Se 18 mesi vi sembrano pochi, che sarà mai!

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PIOMBINO 15 novem­bre 2019 – Se 18 mesi vi sem­bra­no pochi fate pure. Che sarà mai! Pare ques­ta l’opinione del pres­i­dente del­la Regione Toscana Enri­co Rossi, almeno a quan­to ha scrit­to Il Sole 24 Ore Radio­cor Plus, il 13 novem­bre 2019, che mette in boc­ca al pres­i­dente, tra vir­go­lette, la seguente frase: “Loro devono portare un piano a gen­naio, ci stan­no lavo­ran­do e a quel­lo che ho intu­ito ci sarà uno slit­ta­men­to, molto lega­to anche alle vicende ital­iane”. La cosa fran­ca­mente appare para­dos­sale se si han­no in mente le tante volte in cui da ogni parte si è invo­ca­ta, pri­ma e dopo la fir­ma dell’accordo di pro­gram­ma del luglio 2018, la mag­na­nim­ità di JSW per­ché tale ter­mine fos­se accor­ci­a­to.
C’è da immag­inare che nel piano indus­tri­ale alle­ga­to all’accordo di pro­gram­ma, quel piano che non è mai sta­to pub­bli­ca­to, non sia chiar­i­to da quan­do partono i diciot­to mesi e non sia nem­meno chiaro che si trat­ta di un ter­mine tas­sati­vo. In effet­ti nelle infor­mazioni date alle orga­niz­zazioni sin­da­cali il 6 giug­no 2018 c’è scrit­to: “In ques­ta fase saran­no avviati gli stu­di di fat­tibil­ità rel­a­tivi all’es­pan­sione futu­ra (Fase 2), che dovreb­bero essere com­ple­tati in 18 mesi”. Ma cer­ta­mente accettare subito e tran­quil­la­mente lo “slit­ta­men­to” non è politi­ca­mente e prati­ca­mente irril­e­vante.
Del resto è lo stes­so Rossi che nel luglio 2019 tuon­a­va: “ A gen­naio ci sarà una impor­tante ver­i­fi­ca sul­l’at­tuazione degli accor­di e non pos­si­amo arrivare a quel­l’ap­pun­ta­men­to por­tan­do solo dei se e dei ma”.
Ma le incertezze non finis­cono qui. Incertezze riguardano anche l’oggetto del­lo stu­dio del­la Fase 2. Nel­lo stes­so doc­u­men­to pre­sen­ta­to alle orga­niz­zazioni sin­da­cali nel giug­no 2018 si par­la di “real­iz­zare un sito per la pro­duzione di prodot­ti piani con impianti di fab­bri­cazione di acciaio da forno elet­tri­co, impianti di lam­i­nazione a nas­tri con­tinui e lam­i­na­toi a fred­do. Inoltre, con l’obiettivo di ali­menta­re gli impianti di lam­i­nazione esisten­ti inte­grandoli, è pre­vis­to anche un forno elet­tri­co ed una cola­ta con­tin­ua per blumi/billette”.
Ma da quel momen­to è com­in­ci­a­ta un’oscillazione che non si è più fer­ma­ta.
Sem­pre il pres­i­dente Rossi nel luglio 2019 bat­te­va di nuo­vo i pug­ni sul tavo­lo, “Vogliamo vedere il prog­et­to del forno elet­tri­co”, il 5 novem­bre tes­ti­mo­ni­a­va, a segui­to di una ver­i­fi­ca con Jin­dal l’in­ten­zione del­lo stes­so “di inter­venire su Piom­bi­no con la pre­sen­tazione nei pri­mi mesi del nuo­vo anno del prog­et­to per la real­iz­zazione dei forni elet­tri­ci, impeg­no e sca­den­za che è in cima alle pre­oc­cu­pazioni di tut­ti” e poi l’ 8 novem­bre al ter­mine di un incon­tro con il CEO di JSW Steel Saj­jan Jin­dal, svoltosi a Roma anche con la parte­ci­pazione del pres­i­dente del­la com­mis­sione con­sil­iare svilup­po eco­nom­i­co, Gian­ni Ansel­mi, ras­si­cu­ra­va:“Ci sono buone notizie per la siderur­gia in Toscana. Mis­ter Jin­dal mi ha con­fer­ma­to l’in­ten­zione di inve­stire a Piom­bi­no e di rimanerci…Vogliono fare di Piom­bi­no un impianto mod­er­no e chiedono di essere sup­por­t­ati sec­on­do gli impeg­ni già assun­ti dal gov­er­no rel­a­ti­va­mente al cos­to del­l’en­er­gia. Con la Regione con­fer­mano spir­i­to di col­lab­o­razione pos­i­ti­vo che con­sen­tirà di svilup­pare i prog­et­ti per ulte­ri­ori inves­ti­men­ti per la cit­tà siderur­gi­ca del­la Toscana”.
Da luglio tre pas­sag­gi e tre dichiarazioni diverse.
La chiarez­za non abbon­da.

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