Per poter comprendere la siderurgia nel 1950

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PIOMBINO 16 novem­bre 2012 — Era il 1950. Le EDIZIONI DI CULTURA POPOLARE, casa editrice vic­i­na al Par­ti­to Comu­nista Ital­iano, pub­bli­ca­vano un lib­ric­ci­no di 95 pagine : il tito­lo  La siderur­gia ital­iana, l’ autore  Luca Pavoli­ni.
Al di là del­la retor­i­ca da guer­ra fred­da (…La nos­tra indus­tria siderur­gi­ca è diret­ta­mente minac­cia­ta, da un lato, di essere sof­fo­ca­ta e isterili­ta a van­tag­gio delle indus­trie con­cor­ren­ti degli altri pae­si cap­i­tal­is­ti­ci e, dal­l’al­tro, di essere trasfor­ma­ta in docile stru­men­to di guer­ra degli aggres­sori impe­ri­al­isti.…) il vol­umet­to ha un carat­tere divul­ga­ti­vo e ped­a­gogi­co allo stes­so tem­po (…ci si è sforza­ti di fornire dati indica­tivi sul­la reale situ­azione di questo deci­si­vo ramo d’in­dus­tria e di dimostrare la pos­si­bil­ità di uno svilup­po ordi­na­to e paci­fi­co del­la siderur­gia ital­iana…) e si col­lo­ca pavolini siderurgiaall’in­ter­no del­l’at­tiv­ità dei Con­sigli di Ges­tione nati nel 1945 per volon­tà del Comi­ta­to di Lib­er­azione Nazionale Alta Italia per la parte­ci­pazione alla ges­tione delle aziende da parte di tutte le sue com­po­nen­ti (…i Con­sigli di Ges­tione si riv­e­lano, ogni giorno di più, stru­men­ti preziosi. Essi han­no dato all’azione opera­ia una base più sol­i­da, una migliore coscien­za degli obi­et­tivi e delle reali pos­si­bil­ità di rag­giunger­li.…).
Ci sono tut­ti gli ingre­di­en­ti: le ragioni eco­nomiche su cui si basa la neces­sità del con­sol­i­da­men­to e del man­ten­i­men­to di un’in­dus­tria siderur­gi­ca ital­iana, la descrizione e la spie­gazione tec­ni­ca del proces­so fon­da­men­tale per la pro­duzione del­la ghisa e del­l’ac­ciaio, la sto­ria del­la siderur­gia ital­iana dal­la sua nasci­ta nel­la sec­on­da metà del­l’Ot­to­cen­to, la descrizione dei prin­ci­pali grup­pi siderur­gi­ci, le materie prime e le fonti d’en­er­gia, la dimen­sione euro­pea e nat­u­ral­mente le posizioni dei Par­ti­ti Comu­nisti europei e delle Unioni Inter­nazion­ali dei Sin­da­cati dei lavo­ra­tori delle Miniere e dei Sin­da­cati dei lavo­ra­tori delle Indus­trie Met­al­lur­giche e Mec­ca­niche con­tro il Piano Schu­man pre­sen­ta­to come stru­men­to di preparazione alla guer­ra in quan­to ten­dente all’u­nifi­cazione delle indus­trie minerarie e met­al­lur­giche del­l’Eu­ropa occi­den­tale.

Quan­to le posizioni politiche fos­sero sbagli­ate ed ispi­rate a logiche di guer­ra fred­da è evi­dente. Non si può, però, non sot­to­lin­eare con­tem­po­ranea­mente, al net­to delle inac­cetta­bili (ora ed allo­ra) scelte politiche e pro­gram­matiche, il carat­tere educa­ti­vo del­la pub­bli­cazione e lo sfor­zo di edu­cazione degli adul­ti che ques­ta ed altre pub­bli­cazioni fecero in quegli anni in un’I­talia con un bassis­si­mo liv­el­lo di istruzione del­la popo­lazione.

(foto di Pino Bertel­li)

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