Senza balbettii e titubanze alla riunione del 16

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PIOMBINO 12 gen­naio 2020 — Giu­dichi­amo in maniera pos­i­ti­va che il Comune di Piom­bi­no abbia chiesto che all’in­con­tro al MiSE del 16 gen­naio siano pre­sen­ti tut­ti i sogget­ti coin­volti fon­da­men­tali per ridis­eg­nare le sor­ti del nos­tro ter­ri­to­rio:

  • Regione;
  • Min­is­teri dell’ Ambi­ente e delle Infra­strut­ture.

Siamo con­vin­ti che tale richi­es­ta sia lungimi­rante e di grande impor­tan­za.
L’ incon­tro del 16 potrebbe essere l’oc­ca­sione che da tem­po si atten­de­va in cit­tà e nel com­pren­so­rio, per far diventare, final­mente,  la verten­za Piom­bi­no una verten­za nazionale.
Data la sua impor­tan­za abbi­amo chiesto un incon­tro al Sin­da­co e alla Giun­ta di Piom­bi­no, per evi­den­ziare quelle che cre­di­amo essere le prin­ci­pali tem­atiche da portare a quel tavo­lo su cui il Comune a nos­tro avvi­so deve fare pres­sione, sia sulle isti­tuzioni region­ali che nazion­ali.
Ovvi­a­mente, come sin­da­ca­to, siamo anche molto pre­oc­cu­pati per il futuro dei lavo­ra­tori sia diret­ti che del­l’in­dot­to. Tra l’al­tro l’am­mor­tiz­za­tore sociale fin ora uti­liz­za­to ad otto­bre prossi­mo è in sca­den­za.
Sono trascor­si i 18 mesi che la multi­nazionale indi­ana ha chiesto.  È giun­to il momen­to di un piano indus­tri­ale pre­ciso, det­taglia­to e finanzi­a­to nel quale si dica alla cit­tà ed ai lavo­ra­tori che cosa si intende fare di Piom­bi­no, sen­za ulte­ri­ori rin­vii, sen­za bal­bet­tii e sen­za ten­ten­na­men­ti.
Ma Jin­dal non è l’u­ni­co “attore“nella vicen­da Piom­bi­no.
Il Gov­er­no da parte suo, deve met­tere imme­di­ata­mente in cam­po azioni con­crete per il rilan­cio di questo ter­ri­to­rio. Se il cos­to del­l’en­er­gia è ritenu­to un nodo cru­ciale per gli inves­ti­men­ti di Jin­dal il Gov­er­no deve inter­venire per togliere ogni ali­bi all’azien­da. È il caso di ricor­dare, e ci aus­pichi­amo che sia il sin­da­co di Piom­bi­no che il gov­er­na­tore lo fac­ciano capire al gov­er­no, che in Italia non c’è solo la verten­za Taran­to. Ce ne sono tante altre, tra cui Piom­bi­no con tut­ta la sua impor­tan­za e la sua dram­matic­ità. Una verten­za che è tut­t’al­tro che risol­ta.
Sul­la ques­tione boni­fiche è altret­tan­to chiaro ed evi­den­te­mente, che c’è un SIN di 900 ettari da bonifi­care e sen­za l’in­ter­ven­to deciso ed urgente del Gov­er­no, così come del­la Regione, ognuno per le pro­prie com­pe­ten­ze, non potran­no mai par­tire in modo con­cre­to.
Il tut­to in un’ otti­ca futu­ra di diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca. Le boni­fiche pos­sono portare da subito, posti di lavoro e una boc­ca­ta di ossigeno ai molti lavo­ra­tori in cas­sa inte­grazione, ovvi­a­mente gius­ta­mente for­mati .
E poi le infra­strut­ture, la SS 398 di cui si par­la da decen­ni, il por­to mai fini­to, l’adegua­men­to del­la rete fer­roviaria.
Tut­ti inter­ven­ti che Piom­bi­no attende da anni e che in questo con­testo fareb­bero como­do sia a Jin­dal, per i pro­pri inves­ti­men­ti sul­la nuo­va acciaieria, mod­er­na, eco sosteni­bile e lon­tana dal­la cit­tà, sia a tut­ta quel­la serie di inves­ti­men­ti che si potreb­bero real­iz­zare, sia da parte del pub­bli­co che di pri­vati,  per incre­mentare e val­oriz­zare gli afflus­si anche tur­is­ti­ci.
Per fare rinascere e dare un futuro dig­ni­toso alla  cit­tà di Piom­bi­no ed a tut­ta la Val di Cor­nia.

Seg­rete­ria UGL e UGL­metalmec­ca­ni­ci

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