RIMateria: il parere del Nucleo è una presa in giro

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PIOMBINO 7 novem­bre 2019 — Il NURV si è espres­so: nonos­tante tutte le crit­ic­ità evi­den­zi­ate da enti, asso­ci­azioni, cit­ta­di­ni e ammin­is­trazioni comu­nali, ha scel­to di pro­porre alla Giun­ta Regionale di “esprimere pro­nun­cia pos­i­ti­va di com­pat­i­bil­ità ambi­en­tale rel­a­ti­va­mente al prog­et­to” pro­pos­to da RIMa­te­ria pres­so il polo indus­tri­ale di Ischia di Cro­ciano. Bas­ta che pri­ma di pre­sentare istan­za di autor­iz­zazione AIA il pro­po­nente arretri un pochi­no il perimetro del­la nuo­va dis­car­i­ca sul­la LI 53 in modo da rispettare la dis­tan­za di 500 metri dal perimetro del cen­tro abi­ta­to più vici­no e, soprat­tut­to, si ricor­di di chiedere di mod­i­fi­care l’at­to di con­ces­sione in essere con l’A­gen­zia del Demanio che, allo sta­to attuale, con­sente di autor­iz­zare solo il con­fer­i­men­to di rifiu­ti derivan­ti dal­lo smal­ti­men­to dei cumuli e da attiv­ità siderur­gi­ca.
In prat­i­ca il prog­et­to non sarebbe sta­to com­pat­i­bile per­ché trop­po vici­no al cen­tro abi­ta­to, ma il NURV lo appro­va lo stes­so, dan­do per scon­ta­to che il pro­po­nente sarà dis­pos­to a fare ques­ta pic­co­la mod­i­fi­ca per “rien­trare” nel­la nor­ma. D’al­tra parte il piat­to è tal­mente ric­co che come potrebbe non essere dis­pos­to?
E anco­ra: ti con­ce­do l’am­pli­a­men­to e ti dico che al momen­to ci puoi met­tere solo rifiu­ti derivan­ti dal­lo smal­ti­men­to dei cumuli e da attiv­ità siderur­gi­ca, ma dal momen­to che sap­pi­amo tut­ti benis­si­mo che l’at­tiv­ità siderur­gi­ca non ripar­tirà (e che qualo­ra ripar­tisse pro­dur­rebbe una quan­tità davvero esigua di rifiu­ti, del tut­to spro­porzion­a­ta ai volu­mi richi­esti) e fig­uri­amo­ci se par­ti­ran­no le boni­fiche, ti fac­cio pre­sente che, nel caso tu non ci aves­si pen­sato, la pre­sente pre­scrizione potrà essere mod­i­fi­ca­ta ai sen­si dell’art. 56 del­la LR 10/2010, nel momen­to in cui sarai rius­ci­to a far­ti cam­biare l’at­to di con­ces­sione dal Demanio.
Quin­di in altre parole: al momen­to cara RIMa­te­ria devi met­tere a pos­to qualche det­taglio ma tran­quil­la, ti dico io (Regione) come devi fare per aggi­rare tut­ti quei “palet­ti” che siamo sta­ti costret­ti a met­tere per con­fondere un po’ le idee ai piom­bi­ne­si.
Cosa ci sia da esultare pro­prio ci sfugge: non è sta­to fer­ma­to pro­prio un bel niente, anzi, si è las­tri­ca­to un altro bel pez­zo di stra­da nel­la direzione di un bell’ampliamento des­ti­na­to ai rifiu­ti spe­ciali prove­ni­en­ti da tut­ta Italia.
