RiMateria: udienza per il riesame il 3 maggio

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PIOMBINO 17 aprile 2018 — RiMa­te­ria al cen­tro del con­siglio comu­nale tem­ati­co che si è svolto durante la gior­na­ta di mart­edì 17 aprile, richiesto dalle forze politiche e che ha mes­so insieme i diri­gen­ti del­l’azien­da, Legam­bi­ente, le Rsu e i lavo­ra­tori, i cit­ta­di­ni di Col­ma­ta.
Una dis­cus­sione molto ampia, che ha toc­ca­to gli aspet­ti ambi­en­tali, occu­pazion­ali, finanziari ed eco­nomi­ci in rap­por­to al con­testo locale.
E nel cor­so del con­siglio è arriva­ta anche la notizia, comu­ni­ca­ta dal pres­i­dente di RiMa­te­ria Vale­rio Cara­mas­si, che il Tri­bunale ha fis­sato l’u­dien­za per il riesame del­la ques­tione per il prossi­mo 3 mag­gio.
Nel­la sua intro­duzione il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani ha par­la­to del­la neces­sità di guardare avan­ti, affrontan­do la ques­tione in prospet­ti­va sen­za lim­i­tar­si uni­ca­men­to a vedere cosa è suc­ces­so in pas­sato.
“RiMa­te­ria opera in un’area di 62 ha in cui si trovano quat­tro dis­cariche: quel­la di Asiu che è nel­la fase di chiusura, due dis­cariche di rifiu­ti indus­tri­ali del­la ex Luc­chi­ni, la LI53 dis­car­i­ca abu­si­va con­sis­tente in 400mila ton­nel­late di rifiu­ti indus­tri­ali stoc­cati in modo incon­trol­la­to in cumuli – ha spie­ga­to il sin­da­co — La LI53 è comunque una dis­car­i­ca di non peri­colosi. RiMa­te­ria opera in base a un decre­to del Min­is­tero del­l’am­bi­ente che la incar­i­ca del­la mes­sa in sicurez­za del­la LI53 ed è appun­to da questo che parte il piano indus­tri­ale del­l’azien­da che voglio ricor­dare era con­tenu­to nel pat­to che i sin­daci pro­pri­etari e Vale­rio Cara­mas­si han­no sot­to­scrit­to al momen­to del­l’ac­cettazione del­la nom­i­na. Di questi rifiu­ti cir­ca i 2/3 pos­sono andare a rici­clo, men­tre l’al­tro ter­zo deve essere trat­ta­to in modo con­trol­la­to. Il piano indus­tri­ale di RiMa­te­ria nasce quin­di dal­l’e­si­gen­za di risol­vere le nos­tre crit­ic­ità ambi­en­tali e dal­la sin­er­gia che ci sarebbe inter­ve­nen­do a valle del ciclo pro­dut­ti­vo del­l’ac­ciaio. La Ger­ma­nia dra­ga tut­ta l’Eu­ropa di rifiu­ti spe­ciali e la Ger­ma­nia è un paese ambi­en­tal­ista. Legam­bi­ente nel suo rap­por­to rac­co­man­da di fare le dis­cariche”.
Il sin­da­co ha poi ris­er­va­to una rif­les­sione ai lavo­ra­tori, evi­den­zian­do la loro capac­ità di par­lare alla cit­tà e il dis­a­gio che stan­no viven­do a causa di ques­ta situ­azione.
Il pres­i­dente di RiMa­te­ria, Vale­rio Cara­mas­si, ha mes­so l’ac­cen­to sul proces­so di risana­men­to eco­nom­i­co e ambi­en­tale inizia­to, a fronte di una situ­azione iniziale par­ti­co­lar­mente dif­fi­cile: una dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni acquisi­ta da Asiu, un’impian­tis­ti­ca e una situ­azione eco­nom­i­ca dis­as­trose.
RiMa­te­ria è stru­men­to indis­pens­abile alla cit­tà e uno stru­men­to strate­gi­co. Impor­tante tornare a lavo­rare per con­sen­tire il risana­men­to. Urgente quin­di sbloc­care la situ­azione.
