Patrimoniale, molti compiti ma quanto è utile?

· Inserito in Tema del mese (ar)
Paolo Benesperi

Gestisce la tas­sa per l’oc­cu­pazione del suo­lo pub­bli­co e prog­et­ta una scuo­la, una pisci­na ed una piaz­za, gestisce le pub­bliche aff­is­sioni e recu­pera sanzioni non pagate, riscuote i proven­ti dei parcheg­gi a paga­men­to del cen­tro cit­tadi­no ed i proven­ti delle lam­pade votive all’interno dei cimi­teri comu­nali; fa tut­to, insom­ma, fuorché ciò per cui essen­zial­mente è nata e cioè vendere il pat­ri­mo­nio comu­nale: è la Piom­bi­no Pat­ri­mo­ni­ale s.r.l. cre­a­ta dal Comune, uni­co socio, nel 2006. Ovvi­a­mente il Comune paga per l’e­s­ple­ta­men­to di questi servizi.
Molti dub­bi las­cia in par­ti­co­lare il fat­to che una soci­età a totale parte­ci­pazione pub­bli­ca pos­sa svol­gere attiv­ità di prog­et­tazione, real­iz­zazione e direzione di un’­opera pub­bli­ca, ma vedi­amo l’im­per­via sto­ria del­la ven­di­ta e del riac­quis­to degli immo­bili.
Il Comune vende nel 2007 alla Pat­ri­mo­ni­ale, cioè ad un organ­is­mo parte­ci­pa­to al 100% dal Comune stes­so, a tito­lo oneroso gran parte del suo pat­ri­mo­nio comu­nale per un val­ore com­p­lessi­vo di 11milioni e 500mila euro. L’ac­quirente, pri­vo di suf­fi­ci­en­ti risorse pro­prie, deve indeb­itar­si ed il Comune dà le nec­es­sarie garanzie con una fideius­sione. Poiché poi il pat­ri­mo­nio non viene ven­du­to il Comune si tro­va a pagare le rate di ammor­ta­men­to del mutuo. Per dare una dimen­sione il Comune paga dal giug­no 2009 al dicem­bre 2011 1milione 638mila euro.
Nel­la sostan­za, in questo peri­o­do, il Comune ha ven­du­to ad una pro­pria soci­età, cioè a se stes­so, gran parte dei pro­pri immo­bili e, per acquistare questi immo­bili, la soci­età, cioè il Comune, ha con­trat­to un mutuo i cui inter­es­si ven­gono pagati dal Comune, pro­pri­etario degli immo­bili.
Nell’ aprile 2012 il Comune ci ripen­sa e così viene scor­po­ra­to e riac­quisi­to al pat­ri­mo­nio ed alla ges­tione diret­ta del Comune il pat­ri­mo­nio immo­bil­iare già ven­du­to. Nat­u­ral­mente il Comune si accol­la mutui già con­trat­ti dal­la soci­età per cir­ca 9milioni 500mila euro. Enfati­ca­mente il Comune dice che appro­va una ristrut­turazione del­l’at­tiv­ità del­la soci­età Piom­bi­no Pat­ri­mo­ni­ale e così scor­po­ra ed acqui­sisce al pat­ri­mo­nio ed alla ges­tione comu­nale il ramo d’azien­da del­la soci­età Piom­bi­no Pat­ri­mo­ni­ale “ges­tione e val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio comu­nale”. C’è da chieder­si quale ramo d’azien­da dato che un ramo d’azien­da si con­figu­ra come un insieme di beni, servizi, attiv­ità, e per­son­ale, ma tant’è.
E intan­to la Pat­ri­mo­ni­ale con­tin­ua ad occu­par­si di prog­et­tazioni e direzione dei lavori di opere pub­bliche, di tas­sa sulle occu­pazioni di spazi ed aree pub­bliche (mer­ca­to set­ti­manale, pas­si carra­bili ecc.), di parcheg­gi a paga­men­to ubi­cati nel cen­tro cit­tadi­no, il servizio pub­bliche aff­is­sioni, di lam­pade votive all’interno dei cimi­teri comu­nali. Ma si occu­pa anche del­la ges­tione del campeg­gio di Sant’ Albinia, che il Comune non si è ripreso, e così dagli affit­ti dei vari servizi che lo cos­ti­tu­is­cono incas­sa 160mila euro all’an­no.
A questo pun­to una doman­da è d’ob­bli­go: dato anche il fat­to che il Comune deve esercitare sul­la Pat­ri­mo­ni­ale un con­trol­lo anal­o­go a quel­lo eserci­ta­to sui pro­pri servizi e dato che si trat­ta di servizi che il Comune può esercitare in pro­prio, per­ché il Comune non scioglie la Pat­ri­mo­ni­ale e si riap­pro­pria non solo degli immo­bili ma di tut­ti i servizi?

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