Però sul­la VIA il NURV ha scrit­to la paro­la mag­i­ca: BONIFICHE. Quel­la paro­la che dal 2016 viene sven­to­la­ta davan­ti al naso dei cit­ta­di­ni per con­vin­cer­li pri­ma a trasfor­mare la dis­car­i­ca ASIU per rifiu­ti urbani in dis­car­i­ca per rifiu­ti spe­ciali da rici­clare, poi ad ampli­ar­la e ad ampli­ar­la anco­ra nonos­tante nelle ton­nel­late di rifiu­ti che ci sono sta­ti sti­pati den­tro e che da anni ammor­bano l’aria del­la cit­tà non ci sia nem­meno un gram­mo prove­niente dalle boni­fiche. Ci sono fini­ti, fra l’al­tro, i fanghi di Marghera, ma questo è un altro dis­cor­so, vero?
Vi invi­ti­amo ad andare sul sito del­la Regione Toscana e a cer­care il ver­bale del­la sedu­ta del NURV del 22/10/2019 e del 30/10/2019: sono ben 41 pagine, ma a pag­i­na 36, ai pun­ti 1 e 2 degli “Aspet­ti pro­gram­mati­ci” tro­verete scritte pari pari le parole che abbi­amo sopra ripor­ta­to.
D’al­tra parte a pag 16, nel­la parte prece­dente le pre­scrizioni, la rap­p­re­sen­tante dell’Ufficio Set­tore Boni­fiche e Autor­iz­zazioni rifiu­ti così si era pro­nun­ci­a­ta “la pri­or­i­taria vocazione dei nuovi volu­mi di dis­car­i­ca” deve essere sub­or­di­na­ta al “sod­dis­faci­men­to del­la doman­da di smal­ti­men­to locale”. E di nuo­vo: “pri­or­i­tari­a­mente per i rifiu­ti prove­ni­en­ti dagli inter­ven­ti di bonifi­ca del Sin e dalle even­tu­ali future attiv­ità siderur­giche”.
Lo sapete cosa vuol dire “pri­or­i­taria”? Che se ci sei hai la prece­den­za. SE CI SEI. Se non ci sei non sarà mica col­pa di RIMa­te­ria, pove­ri­na. A quel pun­to potran­no ben entrare rifiu­ti da fuori!
E che questo sia il VERO DISEGNO sot­tostante alla VIA è evi­dente se si va a leg­gere il ver­bale del­la riu­nione tec­ni­ca del 23/09/2019 con INVITALIA SpA pres­so il Min­is­tero del­l’Am­bi­ente e del­la Tutela del Ter­ri­to­rio e del Mare. A pag­i­na 7 la dis­cus­sione sul­la carat­ter­iz­zazione dei cumuli por­ta il rap­p­re­sen­tante del Comune a dire che “l’ipote­si di ges­tione dei rifiu­ti inizial­mente for­mu­la­ta da ASIU (oggi RIMa­te­ria) appare molto prob­lem­at­i­ca” tan­to da apparire “oggi tra­mon­ta­ta”, che “le dis­cariche di RIMa­te­ria oggi sono di per­ti­nen­za pri­va­ta, per­tan­to deve essere indet­ta una gara” e che “anche la pos­si­bil­ità di uti­liz­zare le vec­chie dis­cariche Luc­chi­ni per rice­vere i rifiu­ti cos­tituen­ti i cumuli è tra­mon­ta­ta”.
La Regione allo­ra, con un cer­to ner­vo­sis­mo, ricor­da che:

