 e 177.000 metri cubi, per un totale di 530.000 metri cubi.
Nel mag­gio 2000 venne autor­iz­za­to l’esercizio del lot­to 1.
Attra­ver­so pas­sag­gi suc­ces­sivi si arrivò all’ agos­to 2006 quan­do venne autor­iz­za­to l’esercizio del lot­to 3 e la dis­car­i­ca assunse la con­for­mazione illus­tra­ta sot­to:

Nell’otto­bre 2007 fu rilas­ci­a­ta dal­la Provin­cia di Livorno l’Autorizzazione Inte­gra­ta Ambi­en­tale nel­la quale si sta­bili­va che

  • la dis­car­i­ca era al servizio delle acciaierie Luc­chi­ni e vi veni­vano con­fer­i­ti solo rifiu­ti prove­ni­en­ti dal ciclo pro­dut­ti­vo,
  • la dis­car­i­ca già autor­iz­za­ta allo smal­ti­men­to di tali rifiu­ti occu­pa­va una super­fi­cie di 63.400 metri qua­drati ed ave­va un vol­ume pre­vis­to di di 530.000 metri cubi.

Nel set­tem­bre 2008 la Provin­cia di Livorno approvò l’ampliamento da 530.000 a 625.000 metri cubi con soprel­e­vazione delle sponde.
Si arrivò infine al 20 luglio 2010, data di sospen­sione del con­fer­i­men­to di rifiu­ti, rima­nen­do una vol­ume­tria resid­ua di 15.000 metri cubi.
Il con­fer­i­men­to di rifiu­ti non è sta­to più ripreso  ma la chiusura defin­i­ti­va non è mai sta­ta real­iz­za­ta.

Bar­bara Del Sep­pia

Il 23 dicem­bre 2015 Asiu,  rap­p­re­sen­ta­ta da Bar­bara Del Sep­pia nel­la qual­ità  di pres­i­dente, diven­tò tito­lare del­la con­ces­sione dema­niale, rilas­ci­a­ta dall’agenzia del Demanio Direzione Regionale Toscana e Umbria con dura­ta dall’ 1 gen­naio 2016 al 31 dicem­bre 2021, rel­a­ti­va alla con­ces­sione dei ter­reni  da des­ti­nar­si esclu­si­va­mente alla ges­tione del­la dis­car­i­ca di mate­ri­ali derivan­ti da lavo­razioni siderur­giche e, in parte, per via­bil­ità e piaz­za­li, com­pat­i­bil­mente con il Piano rego­la­tore del Comune di Piom­bi­no.
Suc­ces­si­va­mente, il 16 luglio 2016, venne for­mal­iz­za­to il con­fer­i­men­to del  ramo d’azien­da rifiu­ti spe­ciali di Asiu a RIMa­te­ria e così a par­tire dall’ 1 set­tem­bre 2016 ven­nero trasfer­i­ti, così come pre­cisato suc­ces­si­va­mente dal Demanio Direzione Regionale Toscana e Umbria, i con­trat­ti in cor­so di ese­cuzione com­pren­sivi dei com­pen­di immo­bil­iari des­ti­nati al trat­ta­men­to e smal­ti­men­to dei rifiu­ti, in parte real­iz­za­ti su aree dema­niali, e per­tan­to  RIMa­te­ria suben­trò a tut­ti gli effet­ti nell’ atto di con­ces­sione dema­niale.
Inutile dire che RIMa­te­ria suben­trò anche nel­la tito­lar­ità del­la ges­tione del­l’impianto.
Si arrivò all’ 8 feb­braio 2019 quan­do la Regione Toscana, non aven­do­lo evi­den­te­mente fat­to RIMa­te­ria, avviò d’uf­fi­cio il provved­i­men­to di voltura del­la AIA esistente, quel­la del 2007 rilas­ci­a­ta dal­la Provin­cia di Livorno e com­in­ciò uno scam­bio di let­tere e note tra Regione e RIMa­te­ria con tan­to di dif­fide da parte del­la Regione ter­mi­na­to con la voltura oggi approva­ta con il decre­to diri­gen­ziale n. 4783 del 3 aprile 2019.

Con­clu­sioni
Nel­la sostan­za oggi RIMa­te­ria è tito­lare del­la ges­tione oper­a­ti­va e del­la ges­tione post-oper­a­ti­va del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni ormai esauri­ta, del­la quale ha la con­ces­sione dema­niale, ges­tione e con­ces­sione vin­co­late ai rifiu­ti siderur­gi­ci del locale sta­bil­i­men­to.
Altra cosa il “prog­et­to defin­i­ti­vo 2° vari­ante alle opere di chiusura del­la dis­car­i­ca ex-Luc­chi­ni e vari­ante di ripro­fi­lazione del­la dis­car­i­ca RIMa­te­ria (ex-Asiu)”, anco­ra sot­to­pos­to a Val­u­tazione di Impat­to Ambi­en­tale regionale, che con­sen­tirebbe il recu­pero di una vol­ume­tria aggiun­ti­va di cir­ca 350.000 metri cubi di rifiu­ti spe­ciali cer­ta­mente non di sola prove­nien­za siderur­gi­ca.

 

 

 

 

 

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