Saccardi studi meglio i bisogni e meglio li governi

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pervenuta in redazione

PIOMBINO 22 mar­zo 2018 — Oggi sul­la stam­pa leg­giamo che l ‘asses­sore regionale alla san­ità Ste­fa­nia Sac­car­di affer­ma: “Il Movi­men­to 5 Stelle cav­al­ca i bisog­ni invece di gov­ernarli”.
Fac­ciamo sem­plice­mente notare che è lei che gov­er­na essendo asses­sore alla san­ità del­la Regione Toscana e non noi, quin­di dovrebbe essere lei a gov­ernare, cioè dare risposte ai bisog­ni dei cit­ta­di­ni, inizian­do a ren­dere pub­bli­ci i dati del­lo stu­dio sul­la rete infar­to (con numero casi e tem­pi di per­cor­ren­za media dal momen­to del­la diag­nosi all’ar­ri­vo alla sala di emod­i­nam­i­ca) rel­a­tivi alla Bas­sa Val di Ceci­na e alla Val di Cor­nia, come da impeg­no da lei stes­sa pre­so, cre­an­do un grup­po di lavoro coor­di­na­to dal diret­tore del’Usl Toscana nord ovest, De Lau­retis, con l’im­peg­no di fornir­li entro il 15 novem­bre 2017. Chi gov­er­na e prende impeg­ni dovrebbe rispet­tar­li!
Prob­a­bil­mente il prog­et­to di due sale di emod­i­nam­i­ca (Ceci­na e Piom­bi­no) è sta­to spie­ga­to molto male all’asses­sore Sac­car­di.
Lei par­la di numeri, di decre­to Bal­duzzi, ma il prog­et­to, che è sta­to pro­pos­to e sostenu­to da oltre 4500 firme di cit­ta­di­ni e da numerosi con­sigli comu­nali, riguar­da una sola unità oper­a­ti­va di emod­i­nam­i­ca che opera sui due presì­di di Ceci­na e di Piom­bi­no.
I numeri ci sono ampia­mente, per­ché questo prog­et­to mette in sicurez­za un’area attual­mente scop­er­ta dal­la rete dell’infarto che parte da Cas­tiglion­cel­lo a Nord, fino a Piom­bi­no a Sud ed a Volter­ra ad Est.
La sola sala di emod­i­nam­i­ca a Piom­bi­no servirebbe solo agli abi­tan­ti di Piom­bi­no.
Appare biz­zarra e pretes­tu­osa l’idea di andare a strin­gere accor­di con l’ASL Toscana Sud Est per far afferire a Piom­bi­no i pazi­en­ti col­pi­ti da infar­to di Fol­loni­ca; il tem­po di trasfer­i­men­to Fol­loni­ca — Gros­se­to è ampia­mente nei lim­i­ti del­la “gold­en hour” e, per rin­cor­rere ques­ta strana strate­gia, si chi­udono gli occhi su Volter­ra e su tut­ta l’Alta Val di Ceci­na che rimar­reb­bero total­mente tagli­ate fuori dalle pos­si­bil­ità di una ter­apia tem­pes­ti­va dell’infarto.
È poi anco­ra più biz­zarro che l’assessore Sac­car­di par­li di “numeri” e di legge Bal­duzzi quan­do poi, nel­la Regione da lei ammin­is­tra­ta, si con­tano per­le come due neu­rochirurgie a dis­tan­za di 15 Km (Livorno e Pisa) che, let­teral­mente, si lit­igano i pazi­en­ti (vedi recen­ti arti­coli di stam­pa). Sen­za poi dimen­ti­care la sala di emod­i­nam­i­ca del­la Fon­dazione Monas­te­rio di Pisa che opera in emer­gen­za solo un giorno (UN GIORNO) alla set­ti­mana. E, infine, due car­diochirurgie a dis­tan­za di 30 Km (Pisa e Mas­sa).
L’assessore Sac­car­di può tran­quil­la­mente boc­cia­re il prog­et­to, ma non si può nascon­dere dietro argo­men­tazioni fan­ta­siose ed irre­ali. Deve soprat­tut­to assumer­si per­sonal­mente, insieme ai sin­daci che even­tual­mente approver­an­no un PAL che com­prende una sola sala di emod­i­nam­i­ca a Piom­bi­no, la respon­s­abil­ità polit­i­ca e morale di ques­ta scelta illog­i­ca e penal­iz­zante per moltissi­mi cit­ta­di­ni.

Meet­up MoVi­men­to 5 Stelle provin­cia di Livorno

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