Porto aperto a carri armati e lanciamissili

· Inserito in Lettere, Spazio aperto

PIOMBINO 1 set­tem­bre 2019 — Nel­la notte tra il 29 e il 30 agos­to sul por­to di Piom­bi­no ver­rà com­ple­ta­to l’imbarco di mezzi, uomi­ni ed esplo­sivi per con­to dell’Esercito Ital­iano. Gli stes­si ver­ran­no trasportati da una nave bat­tente bandiera mal­tese fino a Doha, in Qatar. Dalle notizie rac­colte pare che l’Esercito Ital­iano abbia instau­ra­to un rap­por­to di col­lab­o­razione con l’esercito del Qatar e che i due svol­ger­an­no in for­ma con­giun­ta l’esercitazione denom­i­na­ta NASER 2019. Sti­amo par­lan­do del Qatar, Sta­to che nel 2017 veni­va accusato dall’ex min­istro Mat­teo Salvi­ni di essere “fiancheg­gia­tore dei ter­ror­isti” e che poi, dopo solo un anno, divenne invece meta di un viag­gio del­lo stes­so Salvi­ni che indi­ca­va il Qatar come un paese sta­bile e sicuro, dove pot­er inve­stire, e dove non vi era­no estrem­is­mi né rischi legati al ter­ror­is­mo…
Ebbene i Vig­ili del Fuo­co di Piom­bi­no sono sen­za autoscala, come denun­ci­a­to lo scor­so 22 agos­to alle autorità com­pe­ten­ti (Min­istro dell’Interno, Direzione Reg.le VV.F., Prefet­tura di Livorno e Sin­da­co di Piom­bi­no) ma in com­pen­so la nos­tra cit­tà gode del­la vista del pas­sag­gio di decine di mezzi mil­i­tari che andran­no a “gio­care alla guer­ra” in Qatar.
Come rap­p­re­sen­tan­ti di USB VV.F. non ci pos­si­amo esimere dall’esprimere tut­to il nos­tro dis­senso per i sol­di sper­perati nelle spese mil­i­tari, con i nos­tri por­ti “aper­ti” a navi con mezzi mil­i­tari ed arma­men­ti ma chiusi all’accoglienza ed alla sol­i­da­ri­età.
Abbi­amo fat­to una sti­ma al rib­as­so e prob­a­bil­mente con quel cari­co di mezzi mil­i­tari lo Sta­to Ital­iano avrebbe potu­to com­prare almeno 40 autoscale per i pom­pieri, uti­liz­z­abili per garan­tire il soc­cor­so tec­ni­co urgente alla popo­lazione. A Piom­bi­no ci basterebbe una sola autoscala, per pot­er inter­venire tem­pes­ti­va­mente in caso di incen­dio appar­ta­men­to, soc­cor­so a per­sona o di ogni altro inter­ven­to che richie­da un mez­zo spe­ciale per prestare un effi­ciente soc­cor­so in altez­za.
I cit­ta­di­ni del­la Val di Cor­nia invece si devono accon­tentare di vedere sul loro ter­ri­to­rio i lan­ci­amis­sili dell’esercito, non servi­ran­no a sal­vare vite ma almeno se ci attac­casse la vic­i­na Fol­loni­ca potrem­mo difend­er­ci al meglio…

USB VV.F – Unione Sin­da­cale di Base Vig­ili del Fuo­co

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