SONO PASSATI CINQUE ANNI DALL’ACCORDO DI PROGRAMMA 24 APRILE 2014

Protocolli di insediamento: storia di un fallimento

· Inserito in News dal territorio

PIOMBINO 16 aprile 2019 – Un comu­ni­ca­to stam­pa del­la Regione Toscana del 10 aprile (si può leg­gere sot­to il testo inte­grale, ndr) infor­ma che “riaprirà il prossi­mo 17 aprile il ban­do per i pro­to­col­li di inse­di­a­men­to rel­a­tivi all’Area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no. La dotazione finanziaria del ban­do ammon­ta a qua­si 7 mil­ioni di euro”.
Niente da eccepire sal­vo che il comu­ni­ca­to niente rac­con­ta del pas­sato rel­a­ti­vo all’utilizzo del­lo stru­men­to pro­to­col­li di inse­di­a­men­to per incen­tivi a prog­et­ti impren­di­to­ri­ali nell’area di Piom­bi­no. Cosa che invece è inter­es­sante conoscere per­ché si trat­ta del­la sto­ria di un fal­li­men­to. Il fal­li­men­to, non il solo, degli incen­tivi alle imp­rese pre­visti dal­la Regione per quest’area. Un fal­li­men­to che sta accan­to ad altre mis­ure region­ali, anch’esse fal­lite, come ad esem­pio quel­la finanzi­a­ta con 30 mil­ioni mai spe­si per un “Prog­et­to di effi­cien­ta­men­to ener­geti­co e miglio­ra­men­to ambi­en­tale del ciclo pro­dut­ti­vo del sito del­lo sta­bil­i­men­to ex Luc­chi­ni di Piom­bi­no”.
E non fan­no eccezione nem­meno gli incen­tivi nazion­ali: basti pen­sare ai 20 mil­ioni stanziati dal Min­is­tero per prog­et­ti impren­di­to­ri­ali di cui sono sta­ti uti­liz­za­ti solo 1.863.745 euro.
Ma tor­ni­amo ai nos­tri pro­to­col­li di inse­di­a­men­to, stru­men­ti che, lo dice la stes­sa Regione, deb­bono favorire la cresci­ta di prog­et­ti indus­tri­ali di largo respiro, sosteni­bili e inno­v­a­tivi, capaci di dare nuo­vo impul­so a impor­tan­ti aree del ter­ri­to­rio toscano e all’oc­cu­pazione.
Il recente decre­to diri­gen­ziale che riapre il ban­do per accedere alle agevolazioni per “Pro­to­col­li di inse­di­a­men­to” nel­la zona di Piom­bi­no sta­bilisce “di des­tinare al pre­sente inter­ven­to risorse com­p­lessive pari a euro 7.432.868,10 di cui euro 501.880,95 da ris­er­var­si pri­or­i­tari­a­mente all’even­tuale con­ces­sione del con­trib­u­to all’im­pre­sa WECOLOGISTIC S.r.l.”.
La cosa non può non apparire un po’ curiosa per­ché viene da doman­dar­si subito per­ché ques­ta pri­or­ità a Wecol­o­gis­tic e per­ché 7.432.868,19 euro, una cifra pre­cisa al cen­tes­i­mo.
La rispos­ta si tro­va nel­lo stes­so decre­to diri­gen­ziale che ci rac­con­ta che nel 2018 era­no sta­ti des­ti­nati ai pro­to­col­li di inse­di­a­men­to per i prog­et­ti riv­olti all’Area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no 9.000.000 di euro ma che di questi era­no sta­ti con­ces­si aiu­ti per un totale di 1.567.131,9 euro alle seguen­ti imp­rese:

  • Due Emme S.p.A. ‑con­trib­u­to pari a Euro 509.268,04
  • Due Emme S.p.A. ‑con­trib­u­to pari a Euro 448.053,41
  • Oriz­zonte S.r.l. ‑con­trib­u­to pari a Euro 609.810,45.

