Quello di Renzi non è patrimonio della sinistra

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 29 set­tem­bre 2014 — Ho avu­to occa­sione di ascoltare l’intervista che Lucia Annun­zi­a­ta ha fat­to a Susan­na Camus­so, leader CGIL e pos­so affer­mare che ascoltan­do bene tutte le argo­men­tazioni che ella sostiene in mer­i­to alla rifor­ma del lavoro, pos­si­amo pren­dere atto di una notev­ole diver­sità da quel­la immag­ine che moltissi­mi mass-media vogliono far­ci credere con i loro reso­con­ti nei tele­gior­nali o gior­nali. Di fat­to non ho trova­to quel con­ser­va­toris­mo ret­ro­gra­do che ci las­ciano inten­dere lor sig­nori, ma piut­tosto un esame luci­do del­la situ­azione vista dal­la parte dei lavo­ra­tori, quel­la parte che mai ha fat­to leg­gi pro o con­tro i lavo­ra­tori, ma è sem­pre sta­ta impeg­na­ta, a tor­to o a ragione nel­la dife­sa dei pluri­mi inter­es­si del mon­do del lavoro.
Si, vi saran­no anche ele­men­ti di cor­po­razioni ma mai potrem­mo trovare posizioni che pun­tano a dividere tra chi il lavoro lo ha e chi invece è stan­co anche di cer­car­lo. E cre­do si pos­sa affer­mare che il sin­da­ca­to è inter­locu­tore essen­ziale del gov­er­no del paese, anche se poi chi decide è la polit­i­ca, ma non dob­bi­amo trascu­rare il fat­to che in Democrazia dovreb­bero essere tan­ti i sogget­ti che con­tribuis­cono al domani.
Nelle parole del­la Camus­so ho sen­ti­to disponi­bil­ità al con­fron­to, purché si par­li chiara­mente e si sap­pia ascoltare tut­ti i sogget­ti in cam­po. Evi­tan­do prove di forza per­ché la situ­azione del paese non dovrebbe con­sen­tire di costru­ire castel­li con il principe uni­co al coman­do, tante sono le ques­tioni ed i sogget­ti coin­volti tan­to da aiutar­ci a far com­pren­dere che l’uomo solo non appar­tiene alla sin­is­tra di gov­er­no.
La sera ho ascolta­to l’intervista al Pres­i­dente del con­siglio Mat­teo Ren­zi, che ha cer­ca­to in tan­ti modi di sostenere la giustez­za del­la can­cel­lazione dell’art. 18, per­ché è imped­i­men­to agli investi­tori stranieri per venire in Italia, e per­ché la rifor­ma del lavoro deve essere mod­er­na non più gov­er­na­ta da stru­men­ti, come lo Statu­to dei Lavo­ra­tori, che com­pie 44 anni di vita. Deb­bo ammet­tere con franchez­za che il mio scetti­cis­mo iniziale con­tro la can­cel­lazione dell’art. 18, ascoltan­do l’intervista si è raf­forza­to fino a diventare net­ta con­tra­ri­età, per­ché non è rius­ci­to a dimostrare il nes­so, che por­ta neg­a­tiv­ità, per rilan­cia­re il lavoro. Il tema è quel­lo delle tutele per i lavo­ra­tori, e allo­ra deb­bono essere garan­tite a tut­ti e non togliere quelle, poche, che già esistono. Tra l’altro ha det­to che can­cellerà tutte le forme del pre­cari­a­to che esistono oggi. Bene anch’io come la Camus­so aspet­to in glo­ria che questo avven­ga, e soprat­tut­to aspet­to in glo­ria che si fac­cia qual­cosa in pos­i­ti­vo evi­tan­do di additare una cer­ta sin­is­tra di essere trop­po con­ser­va­trice, io da uomo di sin­is­tra sen­to il bisog­no del cam­bi­a­men­to, ma questo deve essere pos­i­ti­vo e dare risposte adeguate alle attese dei cit­ta­di­ni.
Mi per­me­t­to solo di ricor­dare che a colpi di mag­gio­ran­za si “impone” e riten­go che ques­ta sia cosa diver­sa dal gov­ernare, almeno nel­la mia con­cezione di fare polit­i­ca. Ulti­mo ele­men­to che vole­vo soll­e­vare è rel­a­ti­vo al fat­to che Ren­zi ha affer­ma­to di sen­tir­si molto vici­no a Berlinguer e questo mi ha fat­to sob­balzare, per­ché in effet­ti il mio pen­siero era molto lon­tano da ques­ta sua affer­mazione. Mi bas­ta pen­sare che nel­la famosa inter­vista a Scal­fari, Berlinguer dice­va che: “dob­bi­amo lib­er­are lo Sta­to dal­la occu­pazione che ne han­no fat­to i par­ti­ti”. Ricor­do a tut­ti noi che Ren­zi ha com­ple­ta­to l’occupazione polit­i­ca del­lo Sta­to, pro­prio con il suo ruo­lo di seg­re­tario nazionale del PD e di Pres­i­dente del Con­siglio. Sono cer­to che Berlinguer avrebbe con­dan­na­to politi­ca­mente questo andaz­zo, definen­do­lo sem­plice­mente non pat­ri­mo­nio del­la sin­is­tra.

Wal­ter Gasperi­ni

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