Come da pro­gram­ma è inter­venu­to poi Mau­ro Mari­ni per le Rsu del­l’azien­da, che ha pos­to all’at­ten­zione un doc­u­men­to redat­to da tut­ti i lavo­ra­tori di RiMa­te­ria. Nel doc­u­men­to si fa rifer­i­men­to al lavoro di infor­mazione svolto dai lavo­ra­tori in cit­tà nel­l’ul­ti­mo mese, con un ringrazi­a­men­to a chi ha appog­gia­to la loro lot­ta paci­fi­ca. “Ma la sol­i­da­ri­età, man­i­fes­ta­ta anche da molti politi­ci pre­sen­ti oggi, per­chè diven­ti effi­cace deve essere segui­ta da azioni fat­tive che porti­no o favoriscano la soluzione che noi ci aspet­ti­amo: RiMa­te­ria deve ripar­tire il pri­ma pos­si­bile, per il lavoro e per la fun­zione che svolge nel ter­ri­to­rio”. Nel doc­u­men­to si evi­den­zia inoltre l’im­por­tan­za dei con­fer­i­men­ti e con­cludono ricor­dan­do a tut­ti i Comu­ni pro­pri­etari la garanzia delle risorse nec­es­sarie alla pros­e­cuzione dei lavori di risana­men­to.
Per Adri­ano Bruschi di Legam­bi­ente i dis­a­gi dei lavo­ra­tori e dei cit­ta­di­ni di Col­ma­ta van­no tenu­ti uni­ti. Ha poi evi­den­zi­a­to la neces­sità di pro­cedere con le boni­fiche. “Per ora sulle boni­fiche non è sta­to fat­to prati­ca­mente niente. Nel­l’ac­cor­do di pro­gram­ma del 2014 si evi­den­zi­a­va che la rimozione dei cumuli fos­se pri­or­i­taria per pro­cedere. I cumuli impedis­cono di fare i caro­tag­gi per conoscere quel­lo che effet­ti­va­mente c’è”.
Uno dei rap­p­re­sen­tan­ti dei cit­ta­di­ni di Col­ma­ta, Gian­car­lo Mat­teoni, ha ricorda­to la rac­col­ta di oltre 300 firme e ha chiesto di fare luce sulle con­seguen­ze san­i­tarie che pos­sono derivare dal­la vic­i­nan­za del­la dis­car­i­ca.
“I risul­tati delle anal­isi fat­te sono scon­cer­tan­ti – ha det­to Mat­teoni -, per alcu­ni il supera­men­to dei lim­i­ti è di 100 volte, come il bios­si­do di azo­to. Dipende dal SIN o anche dal­la dis­car­i­ca? Pri­ma di affer­mare che va tut­to bene, aspet­ti­amo la rispos­ta del­la Regione. Chiedi­amo quin­di caro­tag­gi, con­trol­li nec­es­sari, un adegua­to sis­tema di cap­tazione dei gas. I volu­mi sono esauri­ti. Si dovrà provvedere alla cop­er­tu­ra provvi­so­ria e defin­i­ti­va. Per garan­tire lavoro, si rimet­ta in fun­zione la fab­bri­ca con gli scar­ti siderur­gi­ci che pos­sono essere trat­tati da RiMa­te­ria. C’è bisog­no di for­ti inves­ti­men­ti, no ai rifiu­ti prove­ni­en­ti da altre par­ti d’I­talia. Non si può lavo­rare in dero­ga alle leg­gi sul­la salute dei cit­ta­di­ni e lavo­ra­tori”.
La dis­car­i­ca non è a nor­ma e, anche se venisse dis­se­ques­tra­ta, per le forze del­l’op­po­sizione non può ricom­in­cia­re a fun­zionare come pri­ma. Met­tere a nor­ma la dis­car­i­ca diven­ta quin­di una pri­or­ità per tut­ti, altri­men­ti tut­to il resto crol­la. Sul por­to sono sta­ti investi­ti molti euro, la stes­sa cosa dovrebbe avvenire anche in questo caso, han­no affer­ma­to alcune forze di oppo­sizione.
Nelle con­clu­sioni il sin­da­co ha dife­so la real­iz­zazione del por­to par­lan­do del­l’ec­cel­len­za del lavoro svolto. “Sulle boni­fiche e sul­l’ac­cor­do di pro­gram­ma ha ricorda­to tut­to il lavoro fat­to con i min­is­teri e le pro­poste inter­es­san­ti par­tite da Piom­bi­no, dal con­siglio comu­nale, utili anche per tut­to il Paese. Le ques­tioni legate agli ammor­tiz­za­tori sociali, alle nor­ma­tive esisten­ti in mate­ria ambi­en­tale ecc. Ha poi ricorda­to il lavoro che l’am­min­is­trazione comu­nale sta por­tan­do avan­ti per la ricer­ca di finanzi­a­men­ti con­tribu­ti e garanzie.
Guardan­do alle prospet­tive, il sin­da­co ha evi­den­zi­a­to la neces­sità di pot­er con­tin­uare sul­la siderur­gia come uno degli asset di svilup­po del­la nos­tra zona, una siderur­gia mod­er­na che deve inse­di­ar­si nei modi che questo con­siglio ha indi­ca­to. La vari­ante che abbi­amo fat­to è la migliore, cam­bia la vita del ter­ri­to­rio con l’in­dus­tria che si allon­tana dal­la cit­tà”.

Uffi­cio stam­pa Comune di Piom­bi­no

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