RiMateria: non si può fingere che nulla sia successo

· Inserito in Spazio aperto
Luigi Coppola

PIOMBINO 19 aprile 2018 — Ho segui­to atten­ta­mente le vicende di RiMa­te­ria, ma, a parte un mio iniziale inter­ven­to di buon­sen­so che aus­pi­ca­va tem­pi veloci da parte del­la Mag­i­s­tratu­ra, a fronte di un prog­et­to indus­tri­ale da pros­eguire per ottem­per­are alla mes­sa a nor­ma del­la dis­car­i­ca, ho prefer­i­to restare spet­ta­tore. D’al­tra parte non sono pre­dis­pos­to a gira­volte stru­men­tali solo per cav­al­care l’on­da, come ho vis­to fare da molti. La bagarre sui i social è sta­ta inten­sa ed anche scom­pos­ta, sia nel­la conoscen­za delle ques­tioni, che nel­l’e­spres­sione in gen­erale, come se fos­se un prob­le­ma di qual­cuno e non del­l’in­tera comu­nità. Non inter­ven­go sui grup­pi social soli­ta­mente, in prim­is per­ché non ho tem­po e poi per­ché trop­po spes­so sono fun­zion­ali a dis­eg­ni di parte, facen­do pres­sione sul­lo pan­cia delle per­sone meno infor­mate. In effet­ti, per­son­ag­gi noti in ques­ta fase pro­prio sui grup­pi di Face­book han­no det­to tut­to ed il con­trario di tut­to. Pri­ma han­no but­ta­to ben­z­i­na sul fuo­co, poi sono tor­nati sui loro pas­si per sol­i­dariz­zare con i lavo­ra­tori, come se non avessero saputo che le impli­cazioni azien­dali si sareb­bero riper­cosse sui dipen­den­ti. Comunque, alla fine, al di là dei pro­nun­ci­a­men­ti del­la polit­i­ca, la pre­rog­a­ti­va del­l’azione in ques­ta fase è a cari­co degli organi inquiren­ti e dei difen­sori di parte, tut­to il resto è solo sceneg­gia­ta. Ovvi­a­mente non mi riferisco alle legit­time man­i­fes­tazioni dei dipen­den­ti, i quali han­no sostenu­to con forza le pro­prie ragioni. Per­sonal­mente, cre­do che il dis­se­que­stro del­la dis­car­i­ca fos­se l’u­ni­ca soluzione per ripar­tire con la mes­sa a nor­ma, con ciò però non si può far fin­ta che non sia accadu­to nul­la. I 50 mil­ioni di buco las­ciati da Asiu sono reali, come lo è la cat­ti­va ges­tione nel nos­tro com­pren­so­rio dei rifiu­ti spe­ciali, e non solo, con pesan­ti respon­s­abil­ità sia pub­bliche che pri­vate da ver­i­fi­care ed a mio avvi­so anche da sanzionare pesan­te­mente. Vedremo cosa accadrà nel futuro prossi­mo. Res­ta poi l’incog­ni­ta indus­tri­ale, che obtor­to col­lo peserà sulle scelte future di RiMa­te­ria e di tut­ti i cit­ta­di­ni di Piom­bi­no, nes­suno esclu­so. Quin­di, è bene che cias­cuno pos­sa esprimer­si sec­on­do il pro­prio pen­siero e le pro­prie neces­sità. Buona gior­na­ta a RiMa­te­ria.

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