Ci fa sapere anche che dal 2017 esiste una grad­u­a­to­ria anco­ra atti­va che com­prende anche il prog­et­to WECOLOGISTIC, ma i con­trol­li sul­l’im­pre­sa sono anco­ra in cor­so, men­tre il prog­et­to di Bertoc­ci Mon­tag­gi S.r.l. ha avu­to esi­to neg­a­ti­vo per cui non è pos­si­bile con­cedere il con­trib­u­to.
In realtà quel­la grad­u­a­to­ria com­prende anche un prog­et­to del Nuo­vo Pignone e di altre cinque aziende col­le­gate (Costruzioni geome­tra Vet­tori­ni Pietro, BCUBE, Elle­gi Ser­vice, Briel, S.A.O.) per finanzi­a­men­ti con­ced­i­bili pari a 7.711.023,55 euro ma evi­den­te­mente Nuo­vo Pignone ha rin­un­ci­a­to.
Ma non è l’unico prog­et­to al quale il pro­po­nente ha rin­un­ci­a­to dato che nel­la grad­u­a­to­ria delle domande ammis­si­bili pre­sen­tate al 29 feb­braio 2016 e al 31 otto­bre 2016 com­paiono anche i prog­et­ti di Arcelor­Mit­tal per un con­trib­u­to mas­si­mo con­ced­i­bile di 750.048 euro, di Pales­can­do­lo Lavo­razioni Siderur­giche per 702.000 euro, di Comimp per un con­trib­u­to mas­si­mo con­ced­i­bile di 708.234,75 ma negli atti del­la Regione se ne per­dono le trac­ce.
Vale infine ricor­dare, infine, che l’iniziativa era sta­ta pre­vista nell’accordo di pro­gram­ma del 24 aprile 2014 “Dis­ci­plina degli inter­ven­ti per la riqual­i­fi­cazione e la ricon­ver­sione del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no” nel quale la Regione Toscana, nel quadro del­la diver­si­fi­cazione del­la spe­cial­iz­zazione pro­dut­ti­va dell’area di crisi di Piom­bi­no, ave­va inser­i­to un suo inter­ven­to finanziario per l’agevolazione degli inves­ti­men­ti a favore di imp­rese anche con lo stru­men­to dei pro­to­col­li di inse­di­a­men­to.
Sono pas­sati cinque anni ed i risul­tati sono sot­to gli occhi di tut­ti, anzi sono doc­u­men­tati sia pur con­fusa­mente, dal­la stes­sa Regione.

Comu­ni­ca­to stam­pa del­la Regione Toscana
Aprirà il prossi­mo 17 aprile il ban­do per i pro­to­col­li di inse­di­a­men­to rel­a­tivi all’Area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no. La dotazione finanziaria del ban­do ammon­ta a qua­si 7 mil­ioni di euro.
Il ban­do si inserisce nel­l’Ac­cor­do di pro­gram­ma sot­to­scrit­to nel 2014 e pun­ta a dare sosteg­no a prog­et­ti, aven­ti ril­e­van­za strate­gi­ca per l’e­cono­mia toscana, des­ti­nati a con­sol­i­dare o creare nuovi inse­di­a­men­ti indus­tri­ali ed in par­ti­co­lare, incre­mentare la pre­sen­za di attiv­ità eco­nomiche, favorire per­cor­si di ristrut­turazione e ricon­ver­sione e incre­mentare l’oc­cu­pazione.
Ben­e­fi­cia­ri del ban­do sono micro, pic­cole, medie e gran­di imp­rese, sin­gole o in for­ma aggre­ga­ta, (consorzi/società con­sor­tili di dura­ta non infe­ri­ore a 5 anni, rag­grup­pa­men­ti tem­po­ranei d’im­pre­sa, asso­ci­azioni tem­po­ra­nee di scopo, reti di imp­rese in qualunque for­ma cos­ti­tu­ite). Potran­no parte­ci­pare al ban­do anche i liberi pro­fes­sion­isti in quan­to equiparati alle imp­rese, aven­ti sede legale o unità locale des­ti­natarie del­l’in­ter­ven­to, nei ter­ri­tori dei Comu­ni del­l’Area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no.
Le agevolazioni, che saran­no con­cesse sot­to for­ma di con­trib­u­to in con­to cap­i­tale a fon­do per­du­to, riguarder­an­no prog­et­ti dal­la dimen­sione min­i­ma di 250 mila euro, da real­iz­zare e local­iz­zare nel ter­ri­to­rio dei comu­ni com­pre­si nel­l’Area di crisi indus­tri­ale com­p­lessa di Piom­bi­no: Piom­bi­no, Campiglia Marit­ti­ma, San Vin­cen­zo e Suvere­to. Com­p­lessi­va­mente sono a dis­po­sizione 6 mln 931 mila euro di cui alla lin­ea 1.6 PAR FSC ex FAS 2007–2013, ‘Riqual­i­fi­cazione e ricon­ver­sione del polo indus­tri­ale di Piom­bi­no’.
La modal­ità di selezione degli inter­ven­ti è a sportel­lo. I sogget­ti gestori del­l’in­ter­ven­to sono Svilup­po Toscana S.p.A. per le attiv­ità rel­a­tive alla selezione dei prog­et­ti e ARTEA per le attiv­ità di con­trol­lo e paga­men­to.
Le domande potran­no essere pre­sen­tate esclu­si­va­mente online sul sito di Svilup­po Toscana, dove potrà essere con­sul­ta­to il testo com­ple­to del ban­do.

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