Preoccupazione per il popolo delle partite Iva

· Inserito in Lettere, Spazio aperto

PIOMBINO 29 aprile 2020 — Nel­l’ul­ti­mo tri­en­nio, pri­ma del­l’avven­to del Con­vid-19, in Italia, tre mil­ioni di “par­tite Iva”  di queste han­no alza­to bandiera bian­ca ed han­no chiu­so la loro attiv­ità: negozi di vic­i­na­to, arti­giani, pro­fes­sion­isti pres­so i quali vi siete servi­ti fino a poco tem­po pri­ma.
Per trop­po tem­po le par­tite Iva, volano del­la nos­tra econo­mia, sono state viste e giu­di­cate, in modo super­fi­ciale ed erro­neo: una cat­e­go­ria di priv­i­le­giati, dei “sen­za padrone” che pagano poche tasse e fan­no le vacanze quan­do vogliono.  Una cat­e­go­ria che lo Sta­to ha sem­pre con­sid­er­a­to come una specie di ban­co­mat da cui attin­gere “sol­di facili” per rip­i­anare i pro­pri bilan­ci.
In questi ulti­mi due mesi l’at­tiv­ità di gran parte di esse è sta­ta forzata­mente inter­rot­ta per l’emergenza san­i­taria e tut­ti si sono resi con­to del­la loro impor­tan­za e del loro ruo­lo pri­or­i­tario per l’economia del nos­tro Paese tranne lo Sta­to.
Pur non volen­do entrare nel mer­i­to delle dis­cutibilis­sime dis­po­sizioni san­i­tarie intrap­rese da questo Gov­er­no è bene sapere che per ogni giorno che una saraci­nesca di un negozio, qui in Piom­bi­no come nel resto del Paese, res­ta abbas­sa­ta viene nega­ta la pos­si­bil­ità a quel­la per­sona e ai suoi dipen­den­ti di lavo­rare e guadagnare ones­ta­mente e dig­ni­tosa­mente denaro, pagan­do anche le tasse, per man­tenere la pro­pria famiglia e lo sta­to sociale.
Dall’attuale gov­er­no l’esercito delle par­tite Iva piom­bi­ne­si, rinchiuse in casa e col­le­gate davan­ti agli scher­mi tele­vi­sivi, si aspet­ta­va di sen­tire ieri sera ben altro dell’usurato e ben con­sue­to “bisogna aspettare, andrà tut­to bene” ripetu­to come un mantra dal Pres­i­dente del Con­siglio.
La situ­azione è dram­mat­i­ca e il gov­er­no che ha in questo momen­to il ruo­lo politi­co per far­lo deve smet­tere di pren­dere in giro gli ital­iani e atti­var­si imme­di­ata­mente a sosteg­no di chi non ha più tem­po di aspettare restando sedu­to sul divano di casa. Serve un aiu­to con­cre­to ver­so ques­ta cat­e­go­ria che non ben­e­fi­cia come altre di ammor­tiz­za­tori sociali, con una imme­di­a­ta iniezione di liq­uid­ità di denaro per per­me­t­terne la riparten­za al ter­mine del lock­down.
Non pos­si­amo accettare come Lega altra alter­na­ti­va per­ché ad oggi una pro­l­un­ga­ta man­ca­ta riparten­za di molte di esse, porterebbe a una loro morte cer­ta e un imme­di­a­to incre­men­to del­la dis­oc­cu­pazione nel nos­tro Paese. La nos­tra forza polit­i­ca appog­gerà qual­si­asi man­i­fes­tazione di protes­ta che ver­rà decisa e por­ta­ta avan­ti dall’esercito delle par­tite Iva qualo­ra tar­dassero anco­ra ad arrivare dal Gov­er­no i con­creti aiu­ti che gius­ta­mente  tan­ti nos­tri concit­ta­di­ni si aspet­tano.
Aiu­ti­amole per non las­cia­r­le morire da sole una dopo l’al­tra giran­dogli le spalle. La loro chiusura equiv­ale all’eutanasia del nos­tro Paese.

Uffi­cio Stam­pa Lega SALVINI PREMIER Piom­bi­no

(Foto di Pino Bertel­li)

 

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