Pomi d’Oro, la biodiversità a Suvereto

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SUVERETO 19 agos­to 2015 — Ven­erdì 21 agos­to 2015, al Chiostro di San Francesco, Suvere­to ded­i­ca una ser­a­ta alla bio­di­ver­sità e alla colti­vazione delle ver­dure antiche e dimen­ti­cate, rare e inusu­ali.
Fabi­ano Bus­draghi, ex ricer­ca­tore in fisi­ca da alcu­ni anni tor­na­to a Suvere­to, pre­sen­terà infat­ti il lavoro di recu­pero e di val­oriz­zazione delle antiche vari­età di ortag­gi che intraprende a Pog­gio Diavoli­no, l’agri­t­ur­is­mo di famiglia sit­u­a­to a pochi chilometri dal paese. Un’al­tra eccel­len­za per un Comune molto atten­to ai prodot­ti tipi­ci locali e alle spe­cial­ità enogas­tro­nomiche, nonché alla sal­va­guardia del­la bio­di­ver­sità: Suvere­to infat­ti è in pri­ma lin­ea nel prog­et­to di recu­pero dei grani antichi del­la Val di Cor­nia.
La ser­a­ta, inti­to­la­ta “Pomi d’Oro”, si arti­col­erà su due assi prin­ci­pali. Nel­la pri­ma parte, sul­la fal­sa riga del­la con­feren­za già tenu­ta da Fabi­ano Bus­draghi a Milano in occa­sione di EXPO 2015, ver­ran­no pre­sen­tate le ver­dure antiche, i loro numerosi van­tag­gi esteti­ci, nutrizion­ali ed organolet­ti­ci, ma anche i pun­ti deboli che ne han­no deter­mi­na­to il pro­gres­si­vo abban­dono da parte del­l’a­gri­coltura con­ven­zionale; con­clu­den­do con le prospet­tive future che vedono le ver­dure dimen­ti­cate pro­tag­o­niste di un’a­gri­coltura più sosteni­bile.
La sec­on­da parte del­la ser­a­ta invece è ded­i­ca­ta ai pomodori, sim­bo­lo del­l’I­talia e del­la cuci­na mediter­ranea e alla loro sto­ria appas­sio­n­ante e ric­ca di sor­p­rese.
Fabi­ano Bus­draghi ne colti­va più di 100 vari­età, una molti­tu­dine di forme, dimen­sioni e col­ori. I pomodori antichi infat­ti non sono solo rossi, ma anche gial­li, aran­cione, rosa, vio­la, mar­roni, neri, striati… e addirit­tura blu!
La ser­a­ta avrà luo­go nel­l’in­can­tev­ole cor­nice del Chiostro di San Francesco a Suvere­to ven­erdì 21 agos­to 2015, a par­tire dalle 21.30. Oltre ad assis­tere alla con­feren­za i vis­i­ta­tori potran­no ammi­rare numerose ver­dure antiche e pomodori rari colti­vati a Pog­gio Diavoli­no.
“Col­ture di quali­ta’” con­clude Jes­si­ca Pasqui­ni, vicesin­da­co con del­e­ga all’a­gri­coltura “la val­oriz­zazione delle tipici­ta’ e delle speci­fici­ta’, ques­ta la stra­da da seguire in tut­ti i com­par­ti del­l’a­gri­coltura per diver­si­fi­car­si e sostenere scelte che escono dal­la glob­al­iz­zazione delle mer­ci. In un mon­do stran­dard­iz­za­to sono le unici­ta’ a fare la dif­feren­za.”

UFFICIO STAMPA COMUNE DI SUVERETO

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