Poste riapra Populonia stazione e Riotorto

· Inserito in Lettere, Teoria e pratica

PIOMBINO 5 aprile 2020 — La chiusura di tutte le fil­iali di Poste Ital­iane del­la cit­tà e del ter­ri­to­rio è una deci­sione uni­lat­erale che, nonos­tante la grav­ità dell’emergenza che sti­amo tut­ti attra­ver­san­do, pote­va essere con­di­visa poiché è una amputazione di un servizio essen­ziale. Un servizio di pri­ma neces­sità per una nutri­ta parte del­la popo­lazione più frag­ile e tec­no­logi­ca­mente meno attrez­za­ta per pot­er sop­perire in altro modo a queste dif­fi­coltà. Pro­prio per questo lo scor­so pri­mo aprile il vicesin­da­co Giu­liano Par­o­di ha invi­a­to a Poste Ital­iane una let­tera per chiedere la ria­per­tu­ra min­i­ma anche di un solo giorno a set­ti­mana del­la fil­iale di Pop­u­lo­nia Stazione. Stes­sa cosa potrebbe essere chi­es­ta per la frazione di Riotor­to.
Se, da un parte, è com­pren­si­bile la sal­va­guardia del­la salute dei dipen­den­ti di Poste Ital­iane, dall’altra ci appare incom­pren­si­bile che queste tutele vengano oper­ate sen­za tenere in con­sid­er­azione le effet­tive neces­sità dell’utenza in un momen­to così dram­mati­ca­mente stra­or­di­nario.
Uten­za che nec­es­sari­a­mente dovrà spostar­si e con­seguente­mente dovrà esporsi al ris­chio di assem­bra­men­to nell’unica sede che risul­terebbe aper­ta, quel­la cen­trale. Ci auguri­amo che Poste Ital­iane voglia al più presto rimod­u­lare un servizio che con­cili sicurez­za dei dipen­den­ti con esi­gen­ze dei cit­ta­di­ni di tut­to il ter­ri­to­rio.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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