Protervia e rifiuti in una “ridente località turistica”

· Inserito in Spazio aperto
Alberto Nannoni

PIOMBINO 23 set­tem­bre 2018 — Pro­ter­via: è una paro­la lati­na che assom­ma tut­ti insieme i sig­ni­fi­cati di super­bia, pre­poten­za, boria, arro­gan­za, sfrontatez­za. È la paro­la migliore per definire l’atteggiamento tenu­to dal­la ammin­is­trazione locale a gui­da PD nell’affare rifiu­ti spe­ciali, meglio conosci­u­to come prog­et­to RIMa­te­ria. Stan­no por­tan­do avan­ti un megaprog­et­to di dis­car­i­ca per rifiu­ti spe­ciali con stu­pe­facente effi­cien­za, pri­ma che la cit­tad­i­nan­za pren­da coscien­za piena dei dan­ni che provocherà al loro ter­ri­to­rio.  Han­no rifi­u­ta­to d’imperio lo stru­men­to ref­er­en­dario, pri­mo ten­ta­ti­vo di por­tar­li a dis­cutere, e pro­ce­dono spedi­ti per la ven­di­ta delle quote del prog­et­to ai pri­vati.
Le dimen­sioni del­la dis­car­i­ca in itinere sono enor­mi: un colle di 400 metri di lato ed un’altezza di 15 metri, quan­to un palaz­zo di 5 piani, for­ma­to da rifiu­ti spe­ciali prove­ni­en­ti da tut­ta Italia, nascerà pro­prio all’ingresso di Piom­bi­no. Questo mostro darà una maz­za­ta alla nascente e frag­ile indus­tria del tur­is­mo e sarà causa di sva­l­u­tazione di tut­ti gli immo­bili del­la zona adi­a­cente, la tran­quil­la local­ità di Col­ma­ta. I piom­bi­ne­si non ne trar­ran­no alcun van­tag­gio in ter­mi­ni eco­nomi­ci, non essendo pre­vista alcu­na misura di “com­pen­sazione” per il degra­do ambi­en­tale del ter­ri­to­rio; diver­re­mo però noti come “quel­li del­la pat­tumiera gigante”,  altro che “ridente local­ità tur­is­ti­ca” come desider­ereb­bero in tan­ti!
Tut­ti questi guasti ci ven­gono imposti dal­la locale direzione PD al solo scopo di rip­i­anare un buco deb­ito­rio di decine di mil­ioni di euro in cari­co dall’Asiu, che era anch’essa sot­to il loro con­trol­lo. Stan­no usan­do ques­ta cit­tà, questo bel ter­ri­to­rio, pie­gan­dola ai loro obi­et­tivi ed  igno­ran­do del tut­to il supe­ri­ore inter­esse del­la cit­tad­i­nan­za. Dul­cis in fun­do, vogliono coronare l’operazione con la ven­di­ta del­la mag­gio­ran­za del­la soci­età a entità pri­vate che trar­ran­no grossi guadag­ni dall’affare, esu­lan­do al con­tem­po dal pub­bli­co con­trol­lo. Un’operazione vera­mente deg­na di un regime, che non potrà essere mai dimen­ti­ca­ta dal cit­tadi­no piom­bi­nese che ogni vol­ta che rien­tr­erà nel­la sua cit­tà dovrà subire, e non per sua scelta, l’invadente pre­sen­za del mostro,  ricor­dan­do bene chi l’ha volu­to. Ed il mostro, una vol­ta che sarà sta­to cre­ato, avrà lun­ga vita ed incomberà su tutte le nos­tre future gen­er­azioni.
Quest’amministrazione e ques­ta diri­gen­za PD deb­bono essere man­date a casa ed il momen­to gius­to sarà il prossi­mo anno al momen­to del suo rin­no­vo.
Piom­bi­no meri­ta molto di più, meri­ta idee, capac­ità e volti nuovi.

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