RIMateria diventi pubblica e si aprano i dossier

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 9 dicem­bre 2019 — È inizia­to il count down per capire le sor­ti politi­co-eco­nomiche del nos­tro futuro di cit­ta­di­ni res­i­den­ti in un luo­go tan­to bel­lo quan­to mar­tor­iz­za­to. Man­cano pochi giorni: il 18 di dicem­bre è vici­no. Il Con­siglio di Ammin­is­trazione del­la S.p.A. RIMa­te­ria chiarirà in tale data cosa intende fare: iniziare a met­tere a nor­ma la dis­car­i­ca e suc­ces­si­va­mente tentare di attuare il prog­et­to approva­to dal­la Regione? Pre­sentare comunque un nuo­vo prog­et­to? Oppure i pri­vati uti­liz­zan­do il dirit­to di reces­so abban­do­nano per­ché quan­to vol­e­vano attuare pre­sen­ta dif­fi­coltà e costi non pre­visti? Quali sce­nari si apri­ran­no per ora non è dato sapere.
Per noi sem­pli­ci cit­ta­di­ni la soluzione è sem­pre sta­ta una: man­dare via i pri­vati, ripub­bli­ciz­zare RIMa­te­ria, impedire il rad­doppio del­la dis­car­i­ca.
Per questo vol­e­va­mo fare un ref­er­en­dum che avrem­mo vin­to! I fat­ti di questi anni ci han­no dato ragione: la dis­car­i­ca è servi­ta non per le boni­fiche ma per por­tarvi rifiu­ti da tut­ta Italia, non è sta­ta mes­sa a nor­ma, anzi i dis­a­gi per gli abi­tan­ti sono aumen­tati, la TAP è rimas­ta inuti­liz­za­ta e RIMa­te­ria è in perdi­ta men­tre il socio pri­va­to guadagna!
Solo ripren­den­dola sot­to il con­trol­lo pub­bli­co e con un piano indus­tri­ale pre­ciso uscire­mo da questo dis­as­tro. RIMa­te­ria potrà così met­ter­si al servizio delle opere di bonifi­ca con la TAP, ter­minare i volu­mi autor­iz­za­ti in quar­ta vari­ante, met­tere a nor­ma la dis­car­i­ca e chi­ud­er­la per poi gestir­la in sicurez­za ed il per­son­ale even­tual­mente in esubero potrà essere assun­to da SEI Toscana per miglio­rare il servizio di rac­col­ta dei rifiu­ti urbani.
RIMa­te­ria può avere una prospet­ti­va sen­za puntare a nuovi spazi di dis­car­i­ca che in zona non sono ambi­en­tal­mente accetta­bili!
No a nuovi spazi di dis­car­i­ca oltre quel­li già autor­iz­za­ti! Andran­no anzi rimossi tut­ti i rifiu­ti abban­do­nati che inquinano il SIN, ma non lo faran­no i pri­vati! Deve inter­venire lo Sta­to, lo prevede la legge che  ha dichiara­to Piom­bi­no o Sito di Inter­esse Nazionale da bonifi­care medi­anti inves­ti­men­ti statali. Il Comune o addirit­tura lo Sta­to ges­ten­dola potrebbe fare di RIMa­te­ria un mez­zo per diminuire i costi delle boni­fiche.
Se i pri­vati abban­do­nano non avviene il dis­as­tro che il PD locale indi­ca. Men­tre se i pri­vati restano gli spazi di dis­car­i­ca servi­ran­no per fare prof­itti, rius­ci­ran­no come sem­pre a scansare le pre­scrizioni per riem­pire tut­to il nos­tro ter­ri­to­rio di una mon­tagna di rifiu­ti prove­niente da tut­ta Italia.
Se è doveroso dare un futuro, ed è pos­si­bile, ai lavo­ra­tori di RIMa­te­ria, la com­po­nente pri­va­ta deve essere man­da­ta via. Non deve essere accetta­ta la log­i­ca che gli ha per­me­s­so fino ad oggi di dettare legge e di infis­chiarsene delle pre­scrizioni che cer­ca­vano di ren­dere la dis­car­i­ca ambi­en­tal­mente sop­porta­bile. Non deve essere fat­to loro nes­sun scon­to, quin­di: caro­tag­gi, cen­tra­line e niente ripresa dei con­fer­i­men­ti fino a quan­do non è fat­to quan­to richiesto per la mes­sa nor­ma! Ci chiedi­amo per­ché invece di pro­porre nuovi fan­ta­siosi prog­et­ti non provve­dono ad adem­piere all’ultima dif­fi­da!
Sull’intera vicen­da RIMa­te­ria molto è anco­ra da chiarire. Per questo è urgente aprire i dossier a tutt’oggi sec­re­tati. Sap­pi­amo che a otto­bre si è inse­di­a­ta la Com­mis­sione comu­nale d’inchiesta, sap­pi­amo che si è già atti­va­ta per richiedere atti, doc­u­men­ti, bilan­ci, sap­pi­amo che sul tavo­lo del­la Com­mis­sione non è sta­to anco­ra deposi­ta­to niente.
Chiedi­amo al Sin­da­co, alla Giun­ta, al Pres­i­dente Francesco Pel­lati di atti­var­si cel­er­mente, per quan­to di com­pe­ten­za,  per per­me­t­tere alla Com­mis­sione di ottenere la doc­u­men­tazione richi­es­ta al fine di stu­di­are, di val­utare ed infine relazionare al Con­siglio Comu­nale e a tut­ta la cit­tà del­la ges­tione Asiu, dei pas­sag­gi diri­gen­ziali, dei pas­sag­gi soci­etari, delle respon­s­abil­ità e com­pe­ten­ze di cias­cuno sulle scelte fat­te negli anni.
Cre­di­amo che solo apren­do i dossier i cit­ta­di­ni rius­ci­ran­no final­mente a capire come sia sta­to pos­si­bile arrivare ad un deb­ito così ecla­tante che anco­ra oggi pesa sulle scelte pos­si­bili. E forse sarà più facile rius­cire ad indi­vid­uare il per­cor­so da intrapren­dere per venirne fuori una vol­ta per tutte.

Un grup­po di cit­ta­di­ni di Piom­bi­no

(Foto di Pino Bertel­li)

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