Si consenta a RIMateria di utilizzare la ex Lucchini

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PIOMBINO 19 novem­bre 2019 — L’assemblea di Asiu di oggi si è svol­ta nel­la lun­ga atte­sa dei lavo­ra­tori e dei sin­da­cati, in ansia per  le prospet­tive dell’azienda e per i posti di lavoro che dan­no da vivere alle loro 45 famiglie. Il Pres­i­dente di RMMa­te­ria Francesco Pel­lati ha pre­sen­ta­to ai soci ASIU due pos­si­bili sce­nari di svilup­po che portereb­bero a due piani indus­tri­ali diver­si: il pri­mo con sca­den­za 2020 con­sis­tente nel con­fer­i­men­to dei rifiu­ti autor­iz­za­ti nel solo cono rovescio.  Ques­ta ipote­si, come esplic­i­ta­to dal Pres­i­dente Pel­lati, per ovvi motivi di sosteni­bil­ità eco­nom­i­ca dell’azienda com­porterebbe la mes­sa in liq­uidazione di RIMa­te­ria con la con­seguente impos­si­bil­ità di com­pletare la mes­sa in sicurez­za delle dis­cariche esisten­ti e di bonifi­care la LI53. Il sec­on­do sce­nario con­sis­terebbe nel com­ple­ta­men­to del cono rovescio e nel­la ripro­fi­latu­ra del­la dis­car­i­ca ex Luc­chi­ni, con sca­den­za pre­sum­i­bile nel 2024.  Ques­ta ipote­si, oltre a non las­cia­re 45 famiglie sen­za stipen­dio, con­sen­tirebbe il com­ple­ta­men­to del­la mes­sa in sicurez­za delle due dis­cariche, lo smal­ti­men­to dei cumuli e la bonifi­ca del­la LI53.   I Comu­ni di Campiglia, San Vin­cen­zo, Sas­set­ta e Castag­ne­to Car­duc­ci han­no espres­so parere pos­i­ti­vo su ques­ta sec­on­da ipote­si, appun­to per garan­tire il risana­men­to delle aree inter­es­sate e per non las­cia­re sen­za stipen­dio i dipen­den­ti, pur preve­den­do l’esaurimento del­la soci­età al 2024.  I Comu­ni di Suvere­to e Piom­bi­no, han­no invece dichiara­to di vol­er­si astenere dal dare un manda­to ad ASIU, sebbene il pres­i­dente Pel­lati abbia fat­to più volte pre­sente che RIMa­te­ria non può per­me­t­ter­si di pro­cras­tinare una scelta e che con il pri­mo sce­nario non sarà in gra­do di soprav­vi­vere e quin­di di provvedere allo smal­ti­men­to dei cumuli, alla bonifi­ca del­la LI53 e sebbene, così stante la situ­azione, già da dicem­bre l’azienda non potrà pagare gli stipen­di ai dipen­den­ti.
Ciò che appare sur­reale è che all’uscita dall’assemblea, di fronte ai lavo­ra­tori di RIMa­te­ria, il sin­da­co Francesco Fer­rari ha più volte scar­i­ca­to total­mente sul­la Regione la respon­s­abil­ità dell’attuale situ­azione di RIMa­te­ria sen­za min­i­ma­mente ricor­dare non soltan­to la sfer­zante cam­pagna elet­torale fat­ta di fronte ai can­cel­li dell’azienda ma anche l’auspicio reit­er­ata­mente rimar­ca­to, in ulti­mo in occa­sione del­la VIA, di arrivare alla chiusura del­la dis­car­i­ca.  Siamo feli­ci di aver scop­er­to oggi, dalle parole che ha riv­olto ai lavo­ra­tori in procin­to di perdere il pro­prio pos­to di lavoro, che il sin­da­co di Piom­bi­no ha inten­zione di chiedere alla Regione Toscana la rimozione del­lo stop al con­fer­i­men­to dei rifiu­ti nel cono rovescio.
La nos­tra posizione in assem­blea è sta­ta, anco­ra una vol­ta, chiara e net­ta. È nec­es­sario scon­giu­rare il fal­li­men­to dell’azienda in quan­to non esistono, ad oggi, piani alter­na­tivi di mes­sa in sicurez­za e bonifi­ca ambi­en­tale di quell’area.  Appuri­amo con dispi­acere che soluzioni alter­na­tive non ne ha neanche la giun­ta Fer­rari, che ha lavo­ra­to per demolire RIMa­te­ria sen­za pri­ma ess­er cer­ta di dis­porre di un piano B imme­di­ata­mente per­cor­ri­bile e, quin­di, sen­za evi­den­te­mente pre­oc­cu­par­si delle con­seguen­ze né a liv­el­lo ambi­en­tale né a liv­el­lo di tutela dei posti di lavoro.
L’attività di ammin­is­tra­tori respon­s­abili non dovrebbe ridur­si alla ricer­ca del con­sen­so elet­torale sen­za “se” e sen­za “ma” ben­sì, in questo caso, assumer­si la respon­s­abil­ità di min­i­miz­zare il dis­a­gio dei cit­ta­di­ni, sen­za per questo rin­un­cia­re a tute­lare l’ambiente, la salute dei cit­ta­di­ni, i posti di lavoro e le famiglie coin­volte.

I sin­daci di Campiglia Marit­ti­ma e San Vin­cen­zo

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