Produzione di accordi a mezzo di accordi

PIOMBINO 29 aprile 2014 — Ma che cosa è l’ accor­do di pro­gram­ma “Dis­ci­plina degli inter­ven­ti per la riqual­i­fi­cazione e la ricon­ver­sione del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no”?
Com­in­ci­amo da cosa non è.
Non è l’ac­cor­do di pro­gram­ma che deri­va dal­l’essere Piom­bi­no area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa. Nelle area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa, Piom­bi­no così è sta­ta defini­ta con una legge nel giug­no 2013, occorre elab­o­rare un Prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale (PRRI) e suc­ces­si­va­mente adot­tar­lo un accor­do di pro­gram­ma nel quale
sono dis­ci­plinati gli inter­ven­ti agevola­tivi, l’at­tiv­ità’ inte­gra­ta e coor­di­na­ta delle ammin­is­trazioni cen­trali, delle regioni, degli enti locali e dei sogget­ti pub­bli­ci e pri­vati, le modal­ità’ di ese­cuzione degli inter­ven­ti e la ver­i­fi­ca del­lo sta­to di attuazione del PRRI e del rispet­to delle con­dizioni fis­sate;
viene incar­i­ca­ta Invi­talia del­la attuazione del PRRI;
viene indi­vid­u­a­ta l’area in cui si appli­ca il Piano di pro­mozione indus­tri­ale di cui all’art. 8 del decre­to-legge 1° aprile 1989, n. 120, con­ver­ti­to con legge 15 mag­gio 1989, n. 181.
Del resto è lo stes­so accor­do che dirime la ques­tione affer­man­do all’art 8 che si dovrà provvedere all’e­lab­o­razione del PRRI e ad approvar­lo con un atto aggiun­ti­vo, cioè con un ulte­ri­ore accor­do di pro­gram­ma.
Non è l’ accor­do di pro­gram­ma quadro che prevede sem­pre la stes­sa legge per­ché l’ac­cor­do di pro­gram­ma quadro lì pre­vis­to al fine di indi­vid­uare le risorse des­ti­nate agli speci­fi­ci inter­ven­ti per l’area indus­tri­ale di Piom­bi­no e per le final­ità infra­strut­turali, por­tu­ali ed ambi­en­tali lì pre­vis­to è già sta­to stip­u­la­to nel luglio 2013 e del resto quel­lo fir­ma­to in questi giorni non si chia­ma accor­do di pro­gram­ma quadro ma sem­plice­mente accor­do di pro­gram­ma.
Non è l’ac­cor­do di pro­gram­ma di cui par­la la legge “des­ti­nazione Italia” per­ché esso prevede che il Min­istro del­l’am­bi­ente e del­la tutela del ter­ri­to­rio e del mare e il Min­istro del­lo Svilup­po eco­nom­i­co, d’in­te­sa con la regione ter­ri­to­rial­mente inter­es­sa­ta e, per le materie di com­pe­ten­za, con il Min­istro del lavoro e delle politiche sociali, nonché con il Min­istro dei beni e delle attiv­ità’ cul­tur­ali e del tur­is­mo pos­sono stip­u­lare accor­di di pro­gram­ma con uno o più pro­pri­etari di aree con­t­a­m­i­nate o altri sogget­ti inter­es­sati ad attuare prog­et­ti inte­grati di mes­sa in sicurez­za o bonifi­ca e di ricon­ver­sione indus­tri­ale e svilup­po eco­nom­i­co in siti di inter­esse nazionale.
Nel­l’ac­cor­do fir­ma­to qualche giorno fa i pri­vati fir­matari non ci sono e se nel futuro ci saran­no pri­vati con l’in­ten­zione di real­iz­zare prog­et­ti di mes­sa in sicurez­za e di rein­dus­tri­al­iz­zazione li dovran­no pre­sentare al Min­is­tero del­lo Svilup­po eco­nom­i­co con i rel­a­tivi piani finanziari e sot­to­scri­vere suc­ces­si­va­mente degli accor­di di pro­gram­ma.

Ma allo­ra che cosa è?
L’ac­cor­do di cui si par­la è dunque un ulte­ri­ore accor­do che si aggiunge ai molti accor­di o pro­to­col­li già fir­mati nel cor­so del tem­po e riguar­da quel­lo che viene defini­to un Prog­et­to di mes­sa in sicurez­za, ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione del­l’area indus­tri­ale di Piom­bi­no. Più che di prog­et­to si dovrebbe par­lare di ipote­si prog­et­tuale o di pro­gram­ma, in alcu­ni casi solo di impeg­ni gener­i­ci, tan­t’è che la sua attuazione è rin­vi­a­ta a molti atti e deci­sioni pub­bliche e pri­vate suc­ces­sive:
per la ricon­ver­sione, l’ef­fi­cien­ta­men­to ener­geti­co e il miglio­ra­men­to ambi­en­tale del ciclo pro­dut­ti­vo del­la Luc­chi­ni potran­no essere pre­sen­tati prog­et­ti entro sei mesi dal­la data di stip­u­la del­la ces­sione del com­p­lesso indus­tri­ale,
per i prog­et­ti inte­grati di mes­sa in sicurez­za e di rein­dus­tri­al­iz­zazione deb­bono essere stip­u­lati accor­di di pro­gram­ma tra i sogget­ti pri­vati e i min­is­teri del­lo svilup­po eco­nom­i­co e del­l’am­bi­ente,
per gli inter­ven­ti pub­bli­ci e pri­vati per la mes­sa in sicurez­za per l’im­me­di­a­ta fruizione del­l’area Luc­chi­ni non esistono né prog­et­ti pri­vati né prog­et­ti pub­bli­ci,
il Prog­et­to di ricon­ver­sione e riqual­i­fi­cazione indus­tri­ale del­l’area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa non esiste e comunque sarà approva­to con un suc­ces­si­vo accor­do di pro­gram­ma,
per la bretel­la di col­lega­men­to del­l’au­tostra­da tir­reni­ca al por­to di Piom­bi­no, per il baci­no di gal­leg­gia­men­to e/o care­nag­gio, per l’agevolazione degli inves­ti­men­ti pri­vati, per la razion­al­iz­zazione delle infra­strut­ture ener­getiche del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no, per lo sman­tel­la­men­to del­la navi del Min­is­tero del­la dife­sa, per la riqual­i­fi­cazione del­la forza lavoro e per il reimpiego del­la forza lavoro anche in prog­et­ti di ricon­ver­sione si enun­ciano impeg­ni gener­i­ci e non di più.

Chi­ami­amo­lo pure accor­do di pro­gram­ma ma è chiaro che la sua inde­ter­mi­natez­za gli con­ferisce le carat­ter­is­tiche più di linee gui­da che di stru­men­to di attuazione di prog­et­ti o pro­gram­mi dati.
Nat­u­ral­mente sui con­tenu­ti di tali linee gui­da occor­rerà fare val­u­tazioni di mer­i­to.

(Foto di Pino Bertel­li)

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