  • nel­la riu­nione del luglio scor­so rel­a­ti­va all’Ac­cor­do di Pro­gram­ma non è sta­to pre­so nes­sun impeg­no per­ché la dis­car­i­ca RiMa­te­ria ricevesse i cumuli, indipen­den­te­mente dal fat­to che essa fos­se a mag­gio­ran­za pub­bli­ca o pri­va­ta;
  • la sud­det­ta dis­car­i­ca non è abil­i­ta­ta a rice­vere scorie di acciaieria (cod­i­ci CER);
  • la dis­cus­sione su tale dis­car­i­ca è sur­reale per il fat­to che non ven­gono pagate le rel­a­tive fideius­sioni.

Le fideius­sioni, appun­to: vogliamo par­larne?
È esat­ta­mente questo il moti­vo per cui la Regione non ha potu­to, a nos­tro avvi­so, approvare subito la delib­era: RIMa­te­ria non riesce a trovare nes­suno dis­pos­to a rin­no­vare la fideius­sione post-mortem nec­es­saria per essere autor­iz­za­ta al pros­egui­men­to del­la pro­pria attiv­ità.
Altro che rispet­to delle pre­scrizioni in dif­fi­da!
RIMa­te­ria con­tin­ua a con­ferire nonos­tante non sia cop­er­ta da fideius­sione: la vec­chia è scadu­ta il 30/06/2019. Come mai non trovano nes­suno dis­pos­to a con­ced­er­la? E come mai nes­suno si pone ques­ta doman­da?
Sap­pi­amo dal ver­bale del Con­siglio di Ammin­is­trazione di RIMa­te­ria del luglio scor­so che le Assi­cu­razioni Gen­er­ali si era­no dichiarate dis­poste a con­cedere det­ta fideius­sione a con­dizione che i Comu­ni accettassero di essere coob­bli­gati (cioè respon­s­abili in soli­do). Eppure, nonos­tante l’impegno dei Comu­ni, le Assi­cu­razioni Gen­er­ali han­no fini­to col tirar­si indi­etro: per­ché? È lecito chieder­si, a questo pun­to: che ruo­lo han­no i Comu­ni in ques­ta vicen­da? Quali garanzie si stan­no impeg­nan­do a fornire pur di ottenere il rin­no­vo del­la fideius­sione? Non è che sti­amo legan­do mani e pie­di alla cit­tà, in modo che non pos­sa più oppor­si agli svariati piani indus­tri­ali det­tati dai pri­vati da oggi in avan­ti?
Per tut­ti questi motivi le dichiarazioni del sin­da­co riferite nell’articolo del Tir­reno di mer­coledì 6 novem­bre non sono a nos­tro avvi­so sod­dis­facen­ti: vera­mente si è lim­i­ta­to ad affer­mare “meglio tar­di che mai” e “non com­men­to fino a quan­do non sarà approva­ta la delib­era” apprez­zan­do comunque il fat­to che il Pres­i­dente del­la Regione pri­ma di approvare la delib­era voglia ver­i­fi­care gli adem­pi­men­ti di RIMa­te­ria rispet­to alle dif­fide rice­vute dal­la Regione stes­sa?
Vera­mente non ha fat­to nes­suna delle con­sid­er­azioni che vi abbi­amo appe­na pre­sen­ta­to?
A nos­tro avvi­so, viste le pos­si­bil­ità di vari­ante esplici­ta­mente sug­gerite a RIMa­te­ria dal­lo stes­so NURV, sarebbe oppor­tuno che pro­prio in ques­ta fase il Comune, che comunque detiene la mag­gio­ran­za delle quote di parte pub­bli­ca, chiedesse esplici­ta­mente alla Giun­ta Regionale di ren­dere immod­i­fi­ca­bile la pre­scrizione rel­a­ti­va alla tipolo­gia dei rifiu­ti con­feri­bili in dis­car­i­ca, non ren­den­do uti­liz­z­abile l’art 56 del­la Legge Regionale 10/2010.
Se davvero RIMa­te­ria avesse anche solo la lon­tana inten­zione di ottem­per­are a queste nuove pre­scrizioni dovrebbe nec­es­sari­a­mente cam­biare il suo attuale piano indus­tri­ale: per­ché di questo il sin­da­co non par­la? Che inten­zioni ha il pres­i­dente Pel­lati? Come mai non era pre­sente neanche alla riu­nione del NURV? La sua pre­sen­za sarebbe sta­ta fon­da­men­tale e invece si è lim­i­ta­to a del­e­gare uno dei soci pri­vati. E già che ci siamo, che fine han­no fat­to gli incon­tri pub­bli­ci che RIMa­te­ria tene­va men­sil­mente per infor­mare la cit­tad­i­nan­za?
E come mai il bilan­cio 2018 di Asiu, che avrebbe dovu­to essere pub­bli­ca­to a giug­no non si vede anco­ra da nes­suna parte? E i caro­tag­gi? Ma i caro­tag­gi veri, da eseguire su tut­ta la dis­car­i­ca?
Come cit­ta­di­ni chiedi­amo che la Giun­ta Regionale mod­i­fichi le pre­scrizioni del NURV in modo tale da ren­dere impos­si­bile il con­fer­i­men­to di rifiu­ti diver­si da quel­li prove­ni­en­ti delle boni­fiche del Sin o dalle scorie siderur­giche non rici­cla­bili. In questo caso, tra l’altro, i volu­mi del cono rovescio sareb­bero più che suf­fi­ci­en­ti. Tut­tavia solo una dis­car­i­ca com­ple­ta­mente pub­bli­ca potrà vera­mente essere al servizio delle boni­fiche: finché saran­no pre­sen­ti i pri­vati i cri­teri che guider­an­no il piano indus­tri­ale saran­no total­mente diver­si: il cono rovescio e tut­ti gli altri spazi autor­iz­za­ti con­tin­uer­an­no a riem­pir­si coi rifiu­ti spe­ciali prove­ni­en­ti da tut­ta Italia.

Grup­po Resisten­za con­tro Piom­bi­no polo di rifiu­ti

(Foto di Pino Bertel­